F1, GP Azerbaijan 2017: Hamilton e Vettel, tra i due litiganti Ricciardo gode

F1, GP Azerbaijan 2017: Hamilton e Vettel, tra i due litiganti Ricciardo gode
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Paolo Ciccarone
Nella gara pazza di Baku tra i due litiganti, Lewis Hamilton e Sebastian Vettel, il terzo, Daniel Ricciardo, gode
25 giugno 2017

BAKU - Un paio di schiaffoni ci sarebbero stati bene, fra Hamilton e Vettel per quello che hanno combinato, perché poi alla fine hanno perso una gara che avrebbero potuto vincere entrambi, e alle squadre che per difendere le posizioni dei loro piloti fanno la figura di quelli che si fanno trasportare invece che dare le direttive. Ma siccome il mondo è dei tifosi, chi ama Hamilton ne ha di tutti i colori contro Vettel, chi ama il tedesco ce l'ha a morte con Lewis per la sua scorrettezza.

Chi invece se ne frega e fa benissimo è Daniel Ricciardo, perché al solito fra i due litiganti il terzo ha goduto come un riccio vincendo la corsa. Il fattaccio è accaduto al 18 giro con la safety car in pista. Hamilton davanti e Vettel dietro, uscita della curva e Sebastian tampona Hamilton, si incazza, lo affianca e lo manda a fanc... dandogli anche una ruotata. Ferrari ancora più ammaccata e polemiche a non finire. Colpa di Hamilton, non si fa così, salvo poi dimenticarsi che fra tutti quelli là davanti non ce ne è uno che non lo abbia fatto.

Hamilton scorretto? Quel tanto che basta ma visto che dietro c'era un 4 volte campione del mondo, fesso Vettel ad abboccare. Nel 2004 a Montecarlo sotto al tunnel Schumacher fece lo stesso con Montoya, il tedesco fu idolatrato dalle folle per l'acume e Montoya trattato da cretino, oggi il cretino, secondo alcuni, è l'altro...E poi Fuji 2008 con Vettel che tampona Webber che a sua volta stava a debita distanza da Hamilton con la safety car e via di questo passo.

Hamilton scorretto? Quel tanto che basta ma visto che dietro c'era un 4 volte campione del mondo, fesso Vettel ad abboccare. Nel 2004 a Montecarlo sotto al tunnel Schumacher fece lo stesso con Montoya, il tedesco fu idolatrato dalle folle per l'acume e Montoya trattato da cretino, oggi il cretino, secondo alcuni, è l'altro...

Lasciate il tifo da parte, ricordatevi che sono professionisti e sanno cosa fanno e perché, se uno abbocca la colpa non è dell'altro fa parte del mestiere che conoscono e che a volte dimenticano. Per fortuna perché le polemiche servono, eccome a tenere desta l'attenzione su un mondiale a due. Sono mancati gli schiaffi finali, appena scesi dalla macchina, ma il concetto ci sta tutto.

Ha vinto Daniel Ricciardo, quello meno papabile alla vigilia, ma capace di non perdere la testa, di controllare la corsa e di non fare casini come invece hanno fatto in tanti, molti, anche se blasonati. Al via, ad esempio, Bottas per resistere a Raikkonen, dopo aver bloccato Vettel alla prima curva, ha toccato il cordolo e la sua Mercedes è partita come un elastico contro la Ferrari col risultato di rovinarsi la gara e perdere un giro ai box con una ruota e ala anteriore andata.

Poi il festival delle safety car: mezzo giro veloce e tre giri a rilento per rimuovere rottami, pezzi di carrozzeria e alettoni col risultato che il vantaggio di Hamilton su Vettel, arrivato a quasi 5 secondi, è stato neutralizzato dalla serie di safety, e Lewis si è innervosito al punto da fare il solito giochetto con chi segue: frenare o accelerare poco in uscita di curva. Vettel che lo seguiva e nonostante i 4 titoli mondiali, ha abboccato tamponando la Mercedes, rovinando la sua Ferrari e per il nervosismo ha affiancato Hamilton e gli ha dato una ruotata finendo di danneggiare l'alettone anteriore.

Bottas ha avuto il colpo di fortuna dell'anno. Da ultimo e staccato di un giro è rientrato in corsa, ha recuperato e con un finale al cardiopalma ha finito al secondo posto beffando Stroll proprio sul traguardo

Roba da cartellino rosso, ma siamo in F1 e il mondiale va tenuto aperto per cui i commissari hanno deciso la penalizzazione di 10 secondi di stop and go proprio quanto Hamilton, davanti solitario, ha avuto un problema raro in F1. Gli si è rotto il poggiatesta cosa che lo costringeva a guidare con una mano in rettilineo a 330 orari e nel frattempo fare anche il giro veloce. Richiamato ai box per motivi di sicurezza (Lewis avrebbe anche continuato) a Vettel è stata data la penalizzazione. Risultato, dopo 4 safety car, una bandiera rossa per ripulire la pista, davanti c'è finito Ricciardo che aveva evitato tutti i problemi, con Stroll e Magnussen a ridosso.

Grazie alle penalizzazioni, ripartenze e altro ancora Bottas ha avuto il colpo di fortuna dell'anno. Da ultimo e staccato di un giro è rientrato in corsa, ha recuperato e con un finale al cardiopalma ha finito al secondo posto beffando Stroll proprio sul traguardo. Un secondo posto che non soddisfa il finlandese, ma nemmeno la Ferrari che con Vettel avrebbe potuto vincere tantomeno Hamilton che aveva dominato, alla fine la rossa ha non solo limitato i danni ma ha preso 12 punti e Vettel ha aumentato a 14 il vantaggio su Hamilton in classifica visto che ha concluso al quarto posto. Questo il risultato di una gara pazza, su un circuito pazzo e con i piloti che finalmente se le sono date di santa ragione, da compagni di squadra come quelli della Force India (che potevano andare a podio) a quelli della Sauber senza dimenticare il resto della truppa. Ma a sto punto va bene così...

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