F1, Gp Belgio 2016: le ultime news dal paddock

F1, Gp Belgio 2016: le ultime news dal paddock
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Paolo Ciccarone
Le ultime nuove dal paddock di Spa-Francorchamps direttamente dal nostro inviato in Belgio, Paolo Ciccarone
26 agosto 2016

Ferrari e Pirelli col lutto per i terremotati

La tragedia che ha colpito le popolazioni del centro Italia, con vittime e feriti, non è passata in silenzio in F.1 tanto che la Ferrari e la Pirelli hanno esposto il lutto al braccio in memoria delle vittime del terremoto. La Pirelli ha esposto un tricolore con fiocco nero e gli uomini del team indossavano il lutto, la Ferrari ha esposto il fiocco nero sulle divise, a dimostrazione della vicinanza con chi soffre.

Caos controlli antiterrorismo

Gli ultimi attentati terroristici avvenuti in Belgio avevano delle cellule operative a Vervier, che dista appena 18 km da Spa, per questa ragione la polizia locale ha rinforzato i sistemi di controllo col risultato di rallentare gli accessi al circuito. Risultato, lunghe code in ingresso delle uniche due strade di accesso, quella dall’uscita dell’autostrada da Liegi e la stradina interna di accesso ai box, una volta in colonna, poi, bisognava sottoporsi al controllo delle borse e dell’attrezzatura, con la richiesta anche di mostrare i documenti agli agenti di polizia. La sensazione era strana, le code in ingresso facevano ricordare i tempi eroici della gara, quando per Schumacher si muovevano in 200 mila dalla vicina Germania, poi una volta dentro i pochi presenti sparsi lungo il tracciato non davano affatto l’idea del tutto esaurito, anzi…

Modificati i parcheggi in ingresso

Dopo oltre 30 anni si è vista una novità per i parcheggi esterni: finalmente sono state costruite delle strade divisorie che dovrebbero semplificare la vita a chi spende soldi per le tribune e gli addetti ai lavori. Peccato però che la stradina sia solo una intenzione, nel senso che il cordolo c’è, il tracciato anche, ma resta tutto sterrato e pieno di buche. Proprio come 30 anni fa… e meno male che il meteo era favorevole, con sole e 35 gradi il primo giorno di prove, se fosse piovuto al solito ci sarebbe voluto il trattorino per far uscire le auto dal parcheggio.

Sala stampa ancora obsoleta

Lo so, se considerate i giornalisti dei privilegiati perché possono seguire le prove e le gare da vicino forse dovreste visitare alcune sale stampa. Quella belga è recente, qualche anno appena, eppure non ha accesso visibile sulla pista (al contrario della vecchia che è stata riciclata come saletta VIP), il peggio è che i monitor sono ancora di tipo analogico, cioè ci sono televisori a 14 pollici col tubo catodico che li rendono ingombranti, pesanti e difficili da vedere dato che li hanno piazzati a distanza di tre tavoli una fila dall’altra. Insomma, si viene in pista per non vederla e se vuoi la TV, manco quella…

Le interviste che…puzzano

Altra novità del circuito belga è che hanno spostato il ring dove vengono effettuate le interviste coi piloti e i team manager dopo le prove e gara. Ora lo hanno posizionato proprio davanti al cancello che collega il paddock con la corsia dei box. Ha però un piccolo e non trascurabile problema, lo hanno incastrato in mezzo ai bidoni della spazzatura che col caldo emanava odori poco piacevoli, col risultato che le interviste duravano il minimo indispensabile e tutti erano ammassati dalla parte opposta della recinzione.

Spa col caldo è una rarità

Negli ultimi 31 anni il caldo a Spa è stata una rarità. Si ricorda l’edizione del giugno 1985 quando l’asfalto si scioglieva per il calore e la corsa fu sospesa e rinviata a settembre (cosa che costò il mondiale ad Alboreto, visto che a giugno la Ferrari aveva una competitività tale che a settembre era sparita…). Altre due edizioni si sono svolte con temperature elevate, quest’anno potrebbe essere l’edizione record per le temperature previste, dato che il meteo promette bene fino a domenica. Da lunedì si torna al classico, ovvero pioggia e freddo.

Vacanze strane per gente strana

Il periodo di vacanze non è stato per tutti dei più tranquilli, c’è chi se ne è andato in giro in Bulgaria, Romania Macedonia e Puglia (giornalista brasiliana della radio…) o chi è tornato a Monopoli, Bari, come una giornalista della TV venezuelana o come Max Portioli che dalle cucine della Renault se ne è andato in moto a Capo Nord e ritorno, dormendo per strada dove capitava. Insomma, anche nelle scelte vacanziere la F.1 esce dall’usuale. Come Bernie Ecclestone che col suo yacht Petara (dalle figlie Petra e Tamara) di appena 58 metri, se ne è stato in Croazia a rilassarsi e a pensare al futuro della F.1.

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