F1, il Gp d'Italia resta a Monza: c'è la firma

F1, il Gp d'Italia resta a Monza: c'è la firma
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È arrivata la firma del contratto che assegna il Gran Premio d'Italia a Monza fino al 2019. Ad annunciarlo il presidente di Aci, Angelo Sticchi Damiani
29 novembre 2016

Il Gran Premio d'Italia resta ufficialmente a Monza fino al 2019: nella giornata di ieri è arrivata la firma del contratto. A rivelarlo è stato il presidente di ACI, Angelo Sticchi Damiani. L'annuncio del raggiungimento dell'accordo da 68 milioni di euro tra Aci e FOM - società detentrice dei diritti della F1 - era arrivato a margine del Gp di Monza, a settembre, in una conferenza stampa cui aveva partecipato anche Bernie Ecclestone.

«Pur tra mille difficoltà e con un grande impegno – ha spiegato Sticchi Damiani - siamo arrivati alla firma definitiva del contratto per Monza. A nome di tutti gli sportivi italiani, devo ringraziare il Premier, Matteo Renzi, e il Presidente del Coni, Giovanni Malagò, che, poco più di un anno fa, hanno creduto in questo obiettivo e creato le condizioni per raggiungere, insieme, questo importantissimo risultato».

«Un ringraziamento particolare – ha proseguito Sticchi Damiani - lo dobbiamo anche al Governatore Maroni e a tutta la Giunta lombarda, per aver sostenuto, in maniera determinante, questa difficile trattativa. Abbiamo così scongiurato la maledetta ipotesi che, dopo 70 anni, l'Italia potesse perdere una delle più prestigiose, storiche e affascinanti gare automobilistiche del mondo. Adesso avanti, insieme, con l'obiettivo di far diventare il Gran Premio di Monza, nei prossimi anni, un evento ancora più importante, in grado di affascinare e attrarre sempre più gli appassionati di tutto il mondo».

«Sono davvero soddisfatto per questo grande risultato – ha dichiarato il Presidente del CONI, Giovanni Malagò -. Senza l'attento e caparbio lavoro del Presidente Sticchi Damiani - che ringrazio di cuore - l'Italia avrebbe perso il suo GP di Formula1».

«Un risultato straordinario – ha sottolineato Malagò - frutto del lavoro di una squadra straordinaria, al cui gioco hanno fornito un contributo fondamentale sia il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che quello della Regione Lombardia, Roberto Maroni, a dimostrazione del fatto che, quando si lavora insieme e si fa squadra, lo sport italiano vince».

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