F1, GP Singapore 2017: le pagelle

F1, GP Singapore 2017: le pagelle
Pubblicità
Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
I promossi e i bocciati di Marina Bay nelle pagelle del Gran Premio di Singapore 2017
  • Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
18 settembre 2017

Quando qualcuno ti fa un gran bel regalo, a rifiutarlo si rischia di passare per maleducati ed Hamilton - che all'immagine ci tiene - si è guardato bene dal fare questo errore: così ha colto l'ennesima vittoria, regalata dal suicidio dei ferraristi. Una vittoria tutto sommato facile per lui, che però ha avuto il merito di non sbagliare nulla e schiacciare ogni speranza di Ricciardo alle sue spalle come se dietro avesse un Palmer qualsiasi. Voto 8, fortunato e bravo (in questo ordine).

A proposito dell'australiano: si è trovato nel posto giusto sulla pista giusta nelle condizioni giuste per tentare un attacco, e invece niente. Evidentemente l'inglese andava troppo forte, però da Ricciardo era lecito aspettarsi almeno un tentativo serio di attacco. Voto 7: ancora a podio sì, ma sottotono.

Peggio di lui Bottas, a podio esclusivamente per le disgrazie altrui, rinvenuto dalle retrovie più grazie alla strategia del cambio gomme che non a qualche bella staccata in pista, e a proposito di staccate... sette decimi da Hamilton al sabato sono un'eternità. Il finlandese nella prima fase del campionato aveva fatto vedere ben altre cose, ma ha il merito di portare sempre punti pesanti. Voto 6: impiegato della velocità.

Davvero generosa, invece, la prova di Sainz, che coglie l'ennesima occasione per mettersi in mostra con un 4° posto da incorniciare. Rifila mezzo secondo a Kvyat al sabato, riuscendo a entrare in Q3, passa indenne attraverso il disastro della partenza e tiene sempre un gran ritmo su una pista insidiosissima nella prima parte della gara, massimizzando così il potenziale della Toro Rosso su una pista non troppo penalizzante per chi è in deficit di cavalli. Voto 9, talento.

Subito alle sue spalle, va forte e non sbaglia niente nemmeno Perez, che ha l'unico limite forse in una qualifica fuori dalla Q3, ma in gara quando le cose si fanno difficili lui emerge alla grande. Voto 8, mastino.

Alle loro spalle, Palmer disputa la sua migliore gara dell'anno all'indomani dell'accordo di Renault con Sainz per il suo sedile: un peccato verrebbe da dire, però l'inglese si è svegliato decisamente fuori tempo massimo. A Singapore comunque sta lontano dai guai e per la prima volta mostra di poter lottare ad alto livello. Voto 7: veloce, ma comunque in ritardo.

Singapore poteva e doveva essere anche la gara delle McLaren, ma con Alonso affondato incolpevolmente al via l'onere di portare a casa dei bei punti è caduto tutto su Vandoorne. L'olandese ha risposto bene, compiendo una gara intelligente e senza errori, dopo essere entrato addirittura in Q3 al sabato. Voto 7,5, difficile chiedergli di più.

A punti anche Stroll, con una prova di grande maturità: su una pista mai vista, in condizioni per lui inedite, non commette il minimo errore e lotta stabilmente a centro gruppo con gente di ben altra esperienza. Il canadese è arrivato in F1 immaturo come un'albicocca a gennaio, però va riconosciuto che si sta rimettendo in pari con i compagni: voto 8,5 e continui così.

Chiude a punti, non sa nemmeno lui perchè, Grosjean. O meglio, con soli 12 classificati chiunque sappia girare un volante poteva finire a punti a Singapore, e così anche il francese non riparte a mani vuote, però da uno del suo talento in quelle condizioni era lecito aspettarsi ben altra gara. E invece il francese continua a correre ad intermittenza, alternando gare illuminate al buio profondo, in un codice morse che francamente non capisce più nessuno. Voto 6 per i punti, ma siamo ben al di sotto dello standard.

Chiude la top ten Ocon, stranamente anche lui sottotono: al sabato paga mezzo secondo da Perez e in gara è protagonista di molti duelli, dai quali però non esce con particolare incisività. Voto 6 sulla fiducia.

I punti però non dicono tutto: per esempio non dicono della gran gara compiuta da Hulkenberg, addirittura terzo nei primi giri e comunque saldamente alle spalle di Bottas finché l'auto ha retto. Fateci caso, ma il tedesco quando le condizioni si fanno difficili quasi sempre riesce a distinguersi: con Sainz il prossimo anno comporrà una delle migliori coppie del Mondiale, sperando in un mezzo all'altezza. Nel frattempo voto 8 per quello che poteva essere e non è stato.

E voto 7,5 a Magnussen, che a differenza di Grosjean si è fatto vedere con un paio di sorpassi chirurgici quando sbagliare era davvero facilissimo. Il danese non raccoglie niente in quella che forse è stata la sua gara più bella dell'anno, peccato.

Non raccolgono niente, e meritatamente invece, Massa e Kvyat: il primo arriva al traguardo, ma come sempre quando piovono due gocce il brasiliano scompare, al punto che il pilota di esperienza in Williams pareva Stroll. Voto 5 per il brasiliano, che se vuole dimostrare di meritare un sedile anche per il prossimo anno deve correre con ben altra intensità.

E voto 3 a Kvyat, che insieme a Ericsson è l'unico a schiantarsi in solitaria - e l'abbinamento con il tassista pagante della Sauber è tutto dire - sbagliando completamente una franata. Se davvero la Honda il prossimo anno vorrà imporre un proprio pilota il russo si troverà fuori dalla squadra e dalla F1: visto il suo rendimento quest'anno, non ci sarebbe molto da stupirsi.

E i ferraristi? Chi scrive ritiene il disastro al via un "normale" incidente di gara, perchè è prassi per chi parte davanti stringere leggermente l'avversario, Verstappen a ben guardare si sposta solo per evitare Vettel, Raikkonen faceva il suo lavoro di pilota a provare a passare Verstappen, e del resto Vettel non poteva certo vedere e sapere cosa stesse facendo Raikkonen dall'altra parte. Però... però il mondiale, salvo almeno un clamoroso ritiro di Hamilton nelle prossime gare, è andato. Cosa che potrebbe avvenire anche all'ultimo giro dell'ultima gara, quindi in Ferrari giustamente ci proveranno fino alla fine. E allora voto 8 a Vettel per la straordinaria pole position del sabato, stavolta più sua che dell'auto; per il resto senza voto Raikkonen e Verstappen. Come senza parole devono essere rimasti tutti i ferraristi dopo la prima curva.

GP Singapore 2017, i voti

Sainz 9

Stroll 8,5

Hamilton 8

Perez 8

Vettel 8

Vandoorne 7,5

Ricciardo 7

Palmer 7

Bottas 6

Grosjean 6

Massa 5

Kvyat 3

Raikkonen s.v.

Verstappen s.v.

Pubblicità
Caricamento commenti...