F1, GP Gran Bretagna 2017: le pagelle di Silverstone

F1, GP Gran Bretagna 2017: le pagelle di Silverstone
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Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
I promossi e i bocciati di Silverstone nelle pagelle del Gran Premio di Gran Bretagna 2017
  • Giovanni Bregant
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17 luglio 2017

Come al solito, quando già si comincia a sussurrare che sì, è un campione, ma un po' incostante, che è veloce, però... Hamilton risponde con una prestazione maiuscola, che mette a zero le chiacchiere e ricorda a tutti il suo talento e la sua feroce fama di vittoria. Sulla pista di casa l'inglese è stato semplicemente imprendibile, per chiunque, mettendo in mostra un dominio che rappresenta quasi un'anomalia in un campionato così equilibrato come quello di quest'anno. E allora voto 10 ad Hamilton, che al di là del bottino pesantissimo ha ricordato di essere sempre lui il vero, grande favorito per il titolo mondiale. E ora anche la classifica gli sorride. Fenomeno.

Voto 8 a Bottas, che va bene coglie il 2° posto per il guaio alla gomma di Raikkonen, però recupera bene dalla 9ª casella dopo la penalizzazione per la sostituzione del cambio, mostrando un bel mix di velocità, strategia e decisione nei sorpassi. Conferma.

Voto 8 però anche a Raikkonen, che dopo l'indimenticabile Amon si candida a ruolo di pilota più sfigato nella storia della F1, perchè davvero al finlandese non ne va mai bene una, al netto dei suoi limiti. A Silverstone il finlandese è stato comunque bravissimo: veloce in qualifica (anzi, più veloce di Vettel), in gara capisce subito che di prendere Hamilton non c'è verso, ma costruisce una solida gara alle spalle dell'inglese. Poi il disastro-gomme, anche se riesce comunque a conservare almeno il 3° posto visto il pit stop di Verstappen e l'analogo problema di Vettel. Rimane il fatto che stavolta in pista il migliore, dopo Hamilton, è sempre stato il finlandese della Ferrari. Risvegliato.

Meno convincente la gara di Vettel, anche se il tedesco stavolta ha un libro delle scuse grosso come un'enciclopedia: dai freni e le gomme surriscaldati prima del via, che lo hanno penalizzato allo scatto, alla sfortuna di avere incrociato sulla sua strada Verstappen (che comunque faceva la sua gara), fino ovviamente al problema con l'anteriore sinistra nel finale. Però se fosse stato più incisivo al sabato forse la sua gara sarebbe stata più semplice e almeno non avrebbe avuto a che fare con Verstappen; però rimane il fatto che sul piano del pilotaggio è uscito sconfitto dal duello con l'olandese. E anche l'elenco dei dubbi potrebbe continuare. Resta il fatto che il vantaggio in classifica che aveva accumulato come una formichina è svanito: ora il tedesco se vuole tenere accesa la lotta per il Mondiale deve infilare almeno un paio di prestazioni davvero maiuscole, come da un bel po' di tempo a ben guardare non gli riescono. Il tempo dei piazzamenti è finito, occorre vincere e convincere. Nell'attesa voto 6, frastornato.

Voto 5, invece, alla Ferrari, perchè se aveva ragione il grande Enzo quando diceva che nelle corse la sfortuna non esiste, il fatto che solo il team italiano abbia subito su entrambe le macchine lo stesso problema - anche se nel dopo gara sono state fatte ipotesi diverse per i due cedimenti - e praticamente in contemporanea, fa venire più di un sospetto che si sia osato un po' troppo a livello di assetto e pressioni. Se è così, considerando il disastro in classifica, valeva la pena azzardare così tanto? Spreconi.

Voto 8 invece a Verstappen, che in qualifica mostra il limite - ancora notevole - della Red Bull, ma in gara quando ha un avversario vicino sa trovare risorse che vanno al di là di quelle del mezzo meccanico. Irriducibile nel suo duello con Vettel, si conferma ancora una volta come il pilota più difficile da superare. Invalicabile.

Di sorpassi ne ha fatti davvero tanti invece Ricciardo, rinvenuto dal fondo della griglia con la velocità e determinazione che lo contraddistinguono, e pazienza per l'escursione fuori pista a inizio gara, che ci sembra davvero un peccato veniale visto lo splendido 5° posto portato a casa. Voto 8 anche a Ricciardo quindi, sempre all'attacco.

Bravo davvero anche Hulkenberg, ottimo 6° a conclusione di un week end sempre dalle parti nobili della classifica: voto 8, perchè oggi il vero valore aggiunto della Renault è il tedesco.

Voto 7 a Perez e Ocon, per tutto il fine settimana vicinissimi, ma ben attenti a non fare guai, anche se l'8° e 9° posto finali sembrano quasi un risultato sottotono per come ci ha abituati ormai la Force India, ma resta l'ennesima prestazione di squadra da incorniciare.

Chiude la zona punti Massa (voto 7), sempre concretissimo anche se appare ormai evidente che la Williams di quest'anno non è tra le migliori nella storia del team inglese (a proposito, auguri vivissimi per i 40 anni del team britannico). E stavolta tocca registrare due passi indietro di Stroll, a sette (!) decimi dal brasiliano in qualifica e senza mai uno sprazzo di luce in gara. Voto 5, perchè il rendimento è tornato a essere proprio insufficiente.

Bella gara invece, anche se fuori dai punti, per Vandoorne (6,5) che a differenza di Alonso riesce a vedere la bandiera a scacchi, anche se i miracoli (leggasi punti) con questa McLaren per ora sono riusciti solo allo spagnolo.

Fuori dai punti e anche un po' fuori di testa Kvyat, che combina l'ennesimo filotto stavolta ai danni di Sainz, che l'aveva appena superato: il russo sente il sedile traballare ed evidentemente la cosa lo innervosisce, ma ormai dovrebbe avere l'esperienza per sapere che è inutile giocarsi il tutto per tutto al primo giro, tanto più che si corre a centro gruppo e si è a pochi centimetri dal compagno di quadra...Voto 0, disastroso.

Meno grave, ma comunque sconcertante anche l'aggancio di Grosjean con una Sauber che per poco non gli costa la gara: ormai il francese dovrebbe sapere che occorre lasciare un po' di spazio all'auto al proprio interno, altrimenti l'unico risultato possibile è un conto così dal carrozziere... Una settimana fa avevamo parlato di genio e sregolatezza a proposito del francese: ecco l'altra faccia della medaglia. Voto 5, distratto.

Infine voto 0 a chi sui social, alla notizia della penalizzazione di Bottas, ha subito ipotizzato un sabotaggio del team per tenerlo lontano da Hamilton in classifica: suvvia, siate seri.

GP Gran Bretagna 2017, i voti

Hamilton 10 

Bottas 8

Raikkonen 8

Verstappen 8

Hulkenberg 8

Perez 7

Ocon 7

Vandoorne 6,5

Vettel 6

Ferrari 5

Stroll 5

Grosjean 5

Kvyat 0

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