F1, Gp Montecarlo 2016: Ferrari fuori dal podio per un soffio

F1, Gp Montecarlo 2016: Ferrari fuori dal podio per un soffio
Pubblicità
Paolo Ciccarone
La Ferrari a Monaco con Vettel si ferma ai piedi del podio. Bisogna risolvere i problemi in fretta: la minaccia della Red Bull incombe
29 maggio 2016

MONTECARLO – Quarti, lontani un soffio dal podio. Vettel porta al traguardo l’unica Ferrari rimasta in gara visto che Raikkonen si è stampato sul guard rail al tornante Fairmont prima di fermarsi alla chicane nella via di fuga. Un mezzo disastro, forse. Il podio poteva essere a portata di mano, lo ammette Vettel che si fa carico degli errori del team. Infatti nella strategia qualcosa non ha funzionato e quando sono passati dalle gomme da bagnato a quelle intermedie davanti a Vettel c’era Massa che ha tenuto dietro la Ferrari. Secondo Vettel è una colpa non riuscire a passarlo subito e stare attaccati ai primi. Secondo la Ferrari sono le corse, non sarebbe cambiato molto. 

Con Kimi a muro “Lui non ama questa pista, bisognerebbe cancellarla dal calendario” dice Arrivabene della GES Ferrari, “ma Bernie non vuole, allora prendiamola come viene” restava Vettel, partito quarto e quarto rimasto per tutta la gara. Visto che per un Rosberg che molla e finisce sesto “avevo problemi ai freni” arriva un Perez con una Force India velocissima e competitiva come mai. A Montecarlo sono state usate tutte le gomme portate dalla Pirelli. Le bagnate estreme, le intermedie, le soft, le supersoft e le ultrasoft. Alla fine con cinque mescole in pista non è cambiato nulla. Vettel fa il giro veloce con le gialle, Perez con le viola, Ricciardo con le rosse, ma i tempi si equivalgono, tanto che qualcuno scherzando dice che le gomme sono tutte uguali, cambiano solo i colori sulle fiancate della spalla. 

I problemi a Maranello li conoscono, ma non riescono ancora a risolverli. Ci manca solo che arrivino gli altri. Insomma, non manca il lavoro, importante è prendere la strada giusta…

Ma al di là delle battute e del gesto di Vettel di farsi carico degli errori (o differenti vedute) del team, rimane il problema di fondo. In qualifica la macchina va bene per due terzi di prove, poi si siede. In gara invece si trasforma e va veloce, al punto che si poteva ipotizzare una vittoria in Australia o in Spagna e invece zero in casella, con un problema in più, la Red Bull: “Se devo preoccuparmi anche della Red Bull allora meglio che me ne sto a casa” dice ancora Arrivabene. Ma è certo che nelle ultime due gare i bibitari, come li chiamano scherzosamente, hanno fatto un passo in avanti notevole. E infatti Raikkonen da secondo è finito quarto in classifica con un punto su Vettel mentre Ricciardo ha scavalcato il finlandese. In Canada la prova verità, se la Red Bull va forte anche lì, allora la Ferrari ha un altro problema da risolvere e un altro avversario davanti. I problemi a Maranello li conoscono, ma non riescono ancora a risolverli. Ci manca solo che arrivino gli altri. Insomma, non manca il lavoro, importante è prendere la strada giusta…

Pubblicità