F1, Gp Montecarlo 2016: prima pole in carriera per Ricciardo

F1, Gp Montecarlo 2016: prima pole in carriera per Ricciardo
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Prima pole position in carriera a Monaco per Daniel Ricciardo, davanti a Nico Rosberg e Lewis Hamilton. Quarto Vettel, sesto Raikkonen
28 maggio 2016

Quella del Gran Premio di Montecarlo è probabilmente della pole position più cruciale di tutta la stagione: a Monaco, negli ultimi dieci anni, solo due volte non ha trionfato chi scattava dalla prima piazzola in griglia. Solo in 20 casi su 62 edizioni disputate, inoltre, ha vinto un pilota scattato più indietro della prima fila. Ad avere l'onore di scattare davanti a tutti sull'iconico circuito del Principato di Monaco sarà Daniel Ricciardo. 1'13"622 è il crono colto dal pilota australiano, alla prima pole position in carriera. La Mercedes non perdeva l'appuntamento con la pole dal Gp di Singapore del 2015, occasione in cui fu Vettel a partire dalla prima piazzola in griglia. La pole mancava invece alla Red Bull dal Gp del Brasile del 2013.

Ricciardo ha ottenuto un ottimo secondo tempo nella Q2 con le meno performanti supersoft, e vedrà dunque il via della gara con il compound intermedio tra quelli scelti per Montecarlo. Una strategia diversa, quella dell'australiano, al netto, ovviamente, di uno start sul bagnato. Ricciardo è stato autore di un giro monstre al primo tentativo nella Q3, che gli ha permesso di staccare Rosberg di quasi 3 decimi; nessuno è riuscito a fare meglio di lui al secondo giro lanciato. La power unit Renault aggiornata, installata sulla vettura di Ricciardo, e l'ottimo telaio della RB12 hanno agevolato Ricciardo, autore di una prestazione straordinaria.

Seconda posizione per Nico Rosberg, che ha preceduto il compagno di squadra, Lewis Hamilton. Hamilton ha accusato un problema al motore: il propulsore della W07 Hybrid del campione del mondo in carica lo ha tradito all'inizio della Q3, mentre stava attraversando la pitlane per uscire in pista per il primo tentativo lanciato. I meccanici della Mercedes sono corsi a recuperare la vettura dell'anglocaraibico per tentare di risolvere l'inconveniente alla power unit. Quello di Montecarlo è il terzo problema alla Q3 accusato da Hamilton, riuscito stavolta, però, a rientrare in pista a 6 minuti dalla fine della sessione. Hamilton, tuttavia, ha commesso una sbavatura nel suo ultimo giro lanciato, che gli è costato la pole.

Quarta posizione per l'alfiere della Ferrari, Sebastian Vettel, che ha preceduto l'ottimo Nico Hulkenberg, quinto al volante della sua VJM09, e il compagno di squadra, Kimi Raikkonen. Vettel ha accusato un ritardo di nove decimi da Ricciardo; un distacco pesante, che deve indurre la Ferrari a riflettere sulla competitività della SF16-H. La Red Bull con pu Renault aggiornatta, infatti, riesce ad insidiare davvero la Mercedes, e la Ferrari rischia di perdere il posto di seconda forza del mondiale. Raikkonen, peraltro, scatterà undicesimo, per via di una penalità comminatagli per la sostituzione del cambio. Settimo è il pilota della Toro Rosso, Carlos Sainz; segue Sergio Perez, della Force India. Chiudono la top ten Daniil Kvyat, della Toro Rosso, e l'alfiere della McLaren, Fernando Alonso

Fuori dalla Q3 per 2 decimi è l'alfiere della Williams, Valtteri Bottas: la FW38, come la vettura che l'ha preceduta, la FW37, non è certo competitiva nelle curve a bassa velocità, e un approdo alla sfida della pole era effettivamente improbabile sul circuito più lento del mondiale per i due piloti della scuderia di Grove. Il suo compagno di squadra, Felipe Massa, scatterà dalla quattordicesima piazzola in griglia. Dodicesimo è l'alfiere della Haas Racing, Esteban Gutierrez.

Segue il pilota della McLaren, Jenson Button, che, a differenza del compagno di squadra, Alonso, non ha passato il taglio. Quindicesima posizione, invece, per l'altro pilota della Haas Racing, Romain Grosjean. Grosjean a Montecarlo indossa un casco celebrativo in ricordo del suo compianto amico Jules Bianchi, che nel 2014 a Monaco colse i primi punti della storia della Marussia con uno straordinario nono posto.

Il primo degli esclusi dalla Q2 è l'alfiere della Sauber, Marcus Ericsson, fuori per soli 46 millesimi; segue il pilota della Renault, Jolyon Palmer, che, a differenza del compagno di squadra, Magnussen, non ha passato il taglio. Seguono i due alfieri della Manor: sulle stradine del Principato, ad avere la meglio è stato Rio Haryanto, che scatterà diciannovesimo, davanti al compagno di squadra, il campione DTM in carica, Pascal Wehrlein. 

Nella Q1, la sessione è stata interrotta dopo pochi minuti da una bandiera rossa causata da Felipe Nasr. Il propulsore della Sauber C35 del pilota brasiliano lo ha abbandonato all'uscita del tunnel, emettendo il classico, copioso fumo bianco. Qualifiche finite prima ancora di cominciare per Nasr, che scatterà dunque dal fondo della griglia. I commissari hanno lavorato alacremente per rimuovere l'olio perso dalla vettura del brasiliano. 

Accanto a Nasr, in ventunesima posizione, scatterà il vincitore del Gp di Spagna, Max Verstappen, finito a muro dopo aver rotto il tirante dello sterzo toccando il secondo cordolo della chicane alle Piscine a sei minuti dalla fine della Q1. L'incidente di Verstappen ha causato bandiera rossa. Un nuovo errore da parte dell'olandese, già finito a muro nel corso della terza sessione di prove libere. Ancora una volta, i muretti del circuito di Montecarlo si mostrano pericolosi per chi cerca di avvicinarsi troppo al limite. 

«La gara sarà molto difficile; spero nella pioggia. Non credo che stessi rischiando molto, stavo solo facendo il mio giro e ho anticipato la curva rompendo la sospensione. Il mio weekend è certamente compromesso»: queste le dichiarazioni di Verstappen dopo la Q1. 

 

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