F1, GP Russia 2017: vince Bottas. Secondo Vettel

F1, GP Russia 2017: vince Bottas. Secondo Vettel
Pubblicità
Valtteri Bottas ha colto la prima vittoria in carriera nel Gran Premio di Russia. Il finlandese ha preceduto i due piloti della Ferrari, Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen
30 aprile 2017

Mercedes torna a vincere al Sochi Autodrom: ad aggiudicarsi il Gran Premio di Russia, quarto appuntamento del mondiale 2017 di Formula 1, è stato Valtteri Bottas. Quella sul circuito sovietico è la prima vittoria in carriera per il pilota finlandese, dopo 80 GP disputati nella massima serie. Bottas, grazie ad un ottimo primo stint con le ultrasoft e ad una gestione magistrale della corsa - un bloccaggio nelle ultime fasi di gara a parte - ha dominato, tagliando il traguardo davanti al poleman, Sebastian Vettel, arrivato a meno di un secondo di distanza dal finlandese, e all’altro pilota della Ferrari, Kimi Raikkonen. Quello di Bottas è il primo successo per un alfiere finlandese dal GP d'Australia 2013, in cui ad imporsi sulla concorrenza fu Raikkonen.

Bottas, aggressivo allo start, è riuscito a sbarazzarsi di Raikkonen e a salire in prima posizione sopravanzando il poleman, Vettel, prima dell’ingresso in curva 2. Bottas ha mantenuto il comando della corsa dopo il termine del regime di Safety Car causato da un incidente che ha visto coinvolti Grosjean e Palmer. Bottas è stato protagonista di un ottimo primo stint con le ultrasoft, compound con cui si era già distinto nei long run nel corso delle prove libere. Bottas ha ottenuto dei giri veloci con la mescola più tenera dopo quasi 20 giri dall’inizio della gara.

Bloccato dal traffico dei doppiati e penalizzato dal blistering degli pneumatici, Bottas ha visto avvicinarsi Vettel. Bottas ha effettuato il suo primo pit stop al termine del ventottesimo giro per montare gomme supersoft; il finlandese è rientrato in quarta posizione, davanti a Verstappen, e ha riguadagnato il comando della gara dopo le soste dei rivali. Un bloccaggio molto pesante nel terzo settore da parte di Bottas ha permesso a Vettel di avvicinarsi. Vettel è entrato in zona DRS a pochi giri dalla fine della corsa, ma non è riuscito a sferrare l’attacco finale.

Sebastian Vettel, scattato dalla pole position, ha perso la prima posizione in curva 2, sorpassato da Bottas, e non è riuscito a mantenere il passo decisamente competitivo del finlandese con le gomme ultrasoft nel primo stint di gara. Prima del suo pit stop, lo pneumatico anteriore sinistro di Vettel si è surriscaldato: lo dimostrava il blistering sulla gomma. Un problema, questo, che non gli ha impedito di cogliere il miglior tempo in gara e di erodere lo svantaggio nei confronti di Bottas.

Vettel ha allungato lo stint con le ultrasoft rispetto alla concorrenza, riuscendo a girare più veloce di Bottas, invischiato nel traffico dei doppiati con le sue gomme supersoft nuove. Vettel è rientrato ai box al termine del giro numero 33 per montare gomme supersoft; una sbavatura nella sosta lo ha fatto riguadagnare la pista a 4,6 secondi da Bottas. Il distacco, complice anche un bloccaggio di Bottas, si è ridotto a 2 secondi a 12 giri dal termine della corsa. Vettel, però, non è riuscito a sferrare l'attacco vincente, tagliando il traguardo a soli sei decimi da Bottas.

Raikkonen, dal canto suo, ha perso una posizione in partenza, scivolando al terzo posto. Il finlandese non è riuscito a risalire la china nel corso del suo primo stint. Raikkonen è rientrato ai box al termine del trentesimo giro, per montare gomme supersoft. Il finlandese è rientrato in quarta posizione, alle spalle di Bottas, ed ha riguadagnato la zona podio dopo il pit stop di Hamilton.

Solo quarto il compagno di squadra di Bottas, Lewis Hamilton, protagonista di una prestazione negativa. Hamilton, quarto dopo la partenza, non è riuscito a trovare il ritmo con le ultrasoft, a differenza del compagno di squadra. La W08 del britannico ha accusato problemi di surriscaldamento quando il primo stint volgeva verso il termine. Hamilton è rientrato ai box al termine del trentunesimo giro per montare gomme supersoft; il britannico ha riguadagnato la pista in quarta posizione. Nelle prime fasi del suo secondo stint, Hamilton ha faticato non poco, girando più lentamente del suo compagno di squadra, Bottas, e non è mai riuscito ad essere incisivo. 

Segue il pilota della Red Bull, Max Verstappen. Verstappen, ottavo allo start, ha recuperato tre posizioni nelle prime fasi di gara. Dopo il ritiro del suo compagno di squadra, Ricciardo, per un problema ai freni, l’olandese ha gestito questo componente senza abbassare il ritmo rispetto a chi lo seguiva. Dopo la sosta per rientrare gomme supersoft, Verstappen è rientrato in quinta posizione.

Sesto è Sergio Perez, con la Force India; miglior risultato in carriera in F1 per il settimo classificato, Esteban Ocon. Segue il pilota della Renault, Nico Hulkenberg, protagonista di uno stint monstre da 40 giri con le ultrasoft. Completano la top ten Felipe Massa, in forza alla Williams, e l’alfiere della Toro Rosso, Carlos Sainz.

Undicesima posizione per Lance Stroll; il canadese della Williams ha preceduto l’idolo di casa, Daniil Kvyat, e Kevin Magnussen, in forza alla Haas Racing. Finisce la gara, finalmente, il belga della McLaren, Stoffel Vandoorne; seguono i due alfieri della Sauber, Marcus Ericsson e Pascal Wehrlein.

Ritiro anche per Romain Grosjean e Jolyon Palmer. Grosjean, tentando di sorpassare Palmer all’esterno, è impattato su un cordolo e ha toccato il britannico, che non aveva spazio per evitarlo, trovandosi a sandwich tra il francese ed un’altra vettura. I due sono poi finiti a muro. Out anche Daniel Ricciardo: il freno posteriore sinistro della RB13 dell’australiano è risultato compromesso dopo soli sette giri.

La gara è finita ancora prima di cominciare per Fernando Alonso: il pilota asturiano è stato abbandonato nel corso del giro di formazione dalla sua MCL32, si suppone per l’ennesimo problema alla power unit Honda. Ancora una débâcle per il due volte campione del mondo, che si meriterebbe una vettura degna delle sue capacità.

La corsa minuto per minuto

15.34 Valtteri Bottas vince il Gran Premio di Russia!

15.33 Ultimo giro. Massa rallenta Vettel nel doppiaggio. 

15.31 A due giri dalla fine, Vettel e Bottas sono vicinissimi. 

15.29 Vettel è sul filo della zona DRS. 

15.26 Vettel si trova a 1,3 secondi da Bottas.

15.24 Hamilton si trova a 26 secondi da Bottas. 

15.22 Bottas, evidentemente teso, zittisce il suo ingegnere di pista.

15.20 1,5 secondi tra Bottas e Vettel. 

15.17 Vettel è quasi in zona DRS.

15.16 Dopo 41 giri, Hulkenberg rientra ai box. 

15.15 Il gap scende sotto il secondo. Hamilton, più indietro, viaggia un secondo più lento di Bottas. 

15.14 Ora i secondi tra Bottas e Vettel sono 2. 

15.11 Vettel si trova a 3,2 secondi da Bottas, penalizzato da un errore grossolano, un bloccaggio. 

15.09 Vettel nell'ultimo giro è stato più veloce di 3 decimi rispetto a Bottas. Mancano 15 giri al termine della corsa. 

15.08 Hamilton si trova a 14 secondi da Raikkonen. 

15.07 Nel frattempo arriva Vladimir Putin.

15.07 Ora toccherà a Vettel gestire il traffico dei doppiati. 

15.04 Vettel ai box: supersoft, ovviamente, per il tedesco, rientrato a 4,2 secondi da Bottas. 

15.03 Vettel resta fuori: il tedesco guadagna su Bottas, invischiato nel traffico. 

15.02 Dei primi 10, solo Vettel e Hulkenberg non hanno ancora effettuato la sosta. 

15.02 Miglior giro per Raikkonen con le supersoft.

15.00 Ottima la prestazione di Vettel con le ultrasoft così usate. 

14.58 Hamilton ai box: supersoft anche per l'inglese, rientrato alle spalle di Raikkonen. 

14.57 Sosta per Raikkonen: gomme supersoft anche per il finlandese, rientrato in quarta posizione. Ai box anche Verstappen.

14.56 Sono 20 secondi a separare Bottas da Vettel, attuale leader del GP.

14.54 Bottas ai box: supersoft per il finlandese. Rientra davanti a Verstappen. 

14.53 Ocon ai box: supersoft per il francese. 

14.51 2,5 secondi separano Vettel da Bottas. Ora, però, dovrà doppiare Kvyat. 

14.49 Vettel si trova a meno di 4 secondi da Bottas. 

14.48 Vettel guadagna considerevolmente su Bottas, che deve affrontare del traffico. 

14.47 E arriva il giro più veloce per Vettel. 

14.47 Vettel continua a migliorare i propri tempi, guadagnando su Bottas.

14.47 C'è movimento nel box della Ferrari. 

14.45 Massa ai box: gomme supersoft per il paulista, rientrato in decima posizione. 

14.44 Miglior tempo nel settore centrale per Vettel. 

14.43 I problemi di blistering non sono prerogativa del solo Vettel: anche Verstappen li accusa.

14.43 Altri quattro decimi persi da Vettel. 

14.41 Ne approfitta Bottas, cinque decimi piiù veloce di Vettel nell'ultimo giro.

14.40 Blistering all'anteriore sinistra per Vettel: la gomma si sta surriscaldando. 

14.38 Questi i primi dieci dopo 18 giri: Bottas, Vettel, Raikkonen, Hamilton, Verstappen, Massa, Perez, Ocon, Hulkenberg e Magnussen.

14.37 Gli risponde Bottas: 1'38"404 per il finnico. 

14.35 Giro più veloce per Vettel: 1'38"629 per il tedesco. 

14.34 La W08 del britannico accusa problemi di surriscaldamento. 

14.32 Hamilton ha perso terreno su Raikkonen: si trova ora a 4 secondi dal finlandese. 

14.30 Molto costante nei tempi Bottas; gli alfieri della Ferrari inseguono, senza avvicinarsi. 

14.28 Vettel si trova a 3,7 secondi da Bottas; Raikkonen è a 3,8 secondi dal compagno di squadra. 

14.26 Hamilton si è portato a 1,5 secondi da Raikkonen. 

14.25 Vettel chiede dove accusa il maggior distacco da Bottas: nel primo settore, risponde il suo ingegnere di pista. 

14.24 Ancora giro più veloce per Bottas. 

14.23 Hamilton si lamenta della sua monoposto. 

14.22 Penalità per Magnussen e Vandoorne, rei di non aver rispettato i limiti della pista

14.21 Giro più veloce per Bottas, distintosi con le ultrasoft sin dalle prove libere.

14.19 Questi i primi dieci dopo sette giri: Bottas, Vettel, Raikkonen, Hamilton, Verstappen, Massa, Perez, Ocon, Hulkenberg e Magnussen. 

14.18 Ritiro per Ricciardo. 

14.16 Freni incandescenti per la RB13 di Ricciardo. L'australiano è costretto a rallentare vistosamente.

14.15 Vettel si trova a 1,7 secondi da Bottas. 

14.14 Più indietro, Verstappen ha guadagnato la quinta posizione. 

14.11 GP ripartito. Bottas è davanti a tutti.

14.09 Vandoorne ai box per montare gomme ultrasoft.

14.07 Grosjean, impattando su un cordolo, ha toccato Palmer, accanto a lui nelle primissime fasi di gara. I due sono poi finiti a muro. 

14.05 Vettel prende la testa della corsa, ma la perde. Bottas è primo. Raikkonen terzo, davanti ad Hamilton. Stroll si gira. Incidente tra Palmer e Grosjean. Safety Car in pista.

14.03 Gara finita prima di cominciare per Alonso, abbandonato ancora una volta dalla sua MCL32. Nuovo giro di formazione.

14.00 La tensione sale: al via il giro di formazione.

3234 giorni: questo il tempo intercorso tra l'ultima prima fila tutta targata Ferrari, nel Gran Premio di Francia del 2008, e quella ottenuta ieri, dopo quasi nove anni di attesa, in Russia. Un'eternità, per i tifosi della Rossa e per la stessa scuderia di Maranello. L'incantesimo è stato spezzato grazie alla SF70H, vettura azzeccata che, oltre a confermarsi competitiva sul passo gara, a Sochi è apparsa più rapida della Mercedes W08 anche sul giro secco. A scattare dalla pole position nel Gran Premio di Russia 2017 sarà Sebastian Vettel, sempre più innamorato della sua Gina, monoposto definita dal quattro volte campione del mondo fantastica da guidare. Talmente agevole da permettergli di tirare la zampata finale nella Q3, strappando la partenza al palo per soli 59 millesimi al suo compagno di squadra, Kimi Raikkonen, il cui ultimo acuto al sabato rimane quello ottenuto proprio a Magny Cours in quel pomeriggio di giugno di quasi dieci anni fa.

Raikkonen, pur deluso dalla sua prestazione, non è mai stato così vicino a Vettel in qualifica, e cercherà di sfruttare la partenza per cercare un approdo sicuro sui gradini più alti del podio. Per l'Armata Rossa in terra sovietica l'obiettivo è la doppietta in gara: non accade dal Gran Premio del Bahrain 2010, con Fernando Alonso vittorioso nella prima corsa in Ferrari della sua carriera e Felipe Massa secondo. Non è il caso di correre troppo, ma non è inguisto dire che la Rossa si sta sempre di più rivelando la prima forza del campionato, grazie ad una vettura azzeccata, certo, ma anche alla capacità del team di gestire le strategie e le pressioni conseguenti alla competitvità del pacchetto. 

Accade il contrario in casa Mercedes: la scuderia di Brackley appare in difficoltà nell'affrontare le corse ora che il dominio delle Frecce d'Argento sta volgendo al tramonto. Tra i piloti, a sorpresa, qui a Sochi ad essere in ambasce non è il neofita della scuderia, Valtteri Bottas, bensì Lewis Hamilton. Il vicecampione del mondo in carica ha vissuto sinora un weekend condito di sbavature: il suo più grande - e probabilmente unico - tallone d'Achille, la gestione degli pneumatici, si sta rivelando un grosso problema a Sochi, pista dall'asfalto liscio e poco utilizzato. Hamilton ha faticato nel portare le gomme nella finestra ottimale di utilizzo, accusando quindi problemi di aderenza. La mancanza di grip meccanico rende la sua W08 decisamente complessa da gestire. Il gap - oltre quattro decimi - accusato nei confronti di Bottas parla da solo. Hamilton saprà rifarsi in gara?

Hamilton non è l'unico ad avere problemi a Sochi: chiedere ai due alfieri della Red Bull, Max Verstappen e Daniel Ricciardo, per credere. Il passo discreto mostrato in Bahrain si è dimostrato un fuoco di paglia: nelle qualifiche in Russia il distacco di Ricciardo, primo classificato della scuderia di Milton Keynes, nei confronti di Vettel è di quasi un secondo e mezzo. Su una pista, come quella di Sochi, in cui il propulsore conta parecchio, le mancanze della power unit Renault si fanno decisamente sentire. Lo dimostra il fatto che tra Ricciardo, quinto, e Verstappen, ottavo, si siano inserite la Williams FW40 di Felipe Massa e la Renault R.S.17 di Nico Hulkenberg. La presenza del tedesco, poi, fa supporre che i problemi della RB13 non siano solo legati al motore, ma anche alla filosofia aerodinamica della vettura. In attesa dell'aggiornamento previsto per il Gran Premio di Spagna, bisognerà stringere i denti. 

Mentre arriva l'ufficialità della fornitura di motori da parte di Honda alla Sauber a partire dal 2018, l'altra partnership della casa nipponica, quella con la McLaren, continua ad essere tutt'altro che rosea. Solo una prova di forza ha permesso a Fernando Alonso di passare il taglio della Q1: l'asturiano non è andato oltre la quindicesima posizione in griglia. In attesa di tentare l'assalto alla 500 Miglia di Indianapolis, Alonso dovrà portare pazienza, cercando di farsi largo nel pacchetto di mischia, sperando di non essere poi fermato dall'ennesimo problema alla power unit della sua MCL32. Va anche peggio al suo compagno di squadra, Stoffel Vandoorne, che si è conquistato l'indesiderato primato di primo pilota cui è stata comminata una penalità per la sostituzione di un componente del motore in questa stagione. 

La gara prenderà il via alle 14.00 italiane. 

Pubblicità