F1, GP Singapore 2017: la nostra analisi [Video]

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Analizziamo il Gran Premio di Singapore, quattordicesimo appuntamento del mondiale 2017 di Formula 1, con il nostro inviato F1, Paolo Ciccarone
21 settembre 2017

Il Gran Premio di Singapore rischia di passare alla storia come uno dei nodi focali della stagione 2017 di Formula 1. L'incidente al via che ha visto protagonisti Sebastian Vettel, Kimi Raikkonen e Max Verstappen, causandone il ritiro, ha fatto sì che nella gara finisse per imporsi proprio il rivale per il titolo di Vettel, Lewis Hamilton. Lo 0 in classifica del tedesco pesa moltissimo: il distacco del pilota della Ferrari da Hamilton sale a 28 punti. Un bilancio non ideale, a sole sei gare dalla fine del mondiale. Certo non il risultato atteso dalla Rossa a Marina Bay, pista che la vedeva favorita.

La dinamica dell'incidente ha fatto discutere, infiammando gli animi dei focosi appassionati della Ferrari, che hanno subito puntato il dito contro Verstappen, reo di non aver alzato il piede una volta finito a sandwich tra le due SF70H. In realltà, la telemetria prova una decelerazione dell'olandese, che, in ogni caso, non aveva nulla da perdere, a differenza di Vettel. Il tedesco, autore di una partenza certamente non esaltante, ha deciso di chiudere gli avversari, con una manovra tipica di chi non è scattato bene e cerca di tenersi dietro gli inseguitori.

Una mossa consentita dal regolamento, che, tuttavia, in questo caso si è rivelata assolutamente controproducente, visto che Raikkonen, a differenza di Vettel, era scattato benissmo, e stava già cercando di sopravanzare Verstappen. Il risultato è un doppio ritiro della Ferrari: non capitava dal Gran Premio del Messico del 2015. Se in Ferrari c'è stato spazio solo per i musi lunghi, in Mercedes si sorride: le condizioni miste della pista, con la pioggia caduta a sorpresa sul tracciato, hanno permesso ad Hamilton di volare in gara, arrivando al traguardo indisturbato, anche perché la vettura del suo diretto inseguitore, Daniel Ricciardo, ha accusato un'importante perdita d'olio che non ha permesso all'australiano di tentare l'assalto ad Hamilton.

A brillare in gara è stato anche Carlos Sainz: il quarto posto a Singapore è il suo miglior risultato in carriera. La tranquillità data dalla conferma del suo passaggio alla Renault il prossimo anno sembra aver giovato allo spagnolo figlio d'arte, protagonista di un avvincente duello con Perez. Convince anche il pilota che lascerà il posto a Sainz ad Enstone, Jolyon Palmer, sesto al traguardo: il britannico con tutta probabilità abbandonerà la F1 alla fine della stagione, ma le sue ultime corse potrebbero riservare qualche sorpresa positiva. Gli accadimenti inaspettati che coinvolgono Fernando Alonso, invece, sono sempre negativi: lo dimostra il suo ruolo nell'incidente al via: del tutto incolpevole, Alonso si è visto rovinare addosso Raikkonen e Verstappen. Auto distrutta e gara compromessa in una delle rare occasioni in cui avrebbe potuto ben figurare quest'anno.

Di chi è la colpa dell'incidente al via? È stato giusto non sanzionare alcun pilota? Vettel potrà rifarsi delle ambasce di Singapore e rilanciarsi nella lotta al mondiale, interrompendo la striscia vincente di Hamilton, reduce da quattro vittorie consecutive? Parliamo di questo e molto altro con con il nostro inviato F1, Paolo Ciccarone, nella nuova puntata di DopoGP F1.

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