F1, GP Ungheria 2017: è dominio Ferrari

F1, GP Ungheria 2017: è dominio Ferrari
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Paolo Ciccarone
Il dominio della Ferrari a Budapest nonostante le difficoltà è il frutto di un ottimo lavoro di squadra
30 luglio 2017

BUDAPEST - Basta una parola: dominio. E' questo il succo del GP d'Ungheria vinto dalla Ferrari che ha piazzato Vettel e Raikkonen ai primi due posti. Il dominio è stato il frutto del lavoro di squadra, in cui Antonio Giovinazzi il venerdì pomeriggio è andato a Maranello e ha lavorato tutta notte al simulatore trovando le modifiche di assetto che sabato pomeriggio hanno permesso la pole e la prima fila tutta rossa.

E poi la gara, con Vettel che era partito al comando, Raikkonen suo fedele scudiero fino al momento del problema dello sterzo, che tirava pericolosamente a sinistra. Kimi era più veloce di Seb, ma cavallerescamente ha accettato di restare in scia al compagno di squadra coprendo la rimonta di Hamilton, che all'ultimo giro da terzo ha ridato la posizione al compagno Bottas scrivendo una piccola pagina da libro cuore, per lui davvero inedita. Ebbene, con una Ferrari che vince anche quando va storta (con lo sterzo), uscire da Budapest col massimo possibile in fatto di punti era importante.

Le prossime gare sono favorevoli alla Mercedes, i 14 punti che ora Vettel ha nei confronti di Hamilton non sono una gran cosa. Potevano essere 11 se Lewis non avesse voluto sdebitarsi con Bottas, che a 25 giri dalla fine si è fatto da parte platealmente per consentire ad Hamilton di andare a caccia dei due davanti, fino a quando Hamilton all'ultima curva ha ridato la posizione al compagno di squadra proprio mentre ai box inquadravano Toto Wolff tirare un pugno stizzito sul tavolo: "E' stato un gesto da gentlemen da parte di Lewis, davvero fair play totale" ha ribadito Lauda anche se qualcosa non torna... Sempre sperando che non siano (forse) tre punti a decidere la classifica mondiale.

Con una Ferrari che vince anche quando va storta (con lo sterzo), uscire da Budapest col massimo possibile in fatto di punti era importante

Con questa Ferrari che non sbaglia un colpo, dalle modifiche portate dopo le richieste della FIA, dal gioco di squadra, dalla complicità dei piloti che portano al risultato pieno, c'è ben poco da aggiungere: "Guardateli sul podio - ha detto il presidente Marchionne - stanno bene insieme hanno fatto un gran lavoro, la squadra ha reagito bene, credo si commenti da solo" come dire che se a Monza arriva l'annuncio del rinnovo coi due piloti, non sarà una sorpresa.

"Dobbiamo pensare prima a Budapest, poi abbiamo i test e se proprio ne hanno voglia, daremo loro qualche giorno, pochi però, di riposo ai piloti" ha sancito Maurizio Arrivabene, emozionato sotto al podio con il presidente e tutti gli altri del team, Piero Ferrari in testa, a cantare l'inno di Mameli che ricorda i tempi dei trionfi di Schumacher. A Budapest ci sono stati 199 mila spettatori contro i 176 mila dell'anno scorso, come dire che quando l'Italia da corsa c'è, si riempiono le tribune. Ma la cosa importante è che su questa pista la Ferrari non doveva fallire e dopo due mesi dall'ultimo successo e il trend negativo contro la Mercedes, sia riuscita a raddrizzare la situazione e a riprendere il comando delle operazioni.

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