F1, GP Ungheria 2017: le pagelle dell'Hungaroring

F1, GP Ungheria 2017: le pagelle dell'Hungaroring
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Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
I promossi e i bocciati dell'Hungaroring nelle pagelle del Gran Premio d'Ungheria 2017
  • Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
31 luglio 2017

Dopo la batosta di Silverstone, su una pista tecnicamente favorevole alla Ferrari, Vettel "doveva" vincere per ricreare un minimo margine su Hamilton e così è stato: il tedesco stavolta già al sabato non ha sbagliato niente e al via si è involato in testa alla gara, ben protetto da Raikkonen. Tutto bacile? Mica tanto, perchè fare quasi tutta la gara con lo sterzo che non risponde come dovrebbe e le Mercedes che incalzavano non deve essere stato uno scherzo. Bravo allora il tedesco a mantenere il sangue freddo e portare a casa un risultato fondamentale in ottica campionato. Voto 9, cecchino.

In questo - lo ha riconosciuto esplicitamente Vettel nel dopo gara - un ruolo fondamentale ha avuto Raikkonen, che in Ungheria ha corso praticamente sui livelli di Vettel e in gara avrebbe potuto superarlo probabilmente, ma gli è rimasto dietro per proteggerlo dagli assalti di Hamilton. Un ruolo da gregario dichiarato, che Raikkonen forse oggi non meritava, ma la questione è sempre la stessa: finché il finlandese corre al top per una gara su tre, inevitabilmente la squadra non può che puntare su Vettel. Stavolta però avrebbe meritato: voto 10, guardaspalle.

Voto 8 a Bottas: costruisce il suo podio al sabato, quando si dimostra più veloce di Hamilton, poi in gara deve lasciare strada all'inglese con la promessa di un'eventuale restituzione della posizione se l'inglese non avesse superato le Ferrari, cosa che un po' a sorpresa avviene all'ultima curva dell'ultimo giro. Un'altra bella prova del finlandese quindi, trattato da numero due dichiarato ma al quale la squadra non si sente di togliere un podio meritato in pista. Alla faccia del gregario...

Sottotono invece Hamilton, non così efficace come ci ha abituati al sabato e con un ritmo intermittente durante la gara: è onesto nel restituire la posizione a Bottas, ma questo onestamente è il suo unico merito nel fine settimana ungherese. Voto 6 per buona condotta.

Di sicuro invece non ha avuto una buona condotta Verstappen, che alla seconda curva ha speronato brutalmente Ricciardo costringendolo al ritiro. Certo, l'olandese l'ha colpito involontariamente dopo un bloccaggio in frenata ed essere arrivato lungo, ma ormai dovrebbe avere imparato che certi rischi è meglio non prenderli se di fianco hai il tuo compagno di squadra... La penalizzazione poi lo priva di un podio ampiamente alla sua portata: voto 4, autolesionista.

Splendido invece Alonso, che sull'unica pista - insieme a Montecarlo, dove era stato assente giustificato - in cui il motore Honda non rappresenta un handicap eccessivo entra agevolmente in Q3 e poi lotta con Sainz per un 6° posto come se si giocasse la vittoria. Prevale sul giovane connazionale di esperienza e "cattiveria" e a fine gara regala a tutti un bello scatto autoironico (complici immaginiamo i furbetti della Liberty Media). Meriterebbe un'auto vincente, senza se e senza ma. Voto 10, infinito.

Voto 8 comunque a Sainz, perfetto per tutto il fine settimana dopo le intemperanze dentro e fuori l'abitacolo delle ultime gare: lo spagnolo va ancora a punti e ancora una volta sovrasta nettamente Kvyat, dimostrando di essere un valore aggiunto quando pensa solo a guidare. Rigenerato.

Ancora una volta a punti "di mestiere" Perez (voto 7), su una pista poco adatta alla Force India, così come Ocon subito alle sue spalle (voto 7) che pure stavolta si era preso il lusso di stare davanti al messicano in qualifica.

Chiude la zona punti, per la prima volta quest'anno in top ten, Vandoorne, che al sabato era riuscito anche nell'impresa di entrare in Q3, ma ancora una volta Alonso lo sovrasta nettamente: voto 6,5 di incoraggiamento. Con un'auto e un compagno così ne ha bisogno.

Per il resto, non pervenuto Stroll (voto 5): va bene che la pista non era la più adatta alla Williams, ma almeno a metà classifica con un'auto così bisognerebbe arrivarci...e senza voto Di Resta, perchè onestamente cosa si poteva chiedergli di più?

Voto 5 invece a Magnussen, perchè va bene correre con malizia, ma buttare fuori pista l'avversario va decisamente oltre, e giustamente il danese è stato sanzionato.

Per il resto, si discuterà a lungo sulle scelte di Ferrari e Mercedes nella gestione dei piloti ed entrambe le posizioni hanno valide argomentazioni a supporto. Probabilmente a stabilire chi aveva ragione sarà la classifica a fine campionato. Come sempre del resto.

GP Ungheria 2017, i voti

Raikkonen 10

Alonso 10

Vettel 9

Bottas 8

Sainz 8

Perez 7

Ocon 7

Vandoorne 6,5

Hamilton 6

Stroll 5

Magnussen 5

Verstappen 4

Di Resta s.v.

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