F1, il bello e il brutto del GP di Cina 2017

F1, il bello e il brutto del GP di Cina 2017
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Paolo Ciccarone
I promossi e i bocciati della seconda gara del mondiale 2017 di Formula 1, il Gran Premio di Cina
9 aprile 2017

IL BELLO

Ferrari. Competitiva, veloce e in grado di dare fastidio alla Mercedes. La controprova del tracciato di Shanghai ha confortato gli animi, con questa macchina se la può giocare. La speranza è che non si perda per strada durante lo sviluppo.

Hamilton. Nelle condizioni a lui favorevoli, pista viscida, torna martello e mantiene la testa della gara, certo aiutato anche dalla safety car, ma la certezza che ci sia è davvero una bella prospettiva.

Verstappen. Partire sedicesimo in griglia, quasi dal centro di Shanghai, infilare Ricciardo in quel modo a parità di macchina, salire sul podio con una Red Bull che non vale Ferrari e Mercedes è degno di elogi. E' proprio andato al...Max!

Vettel. Un gradino sotto a Hamilton ma con questa macchina corre come piace a lui, e tira fuori le unghie con un sorpasso a Ricciardo da antologia, con tanto di ruotata finale che gli rende merito per la grinta che in pochi gli conoscevano.

Pubblico. Anche se metà delle tribune erano vuote, quelli presenti sulla centrale hanno dato spettacolo con bandiere e cappellini a incoraggiare i propri idoli. Sono passati 13 anni dalle bandiere rosse cinesi che Montezemolo aveva scambiato per quelle Ferrari, ma oggi quelle rosse in tribuna avevano tutte il cavallino rampante...

IL BRUTTO

Giovinazzi. Con tutte le attenuanti del caso, non si possono sfasciare due macchine in due giorni, ha capito che la F.1 è un brutto animale e siamo certi farà tesoro degli insegnamenti, merita ancora di correre con serenità.

Bottas. C'era anche la seconda Mercedes in gara, ma è stata anonima, senza acuti e con uno svarione con la safety car da principiante, finire in testacoda in pieno rettilineo ad andatura ridotta, non è da Bottas o forse no? Serve... una Bottas di vita. Su col morale

Raikkonen. Opaco, ha fatto da tappo a Vettel, ha patito usura delle gomme, problemi tecnici al motore e strategia del team. Se va avanti così ora che la macchina va, diventa un problema per il futuro (anche a breve).

Ricciardo. Sembra il fratello lento del Daniel che conoscevamo, subisce Verstappen, subisce Vettel e questo forse gli fa più male. Qualcosa non torna nella mente del pilota che conoscevamo, qualcosa da chiarire. Un caso oppure...?

McLaren. I due piloti ritirati, Alonso che addirittura sale al sesto posto con quel catafalco da paura prima di ritirarsi per un semiasse rotto, Vandoorne fermo per un problema alla pompa della benzina, un disastro totale, a quando la resurrezione? Darsi una mossa, Pasqua è domenica prossima in Bahrain..

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