Formula 1: come potrebbe essere la Ferrari del 2015

Formula 1: come potrebbe essere la Ferrari del 2015
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Molte saranno le novità che caratterizzeranno la Ferrari da Formula 1 del 2015. Scopriamo realisticamente come potrebbe essere la prossima Rossa grazie ai disegni di Gabriele Pirovano
9 settembre 2014

La Ferrari del 2015 sarà molto diversa da quella di oggi. La F14T si è rivelata sbagliata in alcune aree tecniche ben precise, la nuova del 2015 sarà diversa soprattutto in queste zone.

MOTORE: sbagliata la disposizione dei vari elementi che compongono la Power Unit. Turbina troppo piccola, turbina -compressore - MGU-H ravvicinati e collocati tutti al posteriore mentre la Mercedes ha questi elementi molto separati tra loro, in particolare la MGU-H è posta davanti al motore. La Ferrari ha spostato quest'anno il serbatoio dell'olio dietro al motore (l'anno scorso era davanti al motore) all'interno del cambio mentre la Mercedes e tutte le altre l'hanno mantenuto davanti al motore.

CARICHI: molto lunghi, collocati verticalmente con andamento molto complicato. L'eccessiva lunghezza disperde potenza mentre la Mercedes adotta scarichi molto corti e lineari.

SOSPENSIONI: Ferrari e Caterham sono le uniche monoposto con sospensioni anteriori di schema Pull-rod a tirante. Scelta probabilmente sbagliata per le attuali F1 (l'anteriore in uscita di curva non è stabile e soprattutto Raikkonen non riesce a manternere la vettura lineare con la pista ma sbanda parecchio). L'anno prossimo dovrebbe tornare al sistema Push-rod come quelle dei team vincenti.

AERODINAMICA: sbagliata soprattutto nella zona anteriore, il musetto molto corto e basso non permette il passaggio di aria verso il fondo scocca. Anche la Mercedes ha un muso in questo stile ma grazie ad una loro interpretazione del regolamento che sfrutta la zona dei piloni come parte del muso ha una altezza dello stesso molto più elevata che convoglia molta più aria al fondo rispetto a quello della Rossa. Potremmo vedere un muso stile Mercedes o forse a becco in stile Williams.

Testo e disegni: Gabriele Pirovano

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