Formula 1 Monaco 2015: le pagelle di Montecarlo

Formula 1 Monaco 2015: le pagelle di Montecarlo
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Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
Diamo i voti ai protagonisti del GP di Monaco vinto da Nico Rosberg, ma dominato a lungo dal compagno di squadra Lewis Hamilton che scivola terzo dietro Vettel per un errore della squadra
  • Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
25 maggio 2015

Era tutto deciso, tutto sotto controllo. Anzi a ben guardare era così fin dallo spegnersi del semaforo: fino a quel momento la gara per Lewis Hamilton era stata una spettacolare passerella, una dimostrazione di forza iniziata con la netta pole position del giorno prima. E poi il messaggio dai box, al quale il pilota obbedisce come sempre è abituato a fare nella F1 odierna: il pit stop rapidissimo, in rientro in pista e il sogno che si frantuma

 

L'inglese ha perso non per colpa sua una vittoria meritatissima, ma siccome queste pagelline sono tutt'altro che ufficiali, per noi il vincitore rimane lui, perciò voto 10 ad Hamilton, per la velocità e precisione mostrate in pista e anche per la professionalità con cui ha gestito la situazione nel dopo gara, anche se l'assegno appena ricevuto da oltre 30 milioni l'anno per il prossimo triennio deve avere contribuito a fargli mordere la lingua. Ma si sa, anche questa è la F1 moderna. Derubato. 

Ma Rosberg non convince

Voto 7 invece a Rosberg, che ha vinto ma non ha convinto: pesante il distacco rimediato in qualifica e netta l'inferiorità dimostrata in gara, dove non ha mai realmente provato nemmeno a mettere pressione ad Hamilton per indurlo all'errore, che poi a Monaco è l'unica cosa da fare se vuoi sperare di passare. Deludente. 

 

Voto 8 a Vettel, che in fatto di rendimento - ormai si può dire - non sta affatto facendo rimpiangere Alonso, traendo anche lui il massimo da ogni circostanza: il 3° posto non è mai stato in discussione e il 2° gradino del podio è sì un regalo, ma premia comunque la costanza di essere sempre stato a ridosso di Rosberg, pronto a cogliere qualsiasi occasione. Certo, Vettel non è andato in Ferrari per collezionare podi, ma visto da dove partivano la Ferrari e anche il tedesco questo inverno c'è di che essere più che contenti. Garanzia. 

F1 2015 Montecarlo dom 25
Voto 8 a Vettel, 5 per Raikkonen che si conferma poco incisivo in qualifica

Raikkonen si complica la vita

Chi invece continua a complicarsi la vita da solo è Raikkonen, che non è mai stato un fulmine in qualifica e anche stavolta ha confermato questo suo limite: le sue ambizioni sono finite di fatto il sabato pomeriggio, anche se poi in gara aveva mostrato una velocità superiore alle Red Bull. Bravo a passare Ricciardo durante il pit stop, non ha colpe per il sorpasso subito, ma semplicemente doveva qualificarsi meglio. Voto 5, ripetente.

 

A proposito dell'australiano, nel sorpasso al finlandese ha fatto più che prendersi un rischio: gli è proprio andato addosso e se il finlandese fosse andato a sbattere siamo sicuri che la sua manovra sarebbe stata penalizzata. Così non è stato - cosa molto discutibile - e Ricciardo può festeggiare dei punti importanti. Voto 7 a Ricciardo per la grinta, ma attenzione a non esagerare.

 

Ha disputato il miglior week end di gara della sua vita, invece, Kvyat: 5° in qualifica, al via ha trovato il varco giusto per superare Ricciardo e poi ha guidato con saggezza fino al 4° posto finale, che gli è stato giustamente restituito dal compagno quando le sue speranze di andare a podio con le gomme più morbide sono apparse vane. Voto 8, bravo davvero.

 

Un altro che veniva da un periodo difficile ma che a Monaco ha fatto tutto bene è stato Pérez: è arrivato in Q3 e poi ha condotto tutta la gara nel gruppo di testa, senza mai un errore. Ha ancora una brutta fama il messicano, eppure certi eccessi del passato sembrano superati: meriterebbe un'auto migliore. Voto 8. Mastino

F1 2015 Montecarlo dom 19
Le belle donne sono una costante del GP di Monaco: qui alcune ospiti dei box Mercedes

McLaren finalmente a punti

Primi punti dell'anno, finalmente, per la McLaren, che coglie l'occasione offerta da un tracciato dove il motore conta meno: a ottenerli è Button, come sempre veloce e concreto, ma anche fortunato a sopravvivere all'affidabilità ancora precaria della vettura inglese (che invece ha colpito Alonso). Voto 8 per la pazienza e la professionalità

 

Ma voto 8 anche a Nasr, che riscatta una qualifica a dir poco orribile - eliminato già in Q1 - con una gara molto accorta nella quale è riuscito a risalire dal fondo fino alla zona punti. L'impressione è che Nasr corra un po' a corrente alternata, ma quando azzecca tutto è molto più di un pilota con la valigia. Sorpresa.

 

E sorprendente, ancora una volta, è stata anche la gara di Sainz: veloce in qualifica ma partito dal fondo per un'infrazione formale, ha anticipato il cambio gomme per trovare poi pista libera ed è risalito di mestiere fino alla zona punti. Niente male per un debuttante. Voto 8: è già una certezza

Verstappen va forte, però non va a punti

Fa sorridere però come ancora una volta la bella prova di Sainz sia stata offuscata da quella del compagno di squadra, nel bene e nel male: Verstappen ha strappato applausi fin dalla prima sessione di prove libere, subito velocissimo su una pista mai vista (la F3 non corre più da anni a Monaco). Strepitoso in qualifica, in gara ha mostrato velocità, costanza, grinta (splendido il sorpasso su Maldonado) e intelligenza (astuto quello su Bottas in scia approfittando del doppiaggio compiuto da Vettel). 

F1 2015 Montecarlo dom 18
Il 17enne Verstappen: veloce e concreto anche a Montecarlo, ma ingenuo in occasione del tamponamento a Maldonado

 

Però ha mostrato anche un po' di ingenuità nel tamponamento a Maldonado (infilare il muso a pochi centimetri dal cambio di chi ti precede non è molto saggio su questa pista) e si è preso un bello spavento nell'incidente con Grosjean, anche se lì a nostro parere quanto meno si tratta di un concorso di colpe tra il francese che ha un po' anticipato la staccata per problemi ai freni e l'olandese che pensava di frenare... a Mentone: il risultato è stato un botto epico, per fortuna senza conseguenze. 

 

Ci sta tutto per un ragazzo di 17 anni, resta solo l'amaro in bocca per una velocità istintiva che non si è concretizzata in un bel piazzamento. Nell'insieme però rimane il fatto che Sainz ha preso punti, lui no, e quindi voto 5 perché a fine anno contano solo i punti. 

I deludenti

A Monaco comunque ci sono stati piloti che hanno deluso ben di più, e con ben altra esperienza. Per esempio Hulkenberg: ok l'entrata assassina di Alonso lo ha spedito contro le barriere al primo giro, ma resta il fatto che il compagno Perez era entrato in Q3 e lui no, segnale di un periodo non particolarmente brillante per la carriera di "Hulk" che in passato ha fatto vedere ben altro. Voto 5, smarrito.

 

E che dire del duo Williams? Inguardabile Bottas, fuori già in Q1 e fuori anche dai punti (quando Sainz e Nasr ci sono comunque entrati). Non ha fatto di meglio Massa, arenatosi in Q2 ma finito addirittura alle spalle del finlandese in gara. È evidente che qualcosa non ha funzionato a livello di team nella scuderia inglese, ma due piloti come Bottas e Massa a Monaco dovrebbero comunque riuscire a sopperire ai problemi e disputare una gara almeno dignitosa. Voto 3 per entrambi: sconcertanti

“Pasticcio” Mercedes

Per quanto riguarda i team, voto 8 alla Red Bull che sulla pista dove il motore conta di meno è tornata se non ai fasti del passato quanto meno su un ottimo livello. E voto 8 di incoraggiamento alla McLaren, afflitta ancora da un elenco infinito di problemi ma che non ha sprecato l'unica - per ora - occasione che ha avuto di andare a punti.

 

Voto 4 invece alla Mercedes, che ha dominato anche a Monaco ma ha compiuto un pasticcio davvero grosso. Anche la gestione di Toto Wolff va comunque apprezzata per la grande trasparenza. 

F1 2015 Montecarlo sab 12
Hamilton, che ha terminato terzo. Per lui si può parlare però di vittoria "morale"

 

L'erroraccio che ha penalizzato Hamilton suggerisce però anche un'altra considerazione: possibile che Hamilton non si sia fatto una domanda quando gli hanno detto di rientrare? Anche solo per il fatto che potenzialmente un pit stop può sempre avere un imprevisto. Era davanti, mancavano 10 giri alla fine, le gomme erano abbastanza ok e in ogni caso su quella pista non si passa. Perchè fermarsi e rischiare? E non si dica che era preso dalla guida, perché oggi i piloti sono abituati a fare 10 cose insieme mentre guidano. Peccato che tra quelle 10 cose non ci sia più il pensiero autonomo. 

 

Perchè tra strategy room con 200 computer che simulano tutto il simulabile, team radio ogni 30 secondi e un'organizzazione di squadra sempre più rigida, i piloti si sono abituati eseguire ciò che viene detto loro senza riflettere, hanno delegato alla squadra qualsiasi pensiero strategico. Voto 4 a questa F1 allora, dove gli eroi del volante stanno diventando impiegati della velocità.

 

Infine voto 3 ai commissari sportivi, che penalizzano Alonso ma non Ricciardo per la stessa manovra: l'australiano ci piace, ma da quando in qua una manovra è scorretta solo se chi viene colpito poi si ritira?

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