Formula 1 Monza 2014: le pagelle del GP d'Italia

Formula 1 Monza 2014: le pagelle del GP d'Italia
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Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
Il Gp d'Italia incorona Hamilton, Ricciardo e Massa, ma fa crollare Rosberg, Vettel e soprattutto la Ferrari, in piena crisi d'identità
  • Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
8 settembre 2014

Dopo Spa c'era grande attesa per come si sarebbe sviluppato il duello tra Hamilton e Rosberg, tanto più che la prima chicane di Monza sembra essere stata disegnata dall'associazione carrozzieri, tante sono le probabilità di un contatto. La sorte però è venuta forse incontro a Toto Wolff & soci, impedendo di fatto un duello ruota a ruota anche se i piloti erano liberi di fare la loro gara e di certo non si sono risparmiati. Alla fine è mancato quindi il sorpasso decisivo, ma non l'emozione di una gara che rimane qualcosa di unico, per atmosfera, disegno della pista, problematiche tecniche e di guida.

Hamilton eccelso, Rosberg distratto

In tutto questo Hamilton è emerso come indiscusso numero uno, prima con la pole position, poi evitando di commettere il minimo errore quando si è trovato improvvisamente a risalire dalla quarta posizione dopo una pessima partenza. Velocissimo l'inglese lo è sempre, stavolta è stato anche abile nella visione di gara: un campione completo, che ha dimostrato ancora una volta di meritare il suo 2° titolo iridato. Voto 10, e complimenti.

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Hamilton si è confermato il numero uno con la Mercedes

 

Accanto a lui Rosberg si mangia le mani, ma in fondo sorride perchè sa di avere ancora un gran bel vantaggio in classifica: meno incisivo del compagno di Hamilton in qualifica, sembrava che la vittoria gli fosse stata servita con un altro regalo della buona sorte, ma ha mandato tutto in fumo con un errore in frenata imperdonabile, anche perchè gli era già successo nella prima parte di gara. Va precisato che nel dopo gara si è parlato anche di noie tecniche ai freni, ma non è chiaro quanto fosse grave effettivamente il problema. Comunque voto 6, perchè con una Mercedes così il 2° posto è il minimo sindacale: distratto.

Williams scatenata

Chi invece per una volta ha avuto una botta di **** e ha saputo approffitarne è stato Massa: sembrava condannato ancora una volta a concludere alle spalle di Bottas, ma la pessima partenza del finlandese lo ha proiettato in zona podio fin dalla prima curva e lì il brasiliano è rimasto, veloce e immune dal minimo errore. Nel duello con Hamilton non oppone troppa resistenza, ma per una volta era giusto così: inutile correre rischi. Voto 8,5, rigeneratoVoto 8 a Bottas: più veloce di Massa in qualifica, è stato un vero martello in gara nel rimontare giro dopo giro e sempre abilissimo nei duelli, però pesa l'errore della partenza, dove dai replay non sembra essere stato rallentato da Hamilton che gli era davanti. In ogni caso, una conferma.

vettel ricciardo
Per l'ennesima volta il giovane Ricciardo ha umiliato in gara il campione del mondo Vettel

Ricciardo umilia Vettel

E una conferma l'ha data anche Ricciardo, in quello che sembrava essere il fine settimana più negativo della sua stagione: lento in qualifica, nella prima parte di gara corre come un veterano, pensando più che altro a gestire le gomme per ritardare l'unica sosta ai box quel tanto che gli basta per affrontare gli ultimi 15 giri con gomme più fresche dei rivali. Una tattica saggia, combinata con un'efficacia nei sorpassi che ha dell'incredibile: abbiamo visto tutti i piloti, almeno con un avversario, tentare più di una volta prima di guadagnare la posizione, anche perchè le chicane si prestano sì al sorpasso, ma anche a tattiche difensive molto coriacee (pure troppo, vero Magnussen?). L'australiano no, ha compiuto tutti i sorpassi al primo tentativo, spesso con repentini cambi di traiettoria quando ormai chi lo precedeva si credeva al sicuro: è successo anche con Vettel, che ancora una volta ha umiliato in pista e in classifica. Semplicemente, Ricciardo è in uno stato di grazia: corre con la grinta del giovane e l'astuzia di un veterano. Voto 9, spietato.

Ricciardo ha compiuto tutti i sorpassi al primo tentativo, spesso con repentini cambi di traiettoria quando ormai chi lo precedeva si credeva al sicuro


Così, mastica ancora amaro Vettel, che vista la lentezza delle Red Bull a Monza aveva un solo obiettivo: dare una prova di orgoglio e stare davanti a Ricciardo. In qualifica ci riesce ma in gara, dove conta davvero, no: le gomme nel finale perdono di efficacia (ma avrà avuto voce in capitolo sulla sua strategia, no?) e soprattutto subisce da Ricciardo un sorpasso emblematico. Voto 5, disperso. Ancora una volta davanti a Hulkenberg, Perez sta lentamente ribaltando le gerarchie all'interno della Force India e soprattutto ci ha regalato grandi emozioni nel duello con Button (e non solo). Il tutto dimostrandosi sempre corretto e senza commettere errori: il messicano è maturato molto in questa stagione e meriterebbe un'auto più competitiva. Voto 8, in crescita.

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La Ferrari a Monza ha deluso gli appassionati

Force India: si ribaltano i ruoli

Viceversa, un'altra gara sotto tono per Hulkenberg, sempre alle spalle del compagno di squadra e fuori dalla zona punti. Forse l'impossibilità di trovare un volante in un top team lo sta demoralizzando: in ogni caso occorre un rimedio, con urgenza. Voto 4, sconcertante. Ennesimo piazzamento a punti invece per Button, che è sì un veterano (ma Ron Dennis da mesi ripete più semplicemente che è vecchio...), eppure quando c'è da lottare ruota a ruota non si tira mai indietro: splendido anche lui nel duello con Perez, a inizio gara (si) illude sulla competitività della sua McLaren ma poi scivola lentamente indietro. Come sempre però trae il massimo dalla monoposto che ha disposizione, va a punti, lotta e non combina mai casini, nemmeno negli imbuti di Monza. Voto 7,5, da confermare.

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Il pubblico di Monza si è dimostrato ancora una volta fantastico


Da confermare però, nonostante il 2° errore di fila, è anche Magnussen: grintosissimo nei duelli, stavolta ha "scordato" quella regoletta che impone di lasciare comunque spazio all'avversario, anche se si è davanti. Giusta la punizione che lo fa precipitare al 10° posto, ma per tutta la gara combatte come un leone e gli concediamo le attenuanti generiche del debuttante. Ma certe manovre non devono più vedersi. Voto 6,5. E sempre a proposito di giovani da tenere d'occhio: convince alla grande, ma sciupa tutto nel finale con un errore Kvyat: sfiora la Q3 (e sta davanti a Vergne) ma parte dal fondo per la sostituzione del motore. Poco male: il russo ritarda la prima sosta ed è autore di un'ottima progressione, che lo porta ad un soffio dalla zona punti, peccato solo per l'errore nel finale dove per poco non travolge Raikkonen alla prima variante, ma va detto che è bravo a controllare la vettura sull'erba.

Voto 10 comunque a Monza, pista sempre più unica nel calendario e dal fascino immutato, nonostante ci provino periodicamene a rovinarla


Proprio con Vergne si apre il capitolo delle delusioni: più lento in qualifica rispetto a Kvyat, viene sovrastato dal russo anche in gara, dove il francese non si fa praticamente vedere. In Red Bull l'hanno già silurato e considerando che è al terzo anno nella categoria non hanno tutti i torti: voto 5, delusione. In ogni caso, c'è anche chi fa molto peggio: Gutierrez taglia la strada ad un avversario dopo averlo appena passato, senza alcun motivo, e Chilton conclude contro le barriere dopo essere decollato malamente sui cordoli della seconda variante, e dopo essere stato lui stesso la quarta chicane di Monza. Per entrambi voto 3 e la conferma che se sono in F1 è solo per un motivo... provate a indovinare quale.

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Sul podio Rosberg e Massa hanno parlato al pubblico in italiano

Ferrari che combini?

Vorremmo concludere qui le pagelle, ma purtroppo tocca parlare della grande delusione della giornata: le Ferrari,  impacciate nelle chicane, instabili alla parabolica e lente in rettilineo. Considerando queste condizioni tecniche precarie, voto 7 ad Alonso, che si è ritirato mentre lottava per qualche punticino e dopo aver parcheggiato alla prima chicane trova anche lo spirito per salutare il pubblico, e voto 5 a Raikkonen che ha ereditato il 9° posto solo grazie alle disgrazie altrui, altrimenti sarebbe finito fuori dai punti. Voto 10 comunque a Monza, pista sempre più unica nel calendario e dal fascino immutato, nonostante ci provino periodicamene a rovinarla: l'ultimo tentativo quest'anno, asfaltando la via di fuga della parabolica, così che anche un Maldonado qualsiasi possa girare in pista senza fare troppi danni.


E voto 10 soprattutto al pubblico di Monza, perchè il podio affacciato sulla folla dei tifosi è un'immagine unica e uno spot eccezionale per questa F1 sempre più in crisi di identità e di pubblico. E una menzione speciale a Massa e Rosberg che di fronte a questo spettacolo hanno rotto il protocollo che vuole le risposte all'intervista sul podio in inglese e si sono rivolti in italiano direttamente al pubblico (e siamo sicuri che Hamilton si è ripromesso di imparare anche lui un po' della nostra lingua per la prossima vittoria). Voto 0 invece ai quattro idioti che hanno fischiato Rosberg, non si capisce bene per cosa, ma nemmeno loro sono riusciti a rovinare la festa di Monza. 

Le pagelle del GP di Monza 2014

Hamilton: 10

Circuito di Monza: 10

Pubblico italiano: 10

Ricciardo: 9

Massa: 8,5

Bottas: 8

Perez: 8

Button: 7,5

Alonso: 7

Magnussen: 6,5

Rosberg: 6

Vettel: 5

Vergne: 5

Raikkonen: 5

Hulkenberg: 4

Gutierrez: 3

Chilton: 3

Chi ha fischiato Rosberg: 0

 

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