Formula 1, proposta Ecclestone: due gare da 40 minuti

Formula 1, proposta Ecclestone: due gare da 40 minuti
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Bernie Ecclestone, storico patron della Formula 1, prova a lanciare un'idea provocatoria per rendere le gare più appassionanti e meno "soporifere"
21 novembre 2016

Punti chiave

La Formula 1 sta cambiando. Dopo l’acquisizione da parte di Liberty Media, corporation a stelle e strisce, è naturale pensare a qualche verosimile cambiamento in seno alla categoria per renderla maggiormente spettacolare, fattore che agli americani è sempre stato particolarmente a cuore.

Bernie Ecclestone – che al momento non è stato ancora toccato dalle conseguenze dell’acquisizione della CVC da parte della corporazione del Colorado – prova ad esprimere un proprio giudizio in una duplice intervista al Sunday Times e ad Auto Motor und Sport, esprimendosi come sempre senza mezzi termini, lanciando il sasso nello stagno.

«Le persone hanno una soglia di attenzione molto bassa, e molte categorie stanno rivedendo al ribasso la durata delle loro gare.» commenta Ecclestone. «Sarebbe interessante organizzare due Gran Premi da 40 minuti l’uno, con una pausa nel mezzo dello stesso tempo, in cui i piloti possano concedere interviste ed i meccanici lavorare sulle auto, ma non so se avremo il coraggio di cambiare.»

Max è fantastico: ha solo voglia di vincere e non ha paura di niente. È il miglior ambasciatore di questo sport insieme ad Hamilton.

Mister E, poi, si sofferma anche sugli attuali regolamenti di Formula 1, definendoli “cavillosi”, ma in termini molto più diretti. «Abbiamo bisogno di regole chiare: se non si capiscono, sono str****te. Attualmente sono scritte in un modo così contorto che nemmeno i piloti sono in grado di interpretarle. Poi, li sentiamo troppo spesso strillare alla radio al minimo contatto, il che rende tutto frustrante per gli spettatori. Mi chiedo se vogliano guidare l’uno contro l’altro o se si accontentino di guidare una F1.»

Proprio un pilota che ha fatto molto parlare di sé in questo 2016 è Max Verstappen: veloce e per niente restio a portare troppo “rispetto” durante i sorpassi, ha rappresentato un vero motivo di interesse nelle corse. «Max è fantastico: ha solo voglia di vincere e non ha paura di niente. È il miglior ambasciatore di questo sport insieme ad Hamilton.»

Una parola, infine, per Rosberg. «Sono felice della sua progressione: finalmente sta uscendo dal guscio. Sino ad oggi è rimasto un perdente.»

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