McLaren a un bivio: a chi la maggioranza?

McLaren a un bivio: a chi la maggioranza?
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Paolo Ciccarone
La scuderia di Woking divisa tra Ron Dennis e il tycoon saudita Mansour Ojjeh. Ma spunta una terza ipotesi: quella di Lawrence Stroll, imprenditore nel campo della moda e papà di Lance Stroll
19 giugno 2015

Punti chiave

Vivono nel box come una coppia di separati in casa. Da un lato Ron Dennis, dall’altra Mansour Ojjeh. Il presidente della McLaren e l’azionista di maggioranza. Il primo inglese che vive in Inghilterra e il secondo saudita che vive a Los Angeles e si sposta con aereo privato. Il primo ha cercato di riprendersi le quote di Mansour quando questi era in lotta con una grave malattia che lo ha costretto a subire il trapianto dei polmoni. Ora, due anni dopo, Ojjeh è tornato in perfetta forma e sta cercando di capitalizzare l’investimento in McLaren, ma non vuole cedere le sue quote a Dennis

 

Da qui un clima pesante che ha coinvolto anche la Honda, visto che i giapponesi in principio avrebbero dovuto investire nel team e invece, specie dopo l’avvicendamento al vertice del neo presidente (che non ama la F.1) si è tirata indietro. A questo punto è cominciato un braccio di ferro che coinvolge diversi aspetti. 

 

Da un lato, Dennis vorrebbe riavere la maggioranza del team per proseguire il lavoro di sviluppo che vede la McLaren Cars e le sue GT bisognose di investimenti, dall’altra la gestione del team F.1 con prestazioni inferiori al blasone della scuderia. Dall’altra Mansour Ojjeh, da perfetto uomo d’affari, cerca di portare a casa il massimo possibile con le quote che ha in mano. Ovvero, o le vende facendoci sopra un bel guadagno oppure cerca di portare a casa dei soldi con quello che ha, ma ipotesi questa che con i risultati in pista non regge. E allora ecco il via alle trattative con possibili partner.

 

Lo scorso settembre, in autodromo a Monza, Ojjeh era accompagnato da Stefano Domenicali che gli ha fatto da tramite con Lawrence Stroll, padre di Lance il pilota della FDA che corre in F.3, ma soprattutto proprietario di due marchi della moda molto famosi: Tommy Hilfiger e Ralf Lauren, le cui boutique nel centro di Montreal sono state prese d’assalto dal mondo della F.1. 

 

Non è un segreto che Stroll voglia entrare in F.1, tanto da aver valutato anche l’acquisto della Marussia prima e della Catheram poi. L’offerta McLaren è allettante, al punto che a Montreal ha passato più tempo nel box a discutere con Ojjeh e Alonso (una sorta di amico e consulente) che in quello Ferrari di cui è supporter. Come finirà il braccio di ferro non si sa, di sicuro di Stroll si ricorda una frase: «Se mio figlio non troverà un volante in F.1 con un grande team, lo costruisco apposta per lui». Niente di meglio che prendere la McLaren… 

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