101^ Targa Florio Classica: vincono Giovanni Moceri e Valeria Dicembre

Una gara dal percorso ampio la Targa Florio Classica di quest’anno: da Palermo a Taormina, risalendo per la Costa Saracena, ma anche nell'entroterra messinese e poi le mitiche strade delle Madonie, Floriopoli, Cefalù e Castelbuono. Passaggi inoltre per le zone di Monreale, Partinico, Calatafini, Segesta e Castellamare del Golfo. Novità e tradizione quindi, per vedere all'opera i campioni della Regolarità tricolore. "Tre anni fa abbiamo iniziato questo percorso con la Targa Florio e l'Automobile Club di Palermo, vero padrone di casa – dice  Angelo Sticchi Damiani – è un atto dovuto alla storia dell'Automobilismo, alla Sicilia, al comprensorio delle Madonie. Nella gara parallela del Rally c'è stato l'evento drammatico, io e tutto l'Automobile Club Italia siamo vicini alle famiglie. Ringrazio quelli che ci hanno aiutato, soprattutto l'amico Nino Vaccarella e l'Università che ci ha messo a disposizione il Museo dei Motori e Meccanismi, luogo di vera cultura motoristica".

La Targa Florio Classica 2017 è stata vinta da Giovanni Moceri e Valeria Dicembre. Con la Fiat 508 C del 1938 della Loro Piana Classic, hanno apposto il terzo sigillo nella gara che più ambiscono. Andato al comando nella seconda giornata, la tappa più lunga e dallo sviluppo concentrato sulle Madonie, Moceri ha proseguito ancora nella terza e ultima frazione, conclusa in Piazza Verdi a Palermo. "La Targa Florio quest'anno ha un sapore particolare per me, per la condivisione della vittoria con mia moglie. La gara è stata difficile, prove impegnative dall'alto grado di difficoltà in un contesto sempre bellissimo". Moceri e Dicembre hanno battuto Angelo Accardo e Linda Messina, su Fiat 1100 del 1957 della scuderia Amaranto Montebello, secondi con un divario di sole 78 penalità pagando, forse, un inizio di gara al di sotto delle loro possibilità. Nella seconda e terza tappa, i campobellesi hanno però contenuto ampiamente la rimonta degli inossidabili fuoriclasse Giuliano Canè e Lucia Galliani. Chiudono infatti al terzo posto i bolognesi, anche in virtù dei coefficienti applicati in base all'anno di costruzione dell'auto, superando i rallentamenti dovuti alla rottura dello spinterogeno della loro Lancia Aprilia del 1938, riparato grazie all'intervento notturno. Gli emiliani sono poi passati all'attacco nella parte finale e, infilando una serie di "stacchi" perfetti, hanno rimontato classificandosi al terzo posto assoluto.