30 anni di Porsche Italia. Innocenti: «Più forti dopo la crisi, Macan strategica»

30 anni di Porsche Italia. Innocenti: «Più forti dopo la crisi, Macan strategica»
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Ippolito Fassati
  • di Ippolito Fassati
I festeggiamenti per i 30 anni di Porsche Italia sono stati l'occasione ideale per fare il punto sugli ultimi risultati della Casa tedesca
  • Ippolito Fassati
  • di Ippolito Fassati
22 dicembre 2015

Milano - Gli ultimi mesi del 2015 si ricorderanno in ambito auto non solo per le vittorie di Porsche alla 24 Ore di Le Mans e nel Mondiale Endurance, ma anche per la firma che i suoi uomini hanno messo su alcune importanti operazioni in Italia e nel mondo.

A partire dall’insediamento di Matthias Müller, ex AD Porsche, al vertice del Gruppo Volkswagen e del marchio Audi, per traghettarlo fuori dal momento critico passato con il Dieselgate, fino al grande risultato ottenuto da Pietro Innocenti in Italia, conduttore della storica ripresa del marchio che chiuderà il 2015 in forte ascesa e senza lasciare perdite sul campo di battaglia.

Già perché proprio di combattimento si è trattato, visto che in questi tre anni passati alla guida di Porsche in Italia, tra superbolli, controlli fiscali, crisi economiche, scandali motoristici e chi più ne ha più ne metta, tutto si poteva pensare tranne ad una così forte ripresa.

Certamente come ammette lo stesso Innocenti, i nuovi modelli “di volume” quali la Macan, hanno aiutato le vendite, ma a nulla sarebbero servite se prima non fosse stato fatto un importante lavoro sulla Rete, che dalla crisi stessa ha tratto linfa per imparare un nuovo metodo di gestione della concessionaria.

Trasformare il negativo in positivo, questo è stato il grande merito di Porsche Italia in questi anni, per arrivare così al suo trentesimo anniversario, festeggiato in questi giorni, con numeri positivi e «con la stessa Rete di 3 anni fa», aggiunge orgogliosamente Innocenti, «non solo non abbiamo perso concessionari ma oggi abbiamo anche imparato ad avere maggiore redditività, non solo dal nuovo ma anche dall’assistenza, dall’usato e dall’epoca. La crisi ci è servita per migliorare questi aspetti».

«Oggi abbiamo una grande opportunità. Grazie a Macan stiamo avvicinando nuovi appassionati la nostro marchio, come dimostrano i numeri. Il 75% di chi sceglie il nostro nuovo SUV infatti non è un cliente Porsche. Abbiamo un tasso di conquista incredibile».

Macan quindi si è trasformata immediatamente in una nuova porta d'accesso al mondo Porsche, che permetterà alla Casa di Zuffenhausen di abbracciare un pubblico molto più vasto rispetto al passato. E a questo punto il gioco è fatto perché - come ci ha raccontato Innocenti - «Chi compra una Macan oggi, magari un giorno vorrà regalarsi una Cayman o una 911».

Pietro Innocenti, Direttore Generale di Porsche Italia

 

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