Abolizione bollo auto: chi ci perde?

Abolizione bollo auto: chi ci perde?
Pubblicità
Daniele Pizzo
Tassisti, noleggiatori, agenti di commercio e piccoli trasportatori ci rimetterebbero. Il vantaggio c'è invece per chi ha un'auto di grossa cilindrata
9 maggio 2016

Punti chiave

Se milioni di automobilisti potrebbero risparmiare qualora fosse veramente abolito il bollo auto, una buona parte di professionisti ci perderebbe. Chi? Lo ha scoperto la CGIA di Mestre, che ha individuato le categorie di auto e professionali che risulterebbero svantaggiate se davvero dovesse passare la legge che punta a coprire il mancato gettito derivante dall'abolizione della tassa automobilistica (6 miliardi di euro all'anno) con un'accisa sui carburanti di 16 centesimi al litro.

In generale, a trarre vantaggio dal nuovo regime sarebbero gli automobilisti che posseggono una vettura di grossa cilindrata e percorrono mediamente pochi chilometri. A rimetterci, invece, sarebbero coloro che, indipendentemente dalla cilindrata, percorrono più di 20.000 chilometri all’anno, indica l'associazione degli artigiani mestrina.

Per un’auto a gasolio di 1.900 cc che attualmente paga 227 euro all’anno di bollo, il proprietario perderebbe il beneficio dell’abolizione solo dopo aver percorso più di 20.000 chilometri. Lo stesso vale per un’auto a benzina di 1.600 cc che ora paga 199 euro di bollo auto. Con la cancellazione del bollo, il vantaggio economico si esaurirebbe con il raggiungimento dei 20.000 chilometri.

Sebbene i consumi siano più contenuti dei due casi precedenti, per un’auto a benzina di piccola cilindrata di 1.240 cc il risparmio terminerebbe con il raggiungimento dei 15.000 chilometri all’anno, questo perché il costo del bollo auto è mediamente inferiore rispetto alle motorizzazioni di cui sopra. 

«Questa proposta - segnala la CGIA - rischia comunque di penalizzare chi utilizza l’auto per ragioni professionali, come i taxisti, gli autonoleggiatori, gli agenti di commercio e i piccoli trasportatori. Nonostante l’abolizione del bollo auto, questi operatori economici ci rimetterebbero, visto l’elevato numero di chilometri che percorrono ogni anno. Senza contare che nella stessa situazione si troverebbero tutte quelle attività artigianali che si spostano quotidianamente con i propri mezzi aziendali per eseguire interventi/riparazioni presso la clientela (come gli idraulici, gli elettricisti, i manutentori, etc.). Per tali ragioni, la CGIA auspica che con l’eventuale abolizione del bollo auto vengano introdotti dei “correttivi” che tengano conto della specificità di molte imprese artigianali».

Di seguito le tabelle elaborate dalla CGIA di Mestre: 

Le tabelle elaborate dalla CGIA di Mestre
Le tabelle elaborate dalla CGIA di Mestre

 

Argomenti

Pubblicità