Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio: una storica hill climb a Goodwood

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Matteo Valenti
  • di Matteo Valenti
Abbiamo guidato la nuova Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio sulla leggendaria Hill Climb di Goodwood. Un'esperienza unica ed irripetibile, che ci ha riempito di orgoglio per il ritorno del Biscione. Ecco com'è andata
  • Matteo Valenti
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1 luglio 2016

Chichester (UK) - Per emozionarsi a Goodwood basta veramente poco. Il Festival of Speed è un evento talmente eccezionale, nella sua unicità, che basta passeggiare lungo i suoi viali per vivere qualcosa di unico. Provate a pensare quindi a cosa si possa scatenare in un essere umano quando gli piomba dal cielo la possibilità non solo di assistere ma anche di guidare in prima persona sulla mitica Hill Climb di Goodwood. Per di più non su un’auto qualunque ma con la sportiva più attesa e discussa dell’anno: l’Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio. 

Goodwood Festival of Speed: chi era costui

Per chi non sapesse con precisione di cosa stiamo parlando basterà dire che il Festival of Speed di Goodwood è uno degli eventi motoristici più sensazionali ed esclusivi del mondo. Questa “festa dei motori” si svolge a Chichester, nel West Sussex, a 100 km da Londra, in direzione Sud Ovest. Ma non va in scena in un luogo come un altro. Il Festival prende vita nei possedimenti di Sir Charles Gordon-Lennox, Earl of March and Kinrara, più comunemente noto come Lord March. Un nobile e aristocratico britannico con il pallino dei motori. Ispirato da suo nonno Freddie Richmond, che nel 1948 aveva realizzato il Goodwood Motor Circuit (chiuso poi nel ‘66), Lord March ha saputo riportare i motori nella sua terra, mettendo in piedi una manifestazione assolutamente unica del suo genere. Al centro del Festival, oltre all’esposizione di auto da corsa e stradali, di ogni epoca ed età, c’è per l'appunto la mitica Hill Climb

Dalle Formula 1 degli anni ’70, fino alle più moderne supercar, passando per le auto da corsa e stradali dei primi del ‘900, quando il mondo dei motori muoveva i primi passi.

Una gara in salita che si snoda tra curve e controcurve su una piccola collina di fronte al suggestivo castello di Lord March, sua attuale dimora e simbolo dell'intero Festival. Il percorso è lungo 1,80 km e ha una pendenza di quasi il 5%. Vederlo in foto o in video però non rende bene l’idea della sua insidiosità. In questo "uphill" non ci sono punti di riferimento, il percorso è strettissimo e basta mettere una ruota sull’erba per finire contro le barriere. A proposito, se state pensando che le balle di fieno disseminate lungo il percorso siano morbide e soffici come quelle dei cartoni animati vi sbagliate di grosso. Ognuna di loro pesa 100 kg e in caso di impatto regala più o meno gli stessi risultati di un muro di cemento armato. Un percorso tosto insomma, che negli anni ha tratto in inganno molti piloti, anche i migliori sul mercato.

La Hill Climb: temuta anche dai migliori

La Hill Climb di Goodwood negli anni è stata affrontata dai migliori piloti del mondo e vede sfilare, edizione dopo edizione, le auto più sensazionali di sempre. Dalle Formula 1 degli anni ’70, fino alle più moderne supercar, passando per le auto da corsa e stradali dei primi del ‘900, quando il mondo dei motori muoveva i primi passi. Il record attuale della salita appartiene all'ex F1 Nick Heidfeld, che nel 1999 l’ha percorsa in circa 40 secondi al volante della McLaren MP4-13 a dieci cilindri (era l'auto di Hakkinen e Coulthard per la stagione '98).

Un’impresa che non vogliamo di certo tentare di uguagliare. In primo luogo perché non abbiamo una monoposto di F1 a disposizione ma soprattutto perché non siamo neanche lontanamente Nick Heidfeld. Dalla nostra parte però abbiamo una compagna di viaggio molto speciale. Anzi, unica. Una Giulia Quadrifoglio, vestita in abito scuro. Semplicemente l’auto più attesa dell’anno, una delle più ammirate e fotografate anche dal pubblico inglese.

Giulia Quadrifoglio: con Lei la salita vale di più

Provate quindi ad immaginarvi l’emozione del momento. Nel nostro caso era la prima volta al volante della Giulia Quadrifoglio (fino ad oggi l'aveva guidata solo il nostro Emiliano). Ma anche la prima volta sulla salita di Goodwood, che abbiamo dovuto affrontare senza nemmeno un giro di prova, cercando di raccontarvi sensazioni e atmosfere istante per istante. Insomma, un mix letale di adrenalina che ci ha lasciato un segno indelebile. Non solo per le prestazioni, sensazionali, della Giulia Quadrifoglio, che ha affrontato la hill climb con una foga inesauribile. 

Ma soprattutto per le sensazioni che abbiamo vissuto. Fare la stessa identica esperienza, con un’altra auto, non sarebbe stata di certo la stessa cosa. Affrontare la salita con una Alfa Romeo speciale come la Giulia Quadrifoglio invece, quella del rilancio in grande stile del Biscione, è stato veramente qualcosa di unico. Perché tornare a vedere migliaia di persone all’estero con gli occhi incollati ad nuova un’Alfa Romeo, 100% Made in Italy, ci ha riempito finalmente di orgoglio. Bentornata Alfa, hai scritto una bellissima pagina di storia a Goodwood.

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