Alleanza Fiat-Ford

Alleanza Fiat-Ford
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Il primo frutto dell’intesa sarà la nuova 500, alla quale seguirà l’erede dalla Ka.
9 settembre 2005

La Trepiùno si farà e con ogni probabilità si chiamerà Cinquecento, dando nuovo lustro a un modello mitico. Già questa notizia sarebbe di assoluto rilievo, ma non è tutto, perché Fiat Auto produrrà la il nuovo modello in collaborazione con Ford, che sarà il nuovo partner industriale del Gruppo italiano per la produzione delle utilitarie.

La notizia, anticipata ieri da Quattroruote, oggi è stata confermata anche dalle agenzie di stampa, che hanno ripreso l’intervista rilasciata da Lapo Elkann, responsabile brand promotion di Fiat Auto, a Radio 24: ". "Utilizzeremo la stessa piattaforma della panda per la nuova cinquecento Fiat e per la nuova Ka della Ford. L'accordo industriale - ha aggiunto - sarà su una linea di prodotto. I due partner stanno ancora discutendo".
Il pianale delle due vetture sarà dunque derivato da quello della Panda e la produzione, sempre secondo Quattroruote, dovrebbe avvenire nello stabilimento polacco di Belsko Biala.

L’accordo sarebbe ancora in via di definizione, ma non dovrebbe prevedere scambi azionari. Nel frattempo Milano Finanza sottolinea che il mercato crede nell'alleanza con la Ford: il titolo del gruppo torinese è tornato ai massimi da febbraio 2003, a 7,53 euro per azione (+1,08%).

Quanto arriverà?
La nuova 500 è attesa per il 2007 e riprenderà le linee suggestive della concept car Trepiùno, presentata in anteprima al Salone dell'Auto di Ginevra del 2004.
Come ricorderanno i lettori più attenti, le linee del prototipo erano una riuscita reinterpretazione in chiave moderna delle linee della classica 500.
Il corpo vettura, ad esempio, comunicava subito l'idea di compattezza. Merito della sezione laterale a più strati sovrapposti e per il suo padiglione "a guscio"

 

dalla dimensione, in pianta, decisamente inferiore a quella della fiancata. Tra l'altro, le particolari proporzioni e alcuni tratti estetici gli conferivano un aspetto "simpatico" ma, al tempo stesso, una chiara impressione di solidità e robustezza. Su di una lunghezza totale di soli 3,3 metri, i designer hanno allungato l'abitacolo, ottenendo una forma piacevole caratterizzata da una spiccata luminosità nella vista laterale, da un cofano molto corto e da sbalzi oltre le ruote ridotti al minimo. Inoltre il cofano è avvolgente e ripiegato sui fianchi mentre una nervatura ad "omega" riempie il frontale senza apporvi alcuna mascherina o fregio aggiuntivo.
E ancora, la rilettura stilistica era rappresentata dalla famosa capote di tela di alcune supercompatte del passato che su "Fiat Trepiùno" era interpretata con uno sky-dome. Posto in continuità con il parabrezza, il vetro di grandi dimensioni offriva una lettura lineare e luminosa del padiglione, mettendo in risalto le due arcate dei montanti.
Infine, la parte posteriore proponeva un concetto di portellone con la soglia più alta, con integrato il lunotto e lo spoiler del tetto, il tutto all’insegna della praticità nelle operazioni di carico e scarico degli oggetti di tutti i giorni.

Nell’abitacolo
Dalla linea esterna agli interni. I designer hanno prestato la massima attenzione e cura dei dettagli, senza mai perdere di mira la semplicità, che è uno dei temi principali della concept e con ogni probabilità anche della futura 500. Semplice, del resto, non significa "scarno", ma allude ad una particolare impostazione stilistica e costruttiva tesa alla "fruizione semplificata".

Ecco allora un abitacolo arioso e capiente, un ambiente dove vivere bene e a proprio agio tutto il

 

tempo trascorso a bordo della vettura. Oltre ad essere un luogo accogliente e protettivo grazie all'ampio anello che delimita l'intero spazio interno.

L'arredamento è costituito da sedili anteriori il cui spessore è minimo, ma il comfort è migliore di quello che si ottiene dalle tradizionali imbottiture. Infatti, sono realizzati in uno strato di poliuretano morbido che si completa con una struttura di poliuretano più rigido, creando così un "sandwich" elastico e confortevole capace di assorbire tutti i carichi e, soprattutto, di non sottrarre volume e spazio.

Inoltre, grazie a questi sedili, si raggiunge uno spazio di abitabilità posteriore tale da creare altri 2 posti, questa volta ottenuti "animando" schienali e cuscini in maniera intelligente. Basti pensare che gli schienali sdoppiati si ribaltano in avanti per creare la classica estensione del vano di carico. Oppure ruotano verso l'alto in modo da ricavare una copertura agli sguardi indesiderati del baule ampliato. Tutto ciò permette di riconfigurare l'interno in base ai diversi impieghi della vettura, oltre che di ospitare dietro persone di statura alta. Si tratta della caratteristica configurazione "3+1" che prevede l'avanzamento molto in avanti del sedile del passeggero anteriore, quasi "inghiottito" dalla plancia. Quest'ultima, infatti, si sgonfia - attraverso un procedimento di trasformazione - e lascia lo spazio libero alle gambe del passeggero anteriore. In questo modo, aumenta lo spazio a disposizione di chi siede sul sedile posteriore corrispondente.
Soluzioni, queste, decisamente interessanti, e a questo punto non resta che attendere il 2007 per sapere se saranno riprese sul modello di serie.

Per quanto riguarda la meccanica, invece, non dovrebbero esserci sorprese, con la trazione anteriore e una gamma propulsori ripresa da quella della Panda, a partire dal turbodiesel Multijet di 1.3 litri.

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