Altavilla, FCA: «In tre anni Fiat ha creato 6.000 posti di lavoro in Italia»

Altavilla, FCA: «In tre anni Fiat ha creato 6.000 posti di lavoro in Italia»
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Matteo Valenti
  • di Matteo Valenti
In occasione della consegna delle nuove Alfa Romeo e Jeep alla Polizia di Stato, Alfredo Altavilla, Chief Operating Officer Europe Emea di FCA e braccio destro di Sergio Marchionne ha fatto il punto sulla produzione auto del Gruppo in Italia
  • Matteo Valenti
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12 dicembre 2016

Roma - In occasione della consegna delle nuove Alfa Romeo e Jeep alla Polizia di Stato, Alfredo Altavilla, Chief Operating Officer Europe Emea di FCA e braccio destro di Sergio Marchionne ha fatto il punto sulla produzione auto del Gruppo in Italia. Una situazione distante anni luce rispetto a pochi anni fa, quando sugli stabilimenti italiani si addensavano le nubi di possibili chiusure e la produzione andava a singhiozzo.

Auto 100% italiane alla Polizia. «Per FCA è un onore»

Il numero due di FCA inizia a parlare alla stampa senza nascondere una certa dose di soddisfazione per la fornitura tutta italiana alle Forze di Polizia. «Giulietta e Renegade - dichiara Altavilla - entreranno a far parte delle dotazione di servizio della Polizia di Stato. Sono auto che mostrano al mondo il volto migliore dell’Italia. L’inventiva, il design, la tecnologia e il lavoro di cui siamo capaci. Ed è un grande onore per noi quando le Autorità e le Forze della Polizia ci riconoscono queste qualità, scegliendo le nostre auto».

Anche Renegade infatti è un prodotto 100% italiano: «In Italia - prosegue - FCA ha le fabbriche con i più alti livelli di tecnologia e qualità nel panorama automobilistico. Renegade è stata la prima Jeep ad essere prodotta fuori dai confini del Nord America ed è nata proprio in Italia, a Melfi. Oltre che essere prodotta, è stata anche ingegnerizzata nel nostro Paese ed è stata sviluppata con il contributo importante dei nostri designer, tecnici e delle nostre persone in fabbrica».

Giulietta e Renegade entreranno a far parte delle dotazione di servizio della Polizia di Stato. Sono auto che mostrano al mondo il volto migliore dell’Italia. L’inventiva, il design, la tecnologia e il lavoro di cui siamo capaci. Ed è un grande onore per noi quando le Autorità e le Forze della Polizia ci riconoscono queste qualità, scegliendo le nostre auto

Ma secondo il COO di FCA la piccola di casa Jeep è stata scelta per un motivo ben preciso. «Renegade è una vettura che offre l’agilità di una piccola vettura di scuola italiana combinata con la capacità off-road di una vera Jeep, una degna erede della Willys. Ed è proprio questa la ragione per cui è stata scelta dalla Polizia di Stato».

Ci sono parole anche per l’intramontabile Giulietta, da poco rinnovata con un restyling. «Giulietta - aggiunge Altavilla - è il modello con cui è iniziata la rivoluzione dello stabilimento di Cassino. Una realtà produttiva che oggi è riconosciuta per il suo livello di eccellenza globale. Una conferma del fatto che anche nel campo della tecnologia e dell’innovazione questo Paese ha le capacità per fare meglio di tutti. Giulietta porta sul cofano uno dei simboli più famosi ed amati. L’emblema di una leggenda dell’automobile, che stiamo rilanciando in tutto il mondo».

Alfa Romeo e Polizia, un rapporto inossidabile

Il discorso continua sottolineando l’importanza del rapporto che da più di mezzo secolo lega il Biscione alla Polizia di Stato. «Alfa Romeo - ci tiene a precisare - collabora con la Polizia da decenni. Tutto cominciò con le 1.9 TI Pantera, le volanti degli anni ’50, per proseguire con la Giulia Super degli anni ’70 e poi con la 155, le Alfetta e le 159 tutt’ora in servizio».

La vera chicca della giornata però non può che essere una sola. La nuova Giulia Veloce Q4, donata in due esemplari alle nostre Forze di Polizia. «Accanto a Renegade - prosegue - e Giulietta abbiamo voluto portare anche la nuova Giulia. Quello che abbiamo svelato oggi è uno dei due esemplari che abbiamo dato in comodato d’uso alla Polizia Stradale, che le utilizzerà come auto staffetta. Queste due Giulia Veloce saranno le vetture che accompagneranno il Presidente della Repubblica, i Capi di Stato esteri in visita e anche il Papa nei loro spostamenti ufficiali».

FCA è un Gruppo capace di offrire un ventaglio sterminato di prodotti. Una prova inconfondibile, secondo Altavilla, dell’eccellenza dell’industria italiana. «La gamma FCA copre tutte le esigenze delle Forze di Polizia. Dai furgoni per il trasporto persone, ai fuoristrada, alle auto prestazionali fino alle vetture di rappresentanza. Auto che rispondono alle necessità di servizio in modo puntuale ed efficiente, confermando ancora una volta l’eccellenza dei prodotti Made in Italy».

Un’azienda globale, con radici solide in Italia

La parte più importante del suo discorso però riguarda l’impegno di FCA nel rilancio degli stabilimenti italiani, che nonostante la pesantissima crisi degli scorsi anni, non è stata dimenticata. Tutti gli stabilimenti infatti, tranne quello di Termini, sono stati non solo confermati ma addirittura rilanciati con nuove linee di prodotto. «FCA è diventata un’Azienda globale, ma ha mantenuto un legame forte con le sue radici italiane. Un legame che significa risorse, fabbriche e persone. Non abbiamo soltanto mantenuto la nostra presenza in Italia. Ma abbiamo investito in Italia sull’Italia, sui centri di ricerca e gli stabilimenti, sulle tecnologie e i metodi di produzione. Ma anche sulle macchine e soprattutto sulle persone».

Nuovi posti di lavoro in Italia. Grazie a modelli 100% italiani

Spazio ai numeri. Altavilla precisa quanti nuovi posti di lavoro sono stati creati grazie ai nuovi modelli tutti italiani e anticipa quanti ne potrebbero nascere a Cassino.

Abbiamo fatto dell’Italia il punto di riferimento delle nostre produzioni più qualificate e delle nostre vetture a più alto contenuto tecnologico. Lo abbiamo fatto perché l’industria manifatturiera italiana rappresenta un patrimonio di eccellenza unico al mondo. E soprattutto perché crediamo nell’Italia e nel suo futuro

«A Melfi, dove nasce Renegade, abbiamo totalmente saturato l’impianto, aumentando la capacità industriale assumendo oltre 1.500 nuovi addetti. Lo stesso abbiamo fatto a Cassino dove nasce Giulietta e dove, con la produzione a regime di Giulia e Stelvio, prevediamo di assumere altre 1.800 persone nel giro di due anni. In totale, abbiamo assunto in Italia circa 6.000 persone dal 2013 ad oggi, a cui vanno aggiunti i posti di lavoro che si sono generati nell’indotto e presso la rete di vendita e assistenza».

Per Altavilla quindi il connubio tra auto italiane e forze di polizia rappresenta la sintesi perfetta per rappresentare nel mondo la qualità e l’ingegno di FCA. «Abbiamo fatto dell’Italia il punto di riferimento delle nostre produzioni più qualificate e delle nostre vetture a più alto contenuto tecnologico. Lo abbiamo fatto perché l’industria manifatturiera italiana rappresenta un patrimonio di eccellenza unico al mondo. E soprattutto perché crediamo nell’Italia e nel suo futuro. Le nostre auto resteranno ancora una volta al servizio della Polizia italiana, fiere della loro origine italiana. E mentre circoleranno per le strade a tutela dei cittadini saranno anche la vetrina d’immagine per i prodotti del nostro Paese».

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