Anas: il presidente Ciucci si dimette dopo le polemiche sui crolli

Anas: il presidente Ciucci si dimette dopo le polemiche sui crolli
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Rimetterà a maggio il suo mandato il numero uno dell'ente che gestisce le strade, di recente nella bufera per i numerosi crolli di ponti e viadotti
14 aprile 2015

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Si dimetterà a maggio dalla carica di presidente e consigliere di Anas Pietro Ciucci, in questi ultimi mesi al centro delle polemiche che hanno investito l'ente da lui guidato dal 1996 in qualità di direttore generale e successivamente da amministratore. Lo ha annunciato con una nota ufficiale l'Anas a poche ore dalla messa in onda della puntata di Report sulla recente serie di viadotti e ponti crollati o pericolanti, alcuni dei quali nonostante fossero appena realizzati. 

Dimissioni a maggio

Le dimissioni di Pietro Ciucci sono state annunciate al termine di un incontro a Roma con il neo  Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, al quale Ciucci ha comunicato l'intenzione di rimettere il proprio mandato a partire dalla prossima assemblea degli azionisti per l’approvazione del bilancio 2014 che verrà convocata a metà maggio. Le decisione, precisa l'Anas, è stata presa «in segno di rispetto per il nuovo Ministro al fine di favorire le più opportune decisioni in materia di governance di Anas».

Quegli strani crolli

Sotto la lente di ingrandimento di media e magistratura è di recente finita una lunga lista di infrastrutture presenti sulle tratte gestite da Anas che da un paio d'anni a questa parte, e soprattutto in Sicilia, sono stranamente crollate: dal ponte sulla statale 115 Agrigento-Sciacca e quello della statale 626 tra Campobello di Licata e Canicattì al pilone collassato lo scorso 10 aprile sulla A19 Palermo-Catania, mentre ai primi di marzo un operaio perdeva la vita nel cantiere di una viadotto sulla Salerno-Reggio Calabria. Il caso più clamoroso è quello del viadotto Scorciavacche sulla Palermo-Agrigento: inaugurato alla vigilia dello scorso Natale e crollato dopo appena una settimana

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