Andrea Verdolotti: «Classe V rappresenta tutto lo stile e la tecnologia di Mercedes»

Andrea Verdolotti: «Classe V rappresenta tutto lo stile e la tecnologia di Mercedes»
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Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
Il Responsabile Settore Marketing Vans di Mercedes-Benz Italia presenta il modello che manda in pensione il Viano e con cui la Casa di Stoccarda innalza il segmento dei monovolume a livelli inediti per comfort e prestazioni
  • Alfonso Rago
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15 aprile 2014

Chiedetelo a chi per mestiere vive seduto in un abitacolo su quattro ruote: per gli NCC, non c’è partner migliore del Mercedes Viano. Almeno finora, però: da quando la Casa della Stella ha annunciato l’avvento della Classe V che dopo anni (ben undici!) di onorata carriera mette fine proprio alle fatiche dell’illustre predecessore, le attenzioni dei professionisti sono tutte rivolte al debuttante modello, che annulla le distanze con le più prestigiose berline Mercedes e ne trasporta il comfort, le prestazioni e l’eleganza su un vestito di taglia extra-large, per equipaggi da sei e più persone.

In occasione del primo test dinamico per la stampa internazionale, Andrea Verdolotti, in qualità di Responsabile Settore Marketing Vans di Mercedes-Benz Italia ha avuto il compito di presentare la nuova Classe V: lasciamo a lui la parola, per sottolineare le moltissime innovazioni introdotte e rimarcare i nuovi obiettivi di marketing che Mercedes si propone.

«La nuova Classe V, che dal punto di vista estetico non rinnega la tradizione del Viano, inserisce soprattutto a livello di interni molti dei motivi stilistici già proposti su Classe C e Classe S. Con Classe V vogliamo continuare a recitare il ruolo di protagonisti assoluti nel mercato dei privati: la clientela business che sceglie un veicolo di classe per il trasporto di VIP o degli ospiti di un albergo, resta il riferimento principale; allo stesso tempo, però, intendiamo allargare il target alle famiglie con due o più bambini o a chi cerca un abitacolo spazioso e versatile per le proprie attività sportive e ricreative, che necessita di spazio per dare sfogo al proprio stile di vita attivo».

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Frutto di un progetto iniziato nel 2009, la Mercedes Classe V si propone di migliorare i già ottimi risultati commerciali del Viano

 

Qual è la principale novità tecnica proposta da Classe V rispetto al Viano?
«Senz’altro la soluzione del quattro cilindri 2.1 diesel biturbo, disponibile in tre versioni di potenza, da 136, 163 e 190 CV, a cui corrispondono valori di coppia di a 330, 380 e 440 Nm. Il downsizing rispetto al sei cilindri offerto sul Viano non penalizza il divertimento di guida, anzi lo esalta: infatti assicura una riduzione dei consumi importante, fino al 30% in meno a fronte di prestazioni di fatto analoghe».

Le principali sorprese le riserva l’abitacolo: guai a chiamarlo ancora veicolo commerciale...
«Proprio così: classe V inaugura l’era delle vetture di classe nascoste in corpo di taglia XXL. Chiudendo gli occhi prima di entrare ed aprendoli solo una volta a bordo, sembra di stare in una Classe C, tranne che per la posizione di guida rialzata: identica qualità delle componenti, stesso altissimo livello di dotazioni, grande funzionalità, feeling immediato per il pilota con tutti i comandi».

Quant’è durata la gestazione del progetto?
«L’inizio dei lavori per la Classe V è datato 2009: già questo semplice dato rivela che si tratta di un intervento davvero radicale, che ha modificato in profondità carattere e qualità del veicolo. Il risultato finale è all’altezza delle attese e, soprattutto, funzionale alla strategia commerciale di un allargamento del bacino di utenti, per attirare verso Classe V categorie inedite di clienti».

C’è stata una partecipazione italiana alla definizione del nuovo veicolo?
«E’ italiana la progettazione degli interni, la scelta delle diverse soluzioni ergonomiche, l’abbinamento dei materiali e delle componenti: tutto merito del Mercedes-Benz Advanced Design Studio di Como, che ha lavorato a strettissimo contatto con gli ingegneri responsabili del progetto, fornendo le migliori risposte alle loro richieste».

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La Mercedes Classe V evolve lo stile del Viano, portando però all'interno alcune primizie viste su  Classe C e Classe S

 

A questo punto la domanda non può che riguardare le vendite: quali obiettivi volete raggiungere con Classe V?
«Sui numeri non ci sbilanciamo, ma è ovvio che in Italia vorremmo fare molto meglio del Viano, capace solo di sporadiche performance oltre la soglia delle mille unità annue, con una media piuttosto attestata intorno agli ottocento veicoli. Puntiamo soprattutto a modificare la quota della clientela privata: oggi siamo intorno al 10%, ci piacerebbe arrivare al 30% del totale di venduto. Il mercato business e professionale resterà il principale, ma avremo nuovi interlocutori cui offrire la qualità di Classe V, che saranno capaci di apprezzarla».

Clientela privata significa soprattutto richiesta di sistemi di sicurezza, attivi e passivi: da questo punto di vista, Classe V cosa propone?
«La sicurezza per Mercedes è un valore assoluto e in Classe V sono ben undici i sistemi previsti che concorrono a definirla: dispositivi di assistenza alla guida basati su radar, telecamere e sensori a ultrasuoni, il pacchetto Intelligent Drive che include di serie il sistema di assistenza per il vento laterale e l'Attention Assist, che allerta il pilota quando è stanco. In opzione, poi, ci sono telecamera con visione aerea a 360°, frenata automatica d’emergenza, monitoraggio dell'angolo cieco, l’Intelligent Light System, il sistema antisbandamento, il riconoscimento automatico dei segnali stradali, quello radar anticollisione con Brake Assist adattivo che riduce il pericolo di tamponamenti ed il sistema Pre-Safe, che nelle situazioni critiche attiva misure preventive per la protezione dei passeggeri, come il pretensionamento delle cinture, la chiusura dei finestrini ed il riposizionamento del sedile lato passeggero a regolazione elettrica». 

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