Anno nuovo, aumento nuovo: salgono (ancora) i prezzi delle autostrade

Anno nuovo, aumento nuovo: salgono (ancora) i prezzi delle autostrade
Pubblicità
Matteo Valenti
  • di Matteo Valenti
Ormai sembra diventato qualcosa di irrinunciabile l'aumento dei pedaggi autostradali del 1 gennaio. E anche quest'anno è arrivato puntuale come un orologio il ritocco all'insù dei listini
  • Matteo Valenti
  • di Matteo Valenti
2 gennaio 2015

Anno nuovo, aumento nuovo. Ormai è diventato qualcosa di irrinunciabile, a cui siamo stati abituati quasi fosse un dovere ritoccare i prezzi a Capodanno. E puntuali, anche questa volta, sono arrivati gli aumenti. Il Ministero li chiama sofisticamente “adeguamenti” anche se, guarda caso, sono sempre verso l’alto e non danno mai la tanto attesa sforbiciata ai listini.

1 gennaio 2015: + 1,32% per i pedaggi

Dal 1 gennaio 2015 scattano gli aumenti dei pedaggi autostradali nella misura media ponderata per l'intera rete dell'1,32%. Lo ha reso noto il Ministero dei Trasporti, spiegando insieme al Ministero dell'Economia che è stato ritenuto un “obiettivo prioritario di interesse pubblico l'adozione di ogni misura idonea a consentire il superamento dell'attuale negativa congiuntura economico-finanziaria e considera la calmierizzazione degli adeguamenti tariffari per l'anno 2015, entro l'1,5%, una misura necessaria".

 

Per lo Stato quindi si tratta di misure ineluttabili e “necessarie” per far fronte alla crisi economica. Sappiamo anche però che in questi ultimi anni il traffico autostradale è andato sempre a calare (quello pesante addirittura del 16% dal 2007 al 2013!) e nonostante nei primi sei mesi del 2014 si sia registrato un timido segnale di ripresa (+ 1,1 % rispetto al 2013) rimaniamo ancora lontani dai volumi registrati nella prima metà degli anni 2000.

autostrada del sole a1 2
Gli aumenti negli scorsi anni non sono andati di pari passo con maggiori investimenti

Se il traffico è in calo è inutile aumentare

In questi anni di lunga crisi poi abbiamo imparato che aumentare tariffe e pressione fiscale non porta più introiti nelle casse pubbliche. Al contrario i ritocchi all'insù deperiscono ulteriormente i consumi, peggiorando la situazione (pensiamo per esempio alle accise sui carburanti che hanno fatto crollare i consumi al distributore). È curioso quindi sapere che ancora una volta l’aumento viene considerato “una misura necessaria” dal governo, sordo ai segnali provenienti dal mercato che invece vanno in tutt’altra direzione.

Aumenti non fa rima con investimenti

Da notare che inoltre questi aumenti sembrano pensati appositamente per tentare di ripianare i bilanci delle concessionarie autostradali dopo i cali del traffico più che per rimettere in moto l'economia come sostiene il governo. I ritocchi all'insù infatti non mettono in moto investimenti, anzi! Dai 2.039 milioni di euro spesi nel 2012, le autostrade nel 2013 sono scese ad investire "solo" 1.489 milioni, in calo del 27% rispetto all'anno precedente (al momento non sono disponibili dati 2014).

Questi aumenti sembrano pensati appositamente per tentare di ripianare i bilanci delle concessionarie autostradali dopo i cali del traffico più che per rimettere in moto l'economia come sostiene il governo

 

Se a qualcuno poi l’aumento dell’1,32% dovesse sembrare poca cosa, dobbiamo ricordare che questo non è che l’ennesimo ritocco all’insù, che fa seguito al più consistente aggiornamento delle tariffe che abbiamo vissuto lo scorso anno (+ 3,9 % nel 2014). Inoltre si tratta solo di una media calcolata sull’intera rete autostradale, tanto che in alcune tratte gli aumenti arrivano a toccare quota 1,50%. 

Ecco gli aumenti tratta per tratta

Asti-Cuneo 0,00%; ATIVA 1,50%; Autostrade per l'Italia 1,46%; Autostrada del Brennero 0,00%; Autovie Venete 1,50%; Brescia-Padova 1,50%; Consorzio Autostrade Siciliane 0,00%; CAV 1,50%; Centro Padane 0,00%; Autocamionale della Cisa 1,50%; Autostrada dei Fiori 1,50%; Milano Serravalle Milano Tangenziali 1,50%; Tangenziale di Napoli 1,50%; RAV 1,50%; SALT 1,50%; SAT 1,50%; Autostrade Meridionali (SAM) 0,00%; SATAP Tronco A4 1,50%; SATAP Tronco A21 1,50%; SAV 1,50%; SITAF 1,50%; Torino - Savona 1,50%; Strada dei Parchi 1,50%.

Argomenti

Pubblicità