Auto con targa straniera: perché in Italia si permettono di non pagare le multe?

Auto con targa straniera: perché in Italia si permettono di non pagare le multe?
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Matteo Valenti
  • di Matteo Valenti
Il fenomeno delle auto reimmatricolate con targa straniera non conosce tregua in Italia. Non pagano bollo, assicurazione e soprattutto le multe. Ma perché in Svizzera riescono sempre a farsi pagare mentre da noi le multe valgono solo per gli Italiani?
  • Matteo Valenti
  • di Matteo Valenti
22 agosto 2014

Le auto reimmatricolate all'estero

Le Forze dell’Ordine tentano di contrastare il fenomeno ma gli sforzi non sembrano mai abbastanza. In Italia continuano a circolare automobili guidate da italiani reimmatricolate all’estero. L’ultimo episodio – rivela La Stampa - è stato scovato pochi giorni fa nel torinese, dove gli agenti si sono imbattuti in un imprenditore italiano che aveva accumulato decine e decine di contravvenzioni non pagate perché aveva fatto reimmatricolare la sua auto in Romania. Viaggiava con la regolare targa italiana ma in realtà il veicolo, era regolarmente immatricolato in Romania, quindi stesso telaio ma doppia targa. Ad un rapido controllo della Stradale l’auto poteva farla franca senza troppa difficoltà, ma quando gli agenti sono andati più in profondità hanno scoperto il trucco.

Come funziona il meccanismo

Il fenomeno delle immatricolazioni all’estero non sembra trovare tregua. Se un tempo era la Romania il Paese preferito per questo tipo di operazioni ora sembra essere diventata la Bulgaria la terra promessa della re immatricolazione. Il motivo è semplice: in questo Stato i premi assicurativi, ammesso che vengano pagati da chi reimmatricola il veicolo, sono bassissimi e in più non si deve pagare il bollo. Naturalmente per immatricolare un’auto all’estero serve un residente in quel determinato Paese. Ma per i “furbetti delle targhe” nemmeno questo sembra essere un grosso problema dal momento che è disponibile un esercito di prestanome, pronti a mettere a disposizione le proprie generalità per pochi spiccioli.

lamborghini supercar
Reimmatricolare un'auto all'estero e circolare in Italia comporta dei rischi elevatissimi

Quali sono i rischi

I rischi di tali operazioni però sono elevatissimi. Al di là del fatto che nel momento in cui si viene scoperti si finisce inevitabilmente nel terreno della truffa ai danni dello Stato e quindi si scade nel penale, bisogna pensare anche a quello che potrebbe accadere nella quotidianità. In caso di incidente per esempio cosa succede? Un’auto reimmatricolata con assicurazione bulgara e romena, sempre che il premio sia stato pagato dal furbetto, è realmente coperta in caso di sinistro? Se l’assicurazione non paga e ci sono di mezzo feriti (o peggio) il proprietario corre dei guai davvero seri perché dovrà risarcire i danni di tasca propria e nel caso di incidenti particolarmente gravi si parla di cifre astronomiche, che possono superare senza troppa difficoltà il milione di euro. Senza contare poi che in caso di sinistro c’è praticamente la certezza di venire scoperti, quindi oltre al risarcimento danni stratosferico si aggiungerebbe la mannaia della magistratura.

Perché uno straniero si può permettere di non pagare una multa?

Ciascuna delle auto reimmatricolata all’estero poi pesa sulle spalle della collettività perché evade totalmente il pagamento del bollo, per non parlare poi delle multe che non vengono mai pagate. Ma perché il proprietario di un’auto con targa straniera che risulta immatricolata in un altro Paese europeo può permettersi di non pagare tranquillamente una multa elevata in Italia (qualora mai dovesse arrivare nella sua casella postale)?

Ciascuna delle auto reimmatricolata all’estero poi pesa sulle spalle della collettività perché evade totalmente il pagamento del bollo

 

Il discorso in questo caso si fa più complesso perché dipende da chi ha compilato il verbale. Se a farlo è stata la Stradale è più facile che la multi arrivi all’estero perché la Polizia ha i contatti di tutti gli uffici di collegamento dei diversi Paesi, quindi ha di fatto gli strumenti per risalire al multato e per avviare tutte le pratiche del caso (sempre che si la volontà). La faccenda cambia però se la multa è stata inflitta dalla Municipale, che riesce a mettersi in contatto realmente solo con alcuni Stati. E se non riesce ad ottenere i dati del destinatario diventa praticamente impossibile inviare il verbale. Ammesso poi che si riesca ad inviare il verbale non è detto che quella multa si trasformi in denaro per le casse pubbliche. Anzi. 

incidente 400
In caso di incidente l'assicurazione bulgara o romena potrebbe tranquillamente non pagare

Se lo straniero non paga non ci sono sanzioni

Il versamento della somma infatti, che comprende anche le spese di avvio della pratica, è a discrezione dello straniero, affidato totalmente alla sua sensibilità e al suo senso civico, dal momento che non sono previste sanzioni in caso di mancato pagamento. Se un italiano non paga una multa in Italia è previsto il fermo amministrativo del veicolo, a cui si risale tramite il Pra, a cui possono seguire provvedimenti via via più severi fino al pignoramento dei beni. Ma se si tratta di uno straniero o comunque di un’auto reimmatricolata all’estero lo Stato è praticamente impotente perché non esiste un “fermo amministrativo per stranieri”. Non può fare altro che assistere a vetture con targa straniera che sfrecciano, accumulano sanzioni, nella speranza (spesso vana) che le multe arrivino al destinatario da una parte e che questo decida di pagarle. In ogni si caso si parla di un 70% di evasione per quanto riguarda le multe elevate a stranieri nel nostro Paese, il che significa che solo una minoranza paga realmente.

La Svizzera prima di tutto ha equiparato il mancato pagamento ad un reato penale e poi ha creato un vero e proprio database che contiene tutti i numeri di targa e i dati anagrafici dei multati

E in Svizzera? Ti accompagnano al bancomat a prelevare....

C’è però chi riesce a farsi rispettare indipendentemente dalla tipologia di targa. È la Svizzera che prima di tutto ha equiparato il mancato pagamento ad un reato penale e poi ha creato un vero e proprio database che contiene tutti i numeri di targa e i dati anagrafici dei multati. Una semplice multa per divieto di sosta oppure un Autovelox (e parliamo per esperienza diretta…) preso in Svizzera arrivano con rogatoria internazionale, come se ci fosse di mezzo un reato di rapina o omicidio. Inoltre fino a che non si salda il conto con l’autorità di Berna si rischia l’arresto se si rimette piede in Svizzera, a meno che non si decida di pagare all’istante agli agenti la somma dovuta, che spesso si gonfia a dismisura perché i giorni di carcere previsti per alcune infrazioni (basta anche un autovelox per rischiare il carcere) vengono convertiti in denaro.

confine italia svizzera
In Svizzera è impossibile non pagare una multa anche per gli stranieri. Si rischia l'arresto

 

E non ci sono scuse che tengono. Un cittadino italiano che non aveva mai pagato una multa per divieto di sosta presa nella Confederazione ha rimesso piede in Svizzera ed è stato puntualmente fermato dagli agenti, che gli hanno intimato di pagare immediatamente la contravvenzione presa qualche anno prima e rimasta ben schedata nei loro archivi. L’italiano sosteneva di non avere contanti a sufficienza per saldare il debito con le autorità e gli agenti non hanno fatto una piega: lo hanno cordialmente accompagnato al bancomat più vicino, lo hanno invitato a prelevare e si sono fatti dare la somma dovuta.

 

A questo punto la domanda sorge spontanea: perché in Svizzera riescono a farsi dare (anche ad ogni costo) il dovuto, mentre in Italia basta così poco per farci beffare?


 

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