Bertone Nuccio: a Pechino la versione di serie

Bertone Nuccio: a Pechino la versione di serie
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Sarà tra le protagoniste dello stand Bertone al prossimo Salone dell'Automobile di Pechino la versione definitiva della Nuccio, sportiva estrema il cui concept ha esordito al Salone dell'Automobile di Ginevra
17 aprile 2012

Sarà tra le protagoniste dello stand Bertone al prossimo Salone dell'Automobile di Pechino la versione definitiva della Nuccio, sportiva estrema il cui concept ha esordito al Salone dell'Automobile di Ginevra, da allora rimasta sostanzialmente invariata.

Questa supercar, dallo stile tutto italiano, ha un volume basso e muscoloso (lunghezza 4.800 mm; larghezza 1.950 mm; altezza 1.220 mm), che rimanda ad alcune storiche Bertone del passato: l'Alfa Romeo Carabo (1968), la Lancia Stratos 0 (1970) e la Lamborghini Countach (1971).

La vettura celebrativa del centenario, realizzata integralmente a mano in un esemplare unico, esprime in chiave evoluta il concetto del monovolume 'cab forward' inventato da Bertone nel 1967 con la Carabo, poi raffinato nel 1970 con la Stratos Zero, ed entrato in produzione nel 1973 con la Lamborghini Countach.

L'architettura 'cab forward' consiste in un abitacolo traslato in avanti per fare spazio al motore centrale, facilitando l'integrazione del parabrezza con il cofano in un unico corpo, mentre la fiancata a cuneo è movimentata da un gioco di volumi concavi e convessi.

L'elemento figurativo di maggiore richiamo alla Stratos Zero è il parabrezza di forma convergente, leggermente trapezoidale. La vista laterale presenta le caratteristiche 'due cuspidi' proprie della Stratos Zero, reinterpretate con avveniristica sensibilità.

L'abitacolo della Nuccio presenta un layout da super sportiva, con una console centrale che nasce da un poggiabraccia che sale verso la plancia con un piano inclinato dove sono collocati tutti i comandi (clima, radio, ecc), mentre l'interruttore 'start/stop' si trova in evidenza al centro della console.

Il cambio automatico 'triptronic', posizionato sotto il volante, ha permesso di eliminare la leva cambio sulla console centrale. Gli strumenti sono analogici, con contagiri centrale, tutti nello stesso colore dell'abitacolo, antracite ed arancione. All'eleganza degli interni si contrappone un propulsore ad 8 cilindri da 4.300 cc capace di sviluppare fino a 480 CV di potenza massima. Prezzi e tempi di commercializzazione ancora da definirsi.

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