Biassono: il capo dei vigili in divisa da nazista

Biassono: il capo dei vigili in divisa da nazista
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Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
Da Facebook rimbalza la foto del comandante dei vigili che indossa l’uniforme delle SS. Immediate le polemiche e le critiche
  • Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
10 gennaio 2017

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Certi vizietti, alcune particolari inclinazioni o strane forme di appagamento personale rischiano di costare caro. Soprattutto ai tempi di Internet, in particolare modo se si frequentano i social.

È quanto sta accadendo al comandante della Polizia locale di Biassono, comune lombardo in provincia di Monza e Brianza, che ha avuto l’imprudenza (e l’impudenza) di postare sul suo profilo Facebook un’immagine che lo immortalava nella divisa delle "Schutz-Staffeln", le tristemente note SS, l’organizzazione nazista che anche nel nostro Paese di fece conoscere per azioni non certo edificanti, anche nei confronti della popolazione civile.

Un’azione temeraria, soprattutto da parte di un personaggio che ricopre un ruolo di pubblico funzionario di rilievo e che quindi, come in questo caso, dovrebbe essere molto attento a non superare i confini della decenza.

Si posta tutto su Facebook, per esaltare l’ego ed attirare l’attenzione.

Così, in poco tempo, la comparsata è divenuta virale, attivando un profluvio di commenti (alcuni dei quali, va detto, anche tristemente d’approvazione) e molte critiche, alle quali l’impassibile comandante dei Vigili ha risposto irrigidendo il mento e, immaginiamo, mettendosi le mani ai fianchi, arrivando al paradosso di affermare di volerne proporne l’adozione, della divisa nazista, al sindaco di Biassono come uniforme da esibire in strada.

Bene ha fatto Luciano Casiraghi, sindaco di Biassono, a stigmatizzare l’atto come gravissimo ed a prefigurare pesanti provvedimenti a carico dell’incauto comandante

Salvo poi tentare una goffa e grottesca retromarcia, giustificando il proprio gesto come quello di un appassionato della storia, per quanto macchiata di sangue spesso innocente.

Un po’ troppo, davvero: per quanto vilipesa, la nostra Repubblica nasce dall’impegno e dal sacrificio di chi si oppose proprio all’invasore tedesco. E quindi bene ha fatto Luciano Casiraghi, sindaco di Biassono, a stigmatizzare l’atto come gravissimo ed a prefigurare pesanti provvedimenti a carico dell’incauto comandante.

Ma la cosa non finisce qui: sulla vicenda potrebbero presto intervenire il Prefetto di Monza e Brianza, anche perché il corpo dei vigili di Biassono non è nuovo a comparire sulle pagine di cronaca: ricordiamo lo scandalo scoppiato un paio d’anni fa, quando venne alla luce la bizzarra abitudine di alcuni dipendenti di ballare in mutande sulle scrivanie degli uffici.

La vicenda di Biassono, poi, richiama alla memoria lo scandalo che nel 2005 investì il principe Harry, nipote della Regina Elisabetta, che si recò ad una festa in costume da amici sfoggiando un’uniforme nazista, con tanto di svastica sul braccio.

Non c’è che dire: il fascino della divisa proibita a volte può essere perverso. E pericoloso, perché ci si ritorce contro.

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