Blasetti: «Mercedes è già nel futuro senza dimenticare il suo grande passato»

Blasetti: «Mercedes è già nel futuro senza dimenticare il suo grande passato»
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Emiliano Perucca Orfei
Ad Auto e Moto d'Epoca, la celebre manifestazione padovana riservata al mondo dell'epoca, abbiamo incontrato il Responsabile Marketing Prodotto di Mercedes-Benz Italia. Con lui abbiamo parlato della presenza della Stella alla manifestazione e non solo...
26 ottobre 2015

Padova - Auto e Moto d'Epoca è ormai diventato un momento di incontro interessante tra le Case automobilistiche ed il pubblico dell'epoca. Un pubblico decisamente più rilassato rispetto a quello dei normali saloni dell'auto, molto interessato all'automobile del passato ma evidentemente attratto anche dalle novità. Con quest'ottica da anni Mercedes partecipa all'evento patavino, proponendo di volta in volta un forte legame tra il passato ed il presente. Di tutto questo ne abbiamo parlato con Eugenio Blasetti, Responsabile Marketing Prodotto della Stella in Italia

 

Perché Mercedes Benz è presente ad Auto e Moto d'Epoca?
«Siamo stati la prima azienda a credere fermamente in questa manifestazione e, paradossalmente, questa è l'occasione migliore per mostrare non solo il nostro grande passato ma anche il nostro presente immaginando il futuro. Mercedes produce grandissime auto dal 1886 e l'evoluzione tecnica, tecnologica e stilistica appare costante di modello in modello. E' evidente come quello che è una Mercedes oggi non potrebbe esserlo se non ci fosse stato tutto il suo passato alle spalle, non solo in termini di heritage e marketing.» 

 

A Padova mostrate un'auto davvero incredibile. La 300S. Una delle due Mercedes carrozzate da Pininfarina. Ce ne vuole parlare?
«La 300S che esponiamo a Padova ha una storia davvero incredibile e non solo perché fu fatta per la moglie di Max Hoffmann, il geniale tedesco trapiantato in America che nella sua vita ha importato auto dalla Germania agli States richiedendo alle Case alcuni modelli poi diventati mitici specificatamente per il mercato americano. Se alcuni gioielli Mercedes, come la 300 SL o la 190 SL, ma anche la Porsche Speedster e la BMW 507 sono nate è soprattutto grazie a lui. Tornando alla 300 S fu un piacevole capriccio della moglie che volle una Mercedes più elegante rispetto alla produzione più sportiva dei primi anni 50 e per questo decise di rivolgersi a Pininfarina che regalò alla vettura un'aria decisamente più elegante, ispirata agli anni 30.» 

Mercedes produce grandissime auto dal 1886 e l'evoluzione tecnica, tecnologica e stilistica appare costante di modello in modello. E' evidente come quello che è una Mercedes oggi non potrebbe esserlo se non ci fosse stato tutto il suo passato alle spalle

 

E' vero che l'auto è stata acquistata su eBay?
«L'auto ha girato in Italia per tantissimi anni, visto che la moglie di Hoffmann usava la vettura a Firenze, poi negli anni 80 è tornata in America. Di lei se ne perserò quasi le tracce finché un giorno un collezionista italiano la scovò in un'asta su Ebay e fece di tutto per acquistarla. Il resto è storia. Una storia fatta anche di un utilizzo quotidiano, perché del resto le nostre vetture nuove o d'epoca che siano non temono certamente di fare chilometri.» 

 

Mercedes è una delle poche Case ad assicurare mobilità per 30 anni se l'auto viene correttamente tagliandata e manutentata. Questo rende certamente più facile e tranquillo l'uso quotidiano di una Mercedes. E' così?
«Sì oltre alla qualità dei nostri prodotti il sistema Mobilo assicura mobilità ai clienti che dovessero avere problemi con una nostra vettura regolarmente tagliandata. Questo fino ad un'età di 30 anni. Una cosa davvero unica.» 

 

Quanti sono gli iscritti ai club Mercedes?
«Sono davvero tantissimi, ma le attività dei club ed il registro storico delle nostre vetture rappresentano la punta di un iceberg di un mondo di clienti che magari girano normalmente con vetture che normalmente sarebbero considerate d'epoca. La durata e l'affidabilità delle nostre vetture è proverbiale e vedere su strada Mercedes con qualche anno in più a fianco di quelle più moderne ci rende sempre particolarmente fieri del nostro lavoro.» 

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