Bollo auto: sarà davvero abolito?

Bollo auto: sarà davvero abolito?
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Daniele Pizzo
Da qualche giorno il premier Matteo Renzi parla di abolire la tassa di proprietà sulle automobili. Ma è davvero una misura fattibile?
16 marzo 2016

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Misura strutturale per alleggerire il carico fiscale, oppure fugace promessa elettorale? Dell'abolizione del bollo auto promessa dal premier Matteo Renzi per il 2017 se ne parla da qualche giorno, ma sinora il computo delle opinioni tra i commentatori pende più per gli scettici che per i favorevoli tout court, nonostante chiunque sarebbe in linea di massima favorevole a non pagare più questa tassa che oggi riguarda 50 milioni di veicoli, praticamente ogni famiglia italiana. 

I motivi sono tanti: molti tra i dubbiosi si chiedono se si tratti solo di un annuncio in stile “80 euro” in busta paga o bonus “500 euro ai 18enni” sparato per una delle seguente ragioni o per tutte e tre insieme: le elezioni amministrative in vista, il referendum costituzionale previsto per l'autunno e il recente calo di popolarità nei sondaggi. Tanto scetticismo si giustifica con un precedente illustre: la stessa promessa la fece Silvio Berlusconi nell'aprile del 2008 alla vigilia delle elezioni politiche. Che poi vinse, ma riposti i calici di spumante di abolizione della tassa automobilistica non si parlò più. Più o meno va sempre così.

A essere ancora meno convinte sono le Regioni, per le quali rinunciare al bollo auto significherebbe vedere sfumare introiti per 5,9 miliardi e soprattutto rinunciare all'unica entrata insieme all'addizionale Irpef di cui dispongono per le spese che non siano sanitarie. Il bollo  rappresenta in media il 30% delle entrate che finiscono nelle casse regionali e poi cambia molto da zona a zona: l’importo varia da un minimo di 63 euro ad un massimo di 180 euro e poi c'è da considerare il tasso di evasione, che in media è del 12% ma naturalmente è anche molto diseguale a seconda della Regione. 

La tabella di marcia al vaglio dello staff di Palazzo Chigi prevede che l'abolizione sia contenuta già nella prossima Legge di Stabilità e comunque varata entro la fine della legislatura. E' legittimo allora chiedersi come vi si potrà rinunciare praticamente da un anno all'altro e se abolire il bollo non significherà che alla fine ad aumentare siano altre tasse, secondo il classico schema. 

Intanto Renzi dopo l'annuncio ha aggiustato un po' il tiro, dicendo che magari la tassa di proprietà non verrà proprio eliminata per tutti, ma solo per il primo anno per chi acquista un'auto nuova come accadeva ai tempi degli incentivi. In alternativa il premier propone di cancellare le tasse sui passaggi di proprietà o il superbollo introdotto da Berlusconi e confermato da Monti, ma in questo caso l'alleggerimento del carico fiscale sarebbe praticamente ininfluente. 

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