Brunet: «Renault-Mercedes anche nel top gamma? Perché no?»
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- di Emiliano Perucca Orfei
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Francoforte - Renault è stata certamente una delle case più attese dal grande pubblico del Salone di Francoforte. Le motivazioni sono da ricercare nella presentazione della nuova segmento C Megane oltre che della Talisman - realizzata anch'essa sulla nuova piattaforma Renault CMF - che tira una linea sulla vecchia Laguna andando a presidiare un segmento, il D, in cui dovrà vedersela con Volkswagen Passat e Peugeot 508. Del nuovo modello ne abbiamo parlato con Philippe Brunet, Direttore del progetto.
Dopo la presentazione della Talisman si sono mosse molte critiche verso un'ipotetica marcatura stretta nei confronti della Passat. Che ne pensa?
«La nostra Talisan è una vettura più sensuale, raffinata, dotata di un design decisamente più latino rispetto alla Passat. Abbiamo poi una parte di confort che, a nostro parere, Passat non ha. I sedili, per intenderci, sono comodissimi ed ultraregolabili e, come se non bastasse, sono inseriti in un contesto molto spazioso sia in larghezza che in lunghezza. Dati alla mano abbiamo il miglior livello di abitabilità della categoria.»
Avete lavorato sodo anche sulla tecnologia. È così?
«Sì la tecnologia onboard è un altro aspetto che ci differenzia dalle competitor, Passat in particolare. Arriviamo a fornire ai nostri clienti display da 8,7" ma anche funzioni elettroniche che rendono davvero speciale la guida della nostra Talisman. Le quattro ruote sterzanti, per intenderci, o le sospensioni attive sono davvero elementi unici nel segmento.»
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- Per Brunet, la Talisman non è la sostituta della Laguna, ma un modello diametralmente nuovo
Dove dobbiamo posizionare Talisman? Tra Laguna e Safrane o è un modello completamente a sé?
«Talisman non sostituisce Laguna ed infatti ha cambiato nome. È un'auto più grande (+10 cm), a tre volumi. Non siamo nell'ambito di una sostituzione ma di un prodotto completamente nuovo.»
Non ritenete che l'offerta di motori sia un po' limitata per questo segmento?
«La nostra proporsta si rivolge al cuore delle vendite, a chi l'auto la usa davvero per lavoro. Quando ci si rivolge ai professionisti il costo di manutenzione ed il livello di CO2 sono elementi importanti, anzi fondamentali. Certo, si potrebbero fare versioni più pepate ma per il momento ci siamo concentrati su questo. Un duemila diesel ce l'avremmo anche ma se volessimo fare una versione sotto ai 120 g/km, molto importante per certi discorsi flotte, sarebbe veramente molto impegnativo ed i vantaggi sarebbero relativi.»
La collaborazione con Mercedes prosegue, apparentemente, a pieno ritmo. Si può pensare che sia l'ultima D prodotta direttamente da Renault?
«È una possibilità. Questa è la prima proposta di segmento D Renault completamente nuova, questa è così, la prossima vedremo. Non è stato deciso nulla, per il momento, ma richiederebbe molti ragionamenti in termini di prezzo e posizionamento di prodotto. Mercedes, soprattutto in questi segmenti, ha delle esigenze diverse da Renault.»
Anche la Talisman avrà una pari segmento in Renault SUV a breve. Questo però non significa che non si vendano più le berline o le SW, anzi, si parla di oltre un milione di pezzi in Europa e quindi non possiamo trascurare questo segmento
Con che spirito si approccia a vetture che non sembrano di moda?
«È vero si vendono tantissimi SUV e noi ne facciamo di molto apprezzati. Anche la Talisman avrà una pari segmento in Renault SUV a breve. Questo però non significa che non si vendano più le berline o le SW, anzi, si parla di oltre un milione di pezzi in Europa e quindi non possiamo trascurare questo segmento. talisman non è un'auto dedicata solo all'europa ma anche alla Cina e della Korea dove le produrremo anche.»
È possibile che si vendano più Talisman in Asia che in Europa?
«È presto per dirlo ma in teoria potrebbe anche succedere che i mercati orientali arrivino a superare quelli europei. Non ci sarebbe nulla di cui stupirsi.»
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Arriveranno nuove carrozzerie oltre a berlina e SW?
«Di sicuro non ci sarà coupè mentre per quanto riguarda un SW in chiave offroad ci stiamo ovviamente pensando. Tecnicamente è fattibile, ma dipenderà da molte fattori dettati dal mercato.»
In termini di motori vedremo qualcosa di più potente in futuro?
«Due terzi delle nostre vendite sono flotte. Un numero elevatissimo. Ed è per questo che abbiamo scelto motori compatti ed efficienti. Qualche nuovo motore in futuro arriverà ma con quelli attuali siamo certi di coprire già gran parte delle esigenze della nostra clientela.»
Per nuovi motori intende magari qualcosa di sportivo? E la trazione integrale?
«Le versioni sportive sono molto ridotte come vendite ma non è escluso che in futuro possa arrivare una versione più potente. Non saprei dire se arriverà una RS ma una GT potrebbe anche starci nel corso della vita del modello. Per quanto riguarda la integrale, invece, mi sento di escluderla perché abbiamo preferito puntare sulle quattro ruote sterzanti.»
