CIVM 2016, Trento-Bondone: vittoria di classe per la C3Max e Perucca

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Emiliano Perucca Orfei
Il nostro Emiliano Perucca Orfei e la C3Max primi della classe sulla difficile salita di Trento-Bondone
4 luglio 2016
"Complimenti, ti sei laureato all'università del Bondone". Con queste parole l'amico pilota Diego De Gasperi (ha fatto con noi il video di presentazione della corsa) ha messo il sigillo ad un weekend fantastico tra le mille curve di una delle gare più difficili al mondo.
 


Un complimento speciale, visto e considerato che è uno dei piloti più veloci e stimati del circus del CIVM, ma anche perché essendoci nato a pochi passi da quella strada conosce bene la difficoltà ed i rischi che si possono correre alla prima uscita in una competizione del genere. E vi posso assicurare che il solo fatto di essere arrivati alla fine delle tre prove senza alcuna uscita di strada o danno da impatto alla vettura è stata una sorta di vittoria.

 


Una vittoria morale che aggiunge quel quid di soddisfazione in più ad una vittoria di classe che è andata oltre ogni nostra aspettativa: con il tempo di 11'46", infatti, ci siamo messi dietro fior fiori di avversari e siamo arrivati a pochi secondi da piloti esperti al volante di vetture come Porsche, Ferrari o auto da rally fatte e finite come le Mitsubishi Lancer Gruppo A o le 207 S2000.

 


Il tutto, come dicevamo, senza prendere grandi rischi e con il massimo rispetto per una corsa che mette a dura prova. Lo dico sin dalla prima volta a Gubbio, la scorsa estate, che i tre minuti di una salita valgono comunque come una corsa di mezz'ora in pista: è un po' come presentarsi al campo d'atletica e correre i 100 metri al posto degli 800. Entrambe hanno il loro livello di difficoltà, i loro segreti, la loro preparazione ed entrambe sono discipline olimpiche. Stessa cosa vale per il confronto tra pista e salite, con la differenza che le salite vanno vicino alla gente e per il momento rientrano nel contesto di un ambiente decisamente più sano e meno autoreferenziale rispetto alla pista.

 

«Ad ogni tornante si sente il calore della gente e la parte più bella, ve l'assicuro, è scendere e salutare tutte quelle persone che ti battono il cinque»


Qui c'è il pubblico, ad ogni tornante si sente il calore della gente e la parte più bella, ve l'assicuro, è scendere e salutare tutte quelle persone che ti battono il cinque, ti chiedono un burnout fermandoti con una bandiera e si scattano un selfie buttandosi con gli amici davanti alla macchina.

 


Gente matta, in cui brucia dentro il fuoco della passione per i motori, quella vera, lo stesso fuoco che ogni domenica accende la passione di centinaia di piloti pronti a darsi battaglia tra i tornanti ed a ridere e scherzare all'arrivo con le gambe sotto al tavolo, una birra e un panino. Queste sono le salite. Questo è il motorsport.

 

 

 

 

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