Clamoroso, in Sicilia arrivano i caselli: tutte le autostrade diventano a pagamento

Clamoroso, in Sicilia arrivano i caselli: tutte le autostrade diventano a pagamento
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Matteo Valenti
  • di Matteo Valenti
Dopo anni di incertezza e battaglie arrivano la decisione definitiva. In Sicilia arriveranno i caselli anche sulla Palermo-Trapani e la Palermo-Catania che diventeranno quindi a pagamento
  • Matteo Valenti
  • di Matteo Valenti
12 agosto 2016

Una vera e propria rivoluzione. In Sicilia arriveranno i caselli di pedaggio e tutte le autostrade diventeranno a pagamento, come nel resto del Paese (escluse rare eccezioni). Dopo anni di tira e molla, battaglie e indiscrezioni alla fine vince la linea di chi voleva uniformare la rete autostradale siciliana a quella del Paese. A rivelare questo scenario è stato il Giornale di Sicilia, che parla di un piano già approvato dalla giunta regionale in via definitiva ma senza tanto clamore.

Le future tratte a pagamento

Fino ad oggi in Sicilia il pedaggio si pagava soltanto sulle tratte Messina-Catania, Palermo-Messina e Sicurasa-Gela. Nel prossimo futuro invece bisognerà pagare il pedaggio per percorrere tutte le autostrade dell'Isola, comprese la Palermo-Trapani e la Palermo CataniaIl piano della Regione Siciliana prevede la chiusura del CAS, il Consorzio per le Autostrade Siciliana. Si tratta dell’ente pubblico che fino ad oggi ha gestito la rete autostradale della Trinacria. L’Anas si dovrebbe quindi occupare dell’ammodernamento della rete e dell’installazione dei caselli.

Una volta ultimata questa fase nascerà una nuova società mista Cas-Anas inquadrata come un S.p.A., che dovrebbe canalizzare investimenti nazionali sulle autostrade siciliane. Soltanto a questo punto - e si parla di almeno un anno di attesa - entreranno in vigore i nuovi pedaggi.  

La nuova società e gli investimenti

La decisione è stata presa dal momento che il Cas, investito più volte da vari scandali legati ad appalti fumosi e sprechi a non finire, non era più in grado di garantire gli investimenti necessari al mantenimento della rete. Trattandosi infatti di un ente pubblico non economico il Cas non era capace di stare sul mercato come una vera azienda e di accedere quindi con facilità al credito per i grandi finanziamenti.

Il personale del “vecchio” Cas in ogni caso dovrebbe essere salvaguardato. Verrà traghettato nella nuova società ed assunto con il contratto previsto dell’Anas. Appuntamento quindi tra un anno, quando le sbarre dei nuovi caselli dovrebbero abbassarsi una volta per tutte.

La smentita a metà di Crocetta

In serata il Presidente della Regione Rosario Crocetta ha tentato di calmare le acque con una mezza smentita. Sulla sua pagina Facebook scriveva: “Non esiste alcun incremento dei costi delle tariffe autostradali, né tantomeno l’estensione del pagamento a tratti attualmente non coperti dal pagamento del pedaggio. Si potrà parlare di pagamento di nuove tariffe, quando si completerà la rete autostradale siciliana, notoriamente incompiuta, con il completamento della Siracusa - Gela e la realizzazione della Gela – Mazara del Vallo. In tale contesto, il governo sarà disponibile a rivedere il sistema tariffario, fino ad allora non se ne parla minimamente”.

Un messaggio veramente ambiguo quello di Crocetta. Infatti se da un lato il Presidente dice che non ci saranno nuove tratte a pagamento, dall'altro si rimangia tutto aggiungendo che invece ci saranno eccome, ma solo dopo che saranno effettuati lavori di potenziamento della rete. Che è esattamente quanto riportato dall'articolo.

 

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