David Bevilacqua: «La tecnologia sta travolgendo il mondo dell'auto»

David Bevilacqua: «La tecnologia sta travolgendo il mondo dell'auto»
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David Bevilacqua, Vice President South Europe di Cisco Systems, intervenuto in occasione dell'Automotive Forum di Milano, ha espresso il proprio punto di vista sulle trasformazioni in corso nel mondo dell'auto
12 ottobre 2015

Il progresso, l'avanzare della storia umana attraverso innovazioni e nuove tecnologie di sorta, non può essere né arrestato né contenuto. Dalla prima rivoluzione industriale avvenuta nel 1700, l'uomo è stato protagonista di cambiamenti esponenziali nel volgere di pochissimi anni. Appena 100 anni prima dello sbarco sulla Luna, gli Stati Uniti erano dilaniati da una feroce guerra di secessione al loro interno, ed nello spazio di un secolo sono stati capaci di portare Neil Armstrong sul nostro satellite. 

 

Così come per tanti settori, dalla metallurgia all'industria chimica, anche quello dell'auto è stato travolto in pieno negli ultimi tempi dalla ricerca esasperata ed estrema dell'hi-tech e della connettività. Oggi abbiamo auto che ci avvisano appena ci avviciniamo ad un ostacolo, quasi tutte dotate di navigatore gps, radio digitale, app per connettere i nostri inseparabili smarphone e – a breve – anche di guida autonoma.

Di questi e molti altri aspetti ha parlato David Bevilacqua in occasione dell'ultimo Automotive Forum svoltosi a Milano. Il manager, Vice President South Europe di Cisco Systems, si è inoltre focalizzato sulle infinite possibilità di crescita del genere umano attraverso un utilizzo sapiente della tecnologia.

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Le automobili, negli ultimi anni, sono diventate sempre più strumenti hi-tech

 

«Quando parliamo di Smart Cities, per fare un esempio concreto citiamo Barcellona. Si tratta di una metropoli che ha messo al centro la figura del cittadino, in un'idea di bisogni orizzontali. Attraverso l'utilizzo di sensori e localizzatori gps, quando ci troviamo alla guida sappiamo sempre dove trovare il parcheggio più vicino a noi. Certo, alcuni potranno obiettare alla possibilità di essere sempre interconnessi, ma i benefici sono senza dubbio maggiori rispetto ad una arcaica e desueta idea di un mezzo potentissimo come internet. Sempre nella città catalana, sono presenti dei lampioni regolati da sensori, i quali si attivano automaticamente ed impostano la loro luminosità a seconda di quella ambientale.»

 

«Da accanito utilizzatore della Milano-Bologna, quando arrivo al casello sono letteralmente basito dal constatare quante persone si trovino in coda alla barriera. Le corsie del Telepass e della Viacard sono completamente sgombre. Ciò è sintomatico della nostra cultura, che ci porta a fidarci maggiormente di un sistema tradizionale piuttosto che del progresso rappresentato da questi due metodi di pagamento: preferiamo fare trenta minuti di coda anziché utilizzare la carta di credito! Le nuove tecnologie ci aiutano e ci fanno risparmiare. Pensiamo per un attimo alle “scatole nere”: sono dei dispositivi che possono essere installati a bordo delle autovetture, e consentono un risparmio del premio assicurativo, oltre ad una prevenzione delle frodi. Anche in questo caso, tuttavia, non sono molti gli automobilisti che se ne avvalgono.» continua Bevilacqua.

Non si può rompere il legame con il proprio passato, ma allo stesso tempo non deve mai diventare un ostacolo nel momento in cui pensiamo al futuro

 

Viene, successivamente, compiuta un'analisi sulla società attuale. «È cambiato il mondo come società: abbiamo voglia di condividere e partecipare. Tutte le aziende saranno, a breve giro di vite, travolte dalla digitalizzazione. Sarà compito loro cogliere l'opportunità del progresso rappresentato dall'interconnessione. Basta pensare, per un attimo, che il 65% dei bambini di oggi si ritroverà a svolgere lavori che non sono ancora stati inventati, tanto sarà rapida l'evoluzione digitale. Noi italiani, siamo il 5° paese al mondo per gaming online, circa 30 milioni di nostri connazionali utilizza Facebook, ma ciononostante diversi milioni di italiani non sono mai entrati in contatto con internet, perché ne abbiamo ancora una percezione arcaica. I fenomeni di cambiamento vanno compresi e cavalcati. Nel 2011, l'ONU ha inserito nella Carta dei Diritti Fondamentali dell'Uomo la possibilità di accedere alla Rete.»

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Le interfaccia digitali e touchscreen sono oramai all'ordine del giorno, ed è la norma poter connettere il proprio smartphone all'automobile

 

In chiusura, infine, un rimando ad un'azienda italiana che si sta rinnovando e che ha generato molta discussione attorno al proprio nome negli ultimi tempi. «Parliamo, per un momento di Alfa Romeo. Stiamo pensando ad un'azienda che ha saputo reinventare il proprio futuro partendo da un glorioso passato. Non si può rompere il legame con il proprio passato, ma allo stesso tempo non deve mai diventare un ostacolo nel momento in cui pensiamo al futuro. Abbiamo davanti a noi una scelta:  possiamo essere il nostro futuro ed avere un passato, o possiamo essere il nostro passato ed avere un futuro.»

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