De Smet: «Nuova Volvo XC90? E' già pronta, arriva a Parigi e sarà anche ibrida Plug-In»

De Smet: «Nuova Volvo XC90? E' già pronta, arriva a Parigi e sarà anche ibrida Plug-In»
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Matteo Valenti
  • di Matteo Valenti
Sven de Smet, Marketing & Corporate Communications Director di Volvo Auto Italia, ci ha parlato della nuova Volvo XC90, attesa al Salone di Parigi, ma anche del futuro di Volvo, un marchio che sta vivendo l'alba di una nuova era
  • Matteo Valenti
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13 febbraio 2014

Torslanda (Göteborg , Svezia) – L'arrivo della nuova XC90, attesa entro la fine di quest'anno, segna un momento che si ricorderà a lungo in casa Volvo.

 

La nuova SUV full-size svedese infatti, che manderà definitivamente in pensione l'attuale modello dopo 12 anni di onorato servizio, rappresenta il primo modello che si sgancia da qualsiasi logica di condivisione di tecnologie Ford e PSA.

 

La prossima XC90 verrà realizzata sulla nuova piattaforma modulare SPA (Scalable Product Archtecture) di ultima generazione e sfrutterà fin da subito i motori quattro cilindri della nuova famiglia Drive-E, tecnologie che sono state sviluppate in house direttamente da Volvo, grazie ad un pesante investimento, il più grande della storia industriale dell'intera Svezia.

 

La nuova XC90 però sarà anche il primo modello a distinguersi dal passato per il nuovo design scaturito dalla matita del nuovo Responsabile del Design Thomas Ingenlath, che ha avuto il compito di elaborare un nuovo stile per le Volvo di domani.

 

Della nuova era di “indipendenza tecnologica” della Casa di Göteborg, ma anche dell'attesissima XC90 ne abbiamo parlato con  Sven de Smet, Marketing & Corporate Communications Director di Volvo Auto Italia.

 

E' l'alba di una nuova era di "indipendenza tecnologica" per Volvo, che vuole realizzare auto capaci di mettere al centro non solo la sicurezza ma anche l'emozione. E' proprio così?
«Assolutamente sì. Volvo è conosciuta per il suo approccio razionale, direi ingegneristico, al mondo delle automobili e della mobilità, perché crediamo che questo atteggiamento sia l’unico per ottenere successo nel nostro settore. Siamo un marchio conosciuto per la sua qualità, per il rispetto dell’ambiente e per la sicurezza. Nel mondo dell’auto però c’è anche tanta passione ed emozione e non possiamo evitare di tenerne conto. Di una macchina ci si innamora, proprio come del proprio partner. Prima veniamo attratti dall’aspetto esteriore, poi vogliamo approfondire il rapporto, scoprendo gli aspetti più belli della personalità. Lo stesso deve avvenire con una bella automobile. Non c’è dubbio che per aumentare le vendite il design resta una chiave fondamentale per Volvo».

 

Una visione molto personale del design del resto è parte integrante della vostra storia...

«Sì, certo, eccome. La nostra storia è costellata di momenti in un cui abbiamo vissuto dei picchi di emozione per il design delle nostre auto. Pensiamo alla P1800, alla stessa 240 con le sue forme così squadrate ed uniche, alla 480 IS, alla bellissima 850 gialla T5. Abbiamo già avuto una grande storia di design ma guardando in avanti, vediamo l’inizio di una nuova era perché siamo un’azienda libera (il legame con Ford è definitivamente cessato nel 2010, ndr), che investe ogni euro del suo guadano in Ricerca&Sviluppo. Vogliamo tornare con forza a puntare anche sul design».


L'alba di questa nuova era di "indipendenza tecnologica" viene accompagnata da una forte presa di coscienza delle vostre origini svedesi. Anche a livello di comunicazione - ci riferiamo allo spot Ibrahimović - siete tornati a parlare con forza della vostra "svedesità", un aspetto che in passato invece avevate trascurato, non è vero?

«E' corretto. Anche se può sembrare molto introverso, a differenza di noi italiani che invece siamo molto estroversi, il popolo svedese è molto orgoglioso delle sue radici. Tutto il mondo negli ultimi anni ha imparato a conoscere non solo il design ma anche i valori della Scandinavia, a partire dal rispetto dell’ambiente, per arrivare alla qualità degli arredi delle abitazioni e al rapporto equilibrato tra lavoro e vita privata. In tutto il panorama automobilistico mondiale ci sono senza dubbio tanti buoni costruttori, ma uno solo è svedese. Abbiamo pensato quindi che la “svedesità” possa diventare un importante elemento di differenziazione con gli altri marchi premium. Per capire quanto sia importante per noi il nostro “essere svedesi” basta pensare a quanto sono legati gli Italiani ai luoghi di origine di molti dei loro prodotti enogastronomici più celebri. Pensiamo quanto è importante sapere che un certo olio d’oliva arrivi dalla Toscana o dalla Puglia, oppure che un certo tipo di vino provenga dalle Langhe o da Montalcino. L’origine dei prodotti, soprattutto nel mondo del lusso dove tutto oggi è globale, conferisce personalità e identifica la qualità, ci parla della terra, delle persone, della cultura e per questo va valorizzata».

In tutto il panorama automobilistico mondiale ci sono senza dubbio tanti buoni costruttori, ma uno solo è svedese


Quando arriva la nuova XC90? Quali saranno le sue carte da giocare nei confronti dei competitor?

«La nuova XC90 verrà presentata al prossimo Salone di Parigi in settembre per arrivare sul mercato verso la fine di quest’anno con carte davvero forti da giocare. LaPrima di tutto è l’erede di un’auto emblematica per noi di Volvo, che oggi, a più di 10 anni dal lancio, è ancora molto richiesta, rimanendo il SUV a sette posti più sicuro. Inoltre la nuova XC90 è la prima auto Volvo ad essere realizzata sulla nuova piattaforma SPA (Scalable Platform Architechture), che sarà dotata di dispositivi elettronici impressionanti, sia per quanto riguarda la sicurezza, che per ciò che concerne il comfort e la connettività».

volvo xc coupe (23)
La Volvo di domani, oltre alla sicurezza, vogliono tornare a puntare con forza anche sul design

 

Verrà offerta fin da subito una variante ibrida? Sarà anche Plug-In?

«XC90 utilizzerà i nuovi quattro cilindri Drive-E interamente sviluppati in house da Volvo – già conosciuti in Italia sulla gamma 60, almeno nella variante D4. Fin da subito la XC90 verrà offerta anche nella variante ibrida plug-in. In un primo momento in ogni caso, siccome non tutte le varianti di potenza dei motori Drive-E hanno completato al momento la fase di sviluppo, XC90 potrebbe venire commercializzata anche in abbinamento ai motori a cinque e sei cilindri di precedente generazione».

 

A che punto è lo sviluppo della nuova XC90?
«XC90 è già pronta nelle sue forme definitive, io ho già visto personalmente il modello in scala 1:1 realizzato in plastica. Siamo pronti a mandare in produzione i primi 100 esemplari di pre-serie, che verranno utilizzati per i test in condizioni climatiche al limite e per i crash test».

Mettersi al volante di una spyder sui colli bolognesi la domenica mattina non è certo una perdita di tempo, anzi. Ma rimanere in coda in Tangenziale o sul Grande Raccordo Anulare certamente sì

 

Anche Volvo sta investendo risorse nella guida autonoma. Perché?
«Come sempre avviene in casa Volvo, il progetto per la guida autonoma nasce mettendo al centro le esigenze l’uomo. Guidare è ancora oggi un piacere che trasmette emozioni, libertà ed indipendenza. Mettersi al volante di una spyder sui colli bolognesi la domenica mattina non è certo una perdita di tempo, anzi. Ma rimanere in coda in Tangenziale a Milano o sul Grande Raccordo Anulare a Roma certamente sì. Con la guida autonoma noi vogliamo restituire alle persone il tempo perduto in auto, nel traffico cittadino, garantendo - in certe condizioni ed in tutta sicurezza - la possibilità di dedicarsi ad altre attività mentre ci si trova al volante. Se è la macchina ad occuparsi della guida, portandoci a destinazione in maniera autonoma, possiamo per esempio leggere un libro, lavorare, come facciamo già sul treno, in aereo o nella lounge di un aeroporto».

volvo xc coupe (1)
Entro il 2020 Volvo punta a non avere più feriti gravi o morti sui propri nuovi modelli

 

Volvo si è posta un obiettivo davvero ambizioso. Con il progetto Vision 2020 volete arrivare ad avere zero morti e zero feriti gravi sulle nuove auto Volvo entro il 2020. Mancano ancora sei anni, a che punto siete?
«La sfida del piano 2020, che ci siamo auto-imposti, di non avere più morti o feriti gravi su una nuova Volvo entro il 2020, non fa altro che continuare il percorso che abbiamo iniziato nel 1927, anno della nostra fondazione. Il nostro obiettivo è fin dalle origini quello di costruire automobili sempre più sicure. Per questo abbiamo sviluppato negli ultimi anni tutta una serie di tecnologie per aumentare la sicurezza attiva e per intervenire prima che avvenga un incidente, magari proprio per evitare una collisione. In ogni caso abbiamo anche migliorato la sicurezza passiva, studiando sistemi che intervengono durante e dopo un incidente. I numeri parlano chiaro. Dal 2000 al 2012 abbiamo dimezzato letteralmente le lesioni gravi in incidenti dove era coinvolta una Volvo. È un dato molto incoraggiante, mancano ancora sei anni per raggiungere l’obiettivo, ma tutte le nuove tecnologie che abbiamo sviluppato per la prossima XC90, per i futuri nuovi modelli della Serie 90 (S90, la nuova ammiraglia ndr) e per le prossime generazioni di Serie 60 e 40 ci fanno ben sperare».

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