Diesel FCA: partono le class action negli USA

Arrivano come era previsto le prime class action da parte dei privati nei confronti di FCA US per la vicenda legata alle emissioni dei motori V6 3.0 Diesel di Jeep Grand Cherokee e RAM 1500. La prima azione negli USA è stata annunciata dallo studio legale Heninger Garrison Davis, alla quale si è poco dopo unito Baron & Budd.

Entrambe però non hanno ancora stabilito l'ammontare dell'indennizzo da pretendere da parte dei propietari delle vetture sotto inchiesta, a differenza dei canadesi di Sotos, che invece hanno già depositato alla Ontario Superior Court of Justice la loro richiesta: chiedono 250 milioni di dollari canadesi per «danni e perdite subite dai proprietari».

In Italia intanto il Codacons ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Torino. «Crediamo sia necessario – spiega l'associazione di consumatori – accertare se i motori diesel oggetto di contestazione da parte delle autorità statunitensi siano commercializzati anche in Italia, o se lo siano stati in passato. Dalle dichiarazioni rilasciate da Sergio Marchionne sembra escludersi tale possibilità, ma nell’interesse degli automobilisti italiani crediamo sia doveroso aprire una indagine specifica, considerato che la quota di mercato delle auto Fca ha raggiunto in Italia il 28,94% nel 2016, e il solo marchio Jeep ha fatto segnare un incremento delle vendite del +35%. «Seguiremo l'evolversi della vicenda e, se dovesse emergere il coinvolgimento del mercato italiano, siamo pronti ad assistere i proprietari di vetture Fca in eventuali azioni legali, compresa una class action, al pari di quanto già fatto dal Codacons per il caso Volkswagen», conclude il presidente Carlo Rienzi.