Dieselgate: quali conseguenze sulla salute?

Dieselgate: quali conseguenze sulla salute?
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Un studio collega la “truffa” dei NOx agli effetti sulla salute. E mette l'Italia in cima alla lista dei Paesi più colpiti
18 settembre 2017

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Che conseguenze ha avuto il Dieselgate sulla salute dei cittadini dei Paesi in cui circolano auto (non solo Volkswagen) dalle emissioni di NOx superiori al dato dichiarato? Ad effettuare la stima sono stati il Norwegian Meteorological Institute, l'International Institute for Applied Systems Analysis (IIASA) di Laxenburg, il Department of Space, Earth and the Environment della Chalmers University of Technology di Goteborg e il Coordination Centre for Effects (CCE) di Bilthoven.

I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Environmental Research Letters, sulla quale si legge che il primato in Europa per le morti premature da inquinamento eccessivo di NOx spetta tristemente all'Italia.

Secondo gli studiosi, ogni anno in Europa circa 10.000 persone muoiono prematuramente a causa degli ossidi di azoto. Nel Vecchio Continente, l'Italia con 2.810 vittime è la nazione più colpita, seguita da Germania (2.070), Francia (1.430) e Regno Unito (640). I quattro paesi totalizzano, da soli, il 70% dei decessi registrati in Europa pur avendo il 50% della popolazione. Ciò si spiega, secondo la ricerca, con l'elevato numero di auto Diesel circolanti.

Lo studio si spinge anche a calcolare quanti decessi si sarebbero potuti evitare se effettivamente le automobili emettessero nella vita reale quanto dichiarato in sede di omologazione.

Ebbene, «Se le auto Diesel non avessero inquinato oltre i tetti imposti dall’UE, si sarebbero evitate circa 5.000 morti premature all’anno. Avremmo potuto salvare ancora più vite, precisamente 7.500 se le vetture Diesel avessero ridotto le emissioni di NOx ai livelli dei veicoli a benzina».

Solo il surplus di emissioni di ossidi di azoto, rispetto a quanto dichiarato dalle Case, avrebbe causato in Italia 1.250 morti all'anno. A seguire la Germania, con 960 decessi annui correlati agli ossidi di azoto in eccesso, e la Francia con 680.

Sempre secondo lo studio, se i veicoli diesel avessero avuto emissioni basse come quelli a benzina, si sarebbero potuti evitare i tre quarti dei decessi prematuri, pari a circa 7.500 all'anno in Europa e a 1.920 in Italia.

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