Ecotassa, ANFIA, UNRAE e Federauto: «Basta tasse sulle auto»

Ecotassa, ANFIA, UNRAE e Federauto: «Basta tasse sulle auto»
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ANFIA, UNRAE e Federauto commentano la revisione all'ecotassa decisa nella notte
17 dicembre 2018

«La nuova tassa ricorda il superbollo, non ha effetti sulla riduzione dell'inquinamento, crea un ammanco nel bilancio dello Stato e impatterà sull'occupazione del Paese»: ANFIA, UNRAE e Federauto commentano così le modifiche all'ecotassa, rivista nella notte.  Le principali associazioni del settore «rinnovano al Governo la richiesta di eliminazione dalla manovra di bilancio di ogni ulteriore gravame fiscale a carico degli automobilisti, già enormemente vessati».

«I primi a farne i conti - spiegano - sarebbero i cittadini virtuosi che acquistano una nuova vettura, che inquinerà meno di una 'vecchia', il mercato dell'auto subirà una pesante flessione, con conseguenze per l'occupazione e per le entrate dello Stato: meno veicoli venduti corrispondono a meno imposte incassate».

«Nel 2017 la contribuzione dall'acquisto dei veicoli (Iva e Ipt) è stata di 9,4 miliardi. Chiediamo che la misura venga rinviata al 2020. L'auspicio è che il Governo 'del cambiamento' non si uniformi a misure vecchio stampo come il superbollo, che ha ampiamente dimostrato il suo fallimento».

Con le modifiche all'ecotassa sono stati alzati i valori del malus a +20 unità rispetto alle fasce della versione precedente. Il malus emissioni, dunque, colpirebbe chi acquista auto endotermiche con cilindrata e consumi maggiori, a partire dai 130 g/km di CO2. È invece confermato il bonus fino a 6.000 euro per le vetture sostenibili, ibride ed elettriche. 

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