Emissioni 2025, la California contro Trump

Emissioni 2025, la California contro Trump
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I.F.
  • di I.F.
Il Golden State e altri dodici stati votano contro l'alleggerimento dei limiti ai consumi voluto dalla nuova amministrazione
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28 marzo 2017

Punti chiave

Donald Trump ha la California contro nella sua lotta ai limiti ai consumi dei veicoli varati dal suo predecessore Obama e giudicati troppo stringenti dalla sua amministrazione. 

Il California Air Resources Board (CARB), l'ente statale della California che ha autorità in materia di inquinamento, ha infatti dichiarato ufficialmente che gli standard previsti per i model year 2022-25 stabiliti nel 2012 dalle autorità federali insieme a CARB e costruttori - un consumo medio per flotta di 54.5 miglia per gallone (4,31 km/l) - «sono raggiungibili».

Si tratta di una bella gatta da pelare sia per il presidente repubblicano che per i costruttori, perché insieme alla California sono della stessa linea alcuni stati che hanno adottato i suoi standard. E sono ben dodici, rappresentanti più del 30% del mercato USA.

«Invitiamo l'industria a portare da noi le loro migliori auto e approfittare della volontà dei nostri leader di fornire un'ampia scelta di incentivi per far sì che queste siano accessibili ai consumatori. Li invitiamo a sederci con noi se hanno delle preoccupazioni specifiche che possono essere discusse senza indebolire l'impatto complessivo. Il programma sta creando auto più pulite che fanno risparmiare i consumatori e sono divertenti da guidare. Qui in California facciamo così», ha dichiarato la presidente del CARB Mary Nichols.

Nelle scorse settimane Trump ha detto che i limiti adottati dalla Environmental Protection Agency federale all'epoca dell'amministrazione Obama, adottati di concerto con i costruttori, sono eccessivi e le stesse Case attraverso la lobby “Alliance of Automotive Manufacturers” avevano chiesto una di rivedere gli standard, richiesta accolta dalla EPA che tramite il nuovo amministratore Scott Pruitt aveva promesso una revisione dei limiti. Adesso che ben tredici stati si sono dichiarati contrari, il processo di alleggerimento dei tetti ai consumi si fa davvero in salita. 

Il rischio è grande per i costruttori, che si troverebbero ad operare in un mercato americano in cui gli standard non sono uniformi e in cui un'auto non potrebbe essere vendibile negli stati che hanno scelto la linea dettata da Obama.

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