FCA: «In linea per conseguire gli obiettivi del 2014»

FCA: «In linea per conseguire gli obiettivi del 2014»
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Il CdA del Gruppo FCA si è riunito oggi per la prima volta nella sede britannica. Confermati i target del 2014. Ottimisti sull’andamento del 2015
29 ottobre 2014

FCA conferma i target del 2014: ricavi a 93 miliardi, ebit fra 3,6 e 4 miliardi, utile netto di 600-800 milioni, indebitamento netto industriale tra 9,8 e 10,3 miliardi di euro.

 

Per quanto riguarda nel dettaglio il terzo trimestre, i ricavi crescono del 14% a 23,6 miliardi di euro. Nello specifico l'incremento dei ricavi è stato del 20% in America, del 30% in Asia, del 6% in Emea. Sono cresciuti i marchi del lusso (+35%) e i componenti.

 

L’ebit (in italiano “risultato ante oneri finanziari”) relativo al terzo trimestre si è attestato a 926 milioni di euro, in crescita del 7%. Per quanto riguardo l’utile netto del terzo trimestre, si è fermato a 188 milioni di euro, in linea con quello fatto registrare lo scorso anno nello stesso lasso di tempo.

 

L'indebitamento netto industriale invece è cresciuto di 1,7 miliardi di euro per effetto della normale stagionalità, in linea con la variazione registrata nel terzo trimestre del 2013. La liquidità disponibile rimane stabile a 21,7 miliardi di euro.

 

Le consegne globali di Fca sono cresciute del 10% a 1,1 milioni di veicoli, trainate dalla performance delle vendite in Nafta, North American Free Trade Agreement.

«Abbiamo intrapreso una nuova fase con possibilità sempre maggiori»

«Siamo in linea per conseguire gli obiettivi che ci siamo dati per l'intero esercizio 2014. Con la creazione di FCA e il suo debutto al listino di New York abbiamo intrapreso una nuova fase come azienda globale con possibilità sempre maggiori». Così l’Amministratore Delegato di FCA, Sergio Marchionne commenta i risultati del Gruppo nel terzo trimestre che «dimostrano una solida performance in un contesto di mercato difficile, particolarmente in America Latina».

 

«Siamo ottimisti sui volumi e sull'andamento di FCA nel 2015 - ha poi aggiunto Sergio Marchionne - Abbiamo ottenuto risultati decorosi nel terzo trimestre, mentre l'aumento dell'indebitamento è dovuto a fattori stagionali. Quanto al bond convertendo, è un modo intelligente per fornire più che sufficienti mezzi per realizzare il nostro piano industriale. Stiamo creando la base per attuarlo».

 

L’investimento di circa 600 milioni di dollari, che sarà effettuato attingendo alle risorse disponibili, ha quindi l'obiettivo di contribuire al rafforzamento patrimoniale di FCA, favorendo la realizzazione degli obiettivi del piano 2014-2018.

Ferrari e Maserati crescono

Nel terzo trimestre si è registrata una forte crescita dei marchi del lusso (+35%): Ferrari ha registrato ricavi pari a 662 mln di euro (+24%), con 1.610 vetture consegnate (+8%) e un ebit di 89 mln, che include i 15 mln del compenso erogato a seguito delle dimissioni di Montezemolo. Maserati invece ha consegnato 8.896 vetture (3.953 nello stesso periodo 2013), grazie alla Quattroporte e Ghibli. I ricavi sono pari a 652 mln (444 mln) e l'ebit è salito da 43 a 90 mln.

Ferrari si separerà da FCA

Sulla separazione di Ferrari dal Gruppo FCA è intervenuto Sergio Marchionne il quale menterrà comunque la carica di Presidente della Casa di Maranello: «Oggi è un grande giorno per tanti motivi. Sono tutte operazioni che dimostrano il nostro impegno. Diamo a Ferrari il giusto valore come produttore di auto di lusso. Abbiamo una stima interna del valore di Ferrari ma sarà il mercato a darne una valutazione. Credo ne saremo positivamente sorpresi».

 

Ha poi aggiunto: «Non sono previsti altri piani di scorporo di altri brand oltre a quello di Ferrari deciso oggi dal CdA».

 

È intervenuto anche il Presidente di FCA John Elkann: «Il piano di sviluppo di FCA è destinato a migliorare in modo significativo la posizione sul mercato mondiale auto. Con la decisione di oggi abbiamo rafforzato la struttura del capitale FCA, favorendo la realizzazione degli ambiziosi obiettivi che la società si è posta». Ha poi aggiunto che garantiranno completa autonomia e indipendenza alla Casa di Maranello, perchè possa progettare al meglio il proprio futuro industriale e sportivo.
 

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