Fiat Chrysler Automobiles: Panda salva Pomigliano. Fermi alla Maserati

Fiat Chrysler Automobiles: Panda salva Pomigliano. Fermi alla Maserati
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Gli elevati ordini della Panda evitano il ricorso alla cassa integrazione nello stabilimento di Pomigliano. Blocco della produzione alla Maserati per un problema di forniture. Cambi alla dirigenza
10 febbraio 2015

Ormai è una consuetudine, iniziare la settimana con una notizia positiva dal gruppo Fiat Chrysler Automobiles, tanto che ormai sembra quasi passare in secondo piano e tanto che nel lettore, meno attento, si insinua il dubbio: “sarà la notizia della settimana scorsa è nuova?”

 

Quella di questa settimana è così riassumibile: la Panda (auto più venduta in Italia a gennaio) piace, vende e per ora salva gli operai dello stabilimento campano di Pomigliano da un giorno di cassa integrazione, prevista per il 23 febbraio.

 

Come se non bastasse, gli ordini elevati della Panda richiedono addirittura il ricorso agli straordinari per tre sabati (14, 21 e 28 febbraio)

 

"Un buon segnale" commentano i sindacati che esprimono invece preoccupazione per il blocco della produzione di una settimana alla Maserati di Grugliasco, dove il lavoro si è fermato dal 3 febbraio. Nello stabilimento torinese si producono Quattroporte e Ghibli e il motivo dell'arresto sarebbe da imputarsi a un problema di fornitura.

 

Non si sa ancora se l'attività riprenderà domani pomeriggio, mentre per la copertura dei giorni di lavoro persi dovrebbe essere utilizzata la cassa ordinaria.


Dal Gruppo, arriva infine anche una notizia che riguarda la propria classe dirigente. FCA riorganizza il team nella regione Emea (Europa, Africa e Medioriente) e così Fabrizio Curci, finora a capo di Mopar, assume la responsabilità del brand Alfa Romeo per Emea e quella di coordinare a livello globale il piano di lancio dei nuovi prodotti Alfa a supporto di Harald Wester.

 

Gianluca Italia, responsabile del brand Fiat, diventa responsabile del Business Center Italy, la direzione commerciale che comprende tutti i brand venduti in Italia da FCA.

 

Infine, vi comunichiamo qualche numero da Piazza Affari: il titolo del gruppo cede il 2,8% sulla scia delle altre aziende del settore dopo la stima di un calo del 35% di vendite di auto in Russia nel 2015.

 

Maurizio Vettor

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