Fiat: inaugurata a Mirafiori una nuova sede amministrativa

Fiat: inaugurata a Mirafiori una nuova sede amministrativa
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E' stata inaugurata a Mirafiori una nuova sede direzionale e amministrativa del Gruppo Fiat denominata Officina 52. Entusiasmo dai vertici Fiat e dalla città di Torino. Occhio di riguardo a Maserati
23 luglio 2014

Nel corso dell'inaugurazione di Officina 82, avvenuta oggi a Torino, sembrerebbe aver preso il via una nuova vita per lo stabilimento di Mirafiori.

In questo luogo verranno trasferiti gli uffici direzionali e amministrativi del Gruppo. Entusiasta il Presidente di Fiat, John Elkann, che nel corso della cerimonia inaugurale ha dichiarato: «oggi inizia ufficialmente la seconda vita di Mirafiori. Questa scelta conferma l'impegno per Torino di Fiat e Chrysler».

«L'auspicio è che Mirafiori torni sempre più ad essere anche un luogo di produzione strategico. In tutti i casi anche questo investimento dimostra che il Gruppo Fiat Chrysler ha radici solide in questa città». Lo ha sottolineato il Sindaco di Torino, Piero Fassino, il quale ha aggiunto: «è l'ulteriore conferma di come Torino sia strategica per la Fiat. Sono tra quelli che non hanno mai pensato che la Fiat avesse intenzione di andarsene. Un Gruppo globale ha bisogno di radici e a Torino ha radici forti, lo dimostra l'investimento a Mirafiori, ma anche questo nuovo insediamento tecnico è un altro segno della presenza forte a Torino».

Fiat-Chrysler avrà a Mirafiori una delle sedi direzionali. «Qui, nell'ex 'Meccanica 2' non c'erano più attività da decenni - ha dichiarato l'A.D. Sergio Marchionne - ora è diventato un quartiere direzionale di vitale importanza».

«Negli anni - ha proseguito il top manager italo-canadese - abbiamo portato qui il nuovo centro stile, le sedi Abarth e New Holland e oggi tutti i servizi prima svolti in corso Ferrucci. L'obiettivo era e resta quella di mantenere tutte queste attività a Torino pur di fronte alle alternative che esistono per un'azienda globale come la Fiat di oggi».

Officina 82 è la sede direzionale di tutte le attività amministrative, informatiche, di Accounting, di Internal audit e di sicurezza per Fiat Chrysler Automobiles e per Cnh Industrial in Europa


«Officina 82 - ha spiegato Marchionne - è la sede direzionale di tutte le attività amministrative, informatiche, di Accounting, di Internal audit e di sicurezza per Fiat Chrysler Automobiles e per Cnh Industrial in Europa. Le due forze rappresentano quindi l'insieme di Fiat e di Chrysler, due aziende con identità diverse ma unite dalle stesse ambizioni e dagli stessi valori. Due forze sono anche quelle dei due Gruppi nate dalla scissione della Fiat nel 2011, oggi FCA e Cnh Industrial, che pur potendo contare sulla libertà e indipendenza di cui avevano bisogno per seguire ognuno la propria strada di sviluppo, continuano a beneficiare di alcune sinergie e competenze trasversali».

Uno sguardo verso Maserati

«Lo stabilimento di Mirafiori lo stiamo attrezzando. Occorre stare molto attenti a non affollare il mercato con prodotti nuovi - così Sergio Marchionne sulla produzione del Levante, uno dei modelli previsti nello stabilimento torinese - si tratta di gestire il ritmo di produzione dei diversi stabilimenti. La Ghibli (in produzione alla Maserati di Grugliasco, ndr) ha ancora una serie di ordini, andrà avanti per mesi».

«La Ghibli adesso sta entrando in America - ha aggiunto Marchionne - bisogna curare i clienti perché rischiamo di non gestirli. Fino a tre anni fa la Maserati vendeva 5-6.000 vetture, ora 38.000, sei volte i numeri del passato e a regime saranno 75.000. La rete deve essere pronta a gestire questa clientela diversa».

In merito alla quotazione di Fiat Chrysler Automobiles a Wall Street, Marchionne dice che questa avverrà «nelle prime due settimane di ottobre».

La Ghibli adesso sta entrando in America bisogna curare i clienti perché rischiamo di non gestirli. Fino a tre anni fa la Maserati vendeva 5-6.000 vetture, ora 38.000, sei volte i numeri del passato e a regime saranno 75.000. La rete deve essere pronta a gestire questa clientela diversa


«Ci sarà un miglioramento ma non strutturale. Bisogna aspettare che riprenda l'economia. Se no la gente non spende. Servono certezze economiche». Così l'A.D. di Fiat Sergio Marchionne sull'andamento del mercato italiano nel 2014. Sui positivi risultati del gruppo in Europa a giugno Marchionne ha osservato: "Bisogna vedere qual è il punto di partenza. Passare da uno a due fa il 100% in più. Non è la posizione ideale, ma ci sono dei miglioramenti almeno per quanto riguarda i prodotti».

Partner esteri?

«Se arrivano partner per cose molto specifiche - prosegue Marchionne - va bene, ma in questo momento non c'è un'urgenza matta di fare alleanze in Asia. In Cina abbiamo annunciato l'ampliamento delle nostre joint venture. Alla fine del 2015 comincerà la produzione della prima Jeep, nel 2016 la seconda. Un pezzo alla volta dobbiamo cercare di arrivare a mezzo milione di auto in Cina per il 2018, cifra che fa parte del programma di espansione della Jeep a quota 1.900.000 vetture».

«La Jeep - ha aggiunto Marchionne - sta andando alla grande». Sulle prospettive del Gruppo in Russia, Marchionne ha spiegato: «Ci siamo calmati un attimo. Quando si calmeranno le acque decideremo cosa fare».

Interrogato in merito all'accordo raggiunto con Renault per produrre insieme un veicolo commerciale leggero, il top manager italo-canadese ha precisato: «ci limitiamo a questo, non ci sarà alcun ampliamento della collaborazione». Marchionne ha poi confermato che il nuovo veicolo assomiglierà tecnicamente allo Scudo e che completerà la gamma Fiat.

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