Ford Ranger restyling 2016 [Video prime impressioni]

  • Voto di Automoto.it 8 / 10
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Matteo Valenti
  • di Matteo Valenti
Abbiamo provato il Ford Ranger restyling 2016, il pick-up più venduto d'Italia. Il merito? Un pedigree derivato dai leggendari truck americani
  • Matteo Valenti
  • di Matteo Valenti
2 maggio 2016

Se il vostro sogno è dominare qualsiasi terreno con un F-150 ma volete rimane più con i piedi per terra il Ford Ranger pick-up potrebbe essere la scelta che fa per voi. In primo luogo perché il mastodontico F-150 non è importato nei nostri mercati ma soprattutto perché il Ranger ha motori diesel gestibili e dimensioni più a misura d'Europa.

Dal vivo: com'è cambiato fuori con il restyling

Il paragone non è di certo casuale perché su questa rinnovata versione del Ranger – di fatto si tratta di un restyling del modello lanciato nel 2011 – gli stilisti dell'Ovale Blu si sono proprio ispirati ai leggendari truck americani. E lo vediamo subito dal frontale, completamente ridisegnato. Scolpito, muscoloso, con una punta di cattiveria. Il merito è della nuova calandra cromata prominente e degli inediti gruppi ottici. La fiancata rivela una linea di cintura alta, anzi altissima, come si addice ad un vero pick-up e mette in mostra dimensioni comunque importanti. Magari non si arrivano a toccare i 5,8 m dell'F-150, ma comunque ci si ferma a quota 5,27 m. Niente male per un truck “europeo”. Noi abbiamo scelto la versione più versatile “Double Cab”, con quattro porte e cinque posti, ma il cassone rimane comunque enorme. Per intenderci non ci sta una moto - se avete simili necessità è meglio scegliere il “single cab” - ma è comunque immenso se paragonato a quello di una qualsiasi auto tradizionale. Molto ben fatto il sistema Mountain Top Roll, una sorta di tapparella che permette di chiudere alla perfezione il cassone, con tanto di serratura. Convince anche la finitura del vano, realizzata con cura.

Dal vivo: com'è cambiato dentro con il restyling

Ancora più evidenti le novità all'interno, visto che l'intera plancia è stata praticamente riprogettata da zero. In generale il Ranger ora stupisce per un livello di qualità ed equipaggiamento veramente elevato per un pick-up, che comunque vuole rimanere un veicolo da lavoro. E lo notiamosubito dalla zona centrale, dove spicca l'ampio display touch da 8 pollici che offre il sistema Sync II, il più moderno infotainemnt sviluppato da Ford. Un tecnologia molto completa, con un touch rapido e comandi vocali ben fatti che forse ha l'unico limite di avere troppe informazioni concentrate in una stessa schermata. Piuttosto raffinato anche il cockpit, con due display per i computer di bordo, molto ricchi di informazioni. Il volante offre comandi integrati. Sono tanti ma ben organizzati.

Il Ranger ora stupisce per un livello di qualità ed equipaggiamento veramente elevato per un pick-up

Abbondano anche le tecnologie di assistenza alla guida, più uniche che rare sui pick up. Oltre al cruise control attivo, troviamo la frenata automatica di emergenza e il mantenitore di carreggiata, senza contare la telecamera di retromarcia con sensori di parcheggio e il clima automatico bizona. Un cenno anche ai materiali perché a loro modo sanno farsi notare. Le plastiche ovviamente sono dure, com'è giusto che sia per un veicolo che fa della robustezza la sua ragion d'essere. Ma sono comunque ben assemblate e piacevoli alla vista. Soprattutto sul nostro allestimento top di gamma Wildtrak, dove non mancano cuciture a vista, sedili in misto pelle e grafiche dedicate. Dietro lo spazio è buono, anche se alla guida siedono passeggeri alti. Attenzione però perché trovandoci su un pick up lo schinale del divanetto, oltre ad essere non reclinabile, risulta come sempre un po' verticale.

Un fuoristrada vero

Finalmente dopo una sfilza di SUV questa volta abbiamo a che fare con un fuoristrada vero. Il telaio è a longheroni, quindi non abbiamo una scocca portante di impronta automobilistica. Qui c'è un'architettura da vera off-roader, con ponte rigido posteriore, motore montato longitudinalmente e ridotte. Quando si viaggia a due ruote motrici quindi la trazione è rigorosamente posteriore, anche se il 4x4 si può inserire comunque in marcia, fino a 120 km/h (per passare alle ridotte invece bisogna eseguire l'operazione a veicolo fermo). Si può avere inoltre il blocco del differenziale posteriore meccanico, che si affianca al controllo elettronico della trazione che agisce sui freni della singola ruota, ma anche il controllo automatico della frenata in discesa. Non male il pedigree per il vero off-road. L'altezza libera da terra è di 23 cm e l'angolo d'attacco anteriore è di 28 gradi, mentre grazie all'altezza di cintura altissima e al sistema di aspirazione montato nella zona più alta del vano motore è possibile attraversare guadi fino a 80 cm. La portata, un dettaglio fondamentale per un pick up, è di 1.400 kg, mentre la capacità di traino arriva fino a 3.500 kg. Roba da far impensierire i leggendari truck americani (la versione base dell'F-150 ha una tow capacity identica al Ranger e una portata di 2.000 kg).

La portata è di 1.400 kg, mentre la capacità di traino arriva fino a 3.500 kg. Roba da far impensierire i leggendari truck americani

Il Ranger é un pick up globale nel vero senso del termine. É stato progettato congiutamente dai centri di sviluppo Ford in Australia, Regno Unito e Usa e viene prodotto in tre diversi stabilimenti sparsi in giro per il globo (Argentina, Sud Africa e Australia). Gli esemplari per l'Italia arrivano dallo stabilimento Ford sudafricano di Sivlerton, Pretoria, e sono tutti dotati di trazione 4x4 e motori diesel (in altri mercati è disponibile la versione 4x2 e un'unità a benzina 2.5). I clienti possono scegliere tra un 2.2 quattro cilindri diesel da 160 CV e 385 Nm e il poderoso cinque cilindri in linea 3.2 diesel da 200 CV e 470 Nm. Entrambi i motori sono onologati Euro 6 e possono essere abbinati ad un classico manuale a sei marce oppure ad un automatico sempre a sei velocità.

Le nostre impressioni di guida

Abbiamo guidato il Ford Ranger in allestimento Wildtrak con motore 3.2 diesel. I 480 Nm di coppia, uniti ai rapporti corti, regalano uno spunto eccezionale a questo pick-up, ben assecondato dal suo cambio manuale a sei marce. Sincero, con innesti chiaramente non veloci ma precisi, privi di impuntamenti. Il cinque cilindri Duratorq sorprende, oltre che per lo spunto, anche per l'incredibile elasticità. Anche in sesta, a 50 km/h, questo motore ha una capacità di ripresa degna di nota. E poi è abbastanza silenzioso, almeno quando si viaggia a velocità costante. Si fa sentire solo un po' in accelerazione, ma poi prevale la buona insonorizzazione generale del Ranger, che garantisce un ottimo comfort (almeno per un pick up).

I 480 Nm di coppia, uniti ai rapporti corti, regalano uno spunto eccezionale a questo pick-up

Non mancano alcuni dispositivi per limitare i consumi di carburante come lo start&stop, che nonostante il motore longitudinale non crea troppi sballottamenti nelle riaccensioni. E poi il servosterzo elettrico, che migliora l'efficienza, regalando una leggerezza di sterzo perfetta per muoversi in città e per eseguire le manovre, paragonabile in tutto e per tutto a quella di una piccola Fiesta. Lo sterzo è po' meno convincente invece alle alte velocità, dove avremmo preferito più consistenza e maggiore direzionalità, sopratutto su un veicolo così pesante e possente. Chi sceglie il Ranger in ogni caso deve sapere cosa sta comprando. Non aspettatevi quindi una dinamica di guida di impronta automobilistica. Qui piuttosto sembra di guidare più un veicolo commerciale o meglio, un vero fuoristrada come quelli di una volta. Quindi non immaginatevi di fare un passo tutto curve con il motore al limite. Il Ranger è un'auto per viaggiare tranquilli, che riesce a fare la differenza quando ci sono enormi carichi da spostare o da trainare, magari in condizioni difficilissime.

Consumi

Durante il nostro breve test di primo contatto il 3.2 diesel è rimasto intorno ai 10,5 l/100 km, ma per andare alla ricerca del suo potenziale non ci siamo di certo risparmiati con il pedale del gas. Guidando in maniera più accorta quindi è verosimile aspettarsi un consumo intorno ai 10 km/l. Un traguardo ancora più facile da raggiungere, e migliorare, con la motorizzazione 2.2 diesel, che sarà sicuramente la più gettonata in Italia. Siamo quindi nella norma per un pick-up che in ordine di marcia supera facilmente le 2 tonnellate di peso.

Conclusioni e prezzi

La gamma Ranger è molto articolata e di conseguenza il listino prezzi è molto vario. Si parte dai 22.750 euro della versione base XL single cab per finire ai 35.250 euro della double cab Wildtrak con motore 3.2 e cambio automatico. Bisogna precisare però che tutti i prezzi comunicati da Ford sono IVA esclusa e non è di certo un caso. Il Ranger infatti può essere immatricolato in Italia soltanto come autocarro (N1), quindi può essere usato solo ed esclusivamente per scopi lavorativi connessi alla propria attività, con speciali tariffe per bollo e assicurazione. Un dettaglio non da poco perché è bene ricordare che chi venisse colto dalle forze dell'ordine ad utilizzare un veicolo di questo tipo durante il tempo libero va incontro al sequestro immediato del ibretto. Un vero peccato visto che il Ranger sarebbe un mezzo perfetto per chi deve lavorare durante la settimana e divertirsi nel weekend. Il livello di equipaggiamento, così come l'abitabilità del resto sono perfettamente paragonabili a quello di un'automobile, quindi avrebbe un potenziale molto più elevato se questa norma così controversa venisse abolita o almeno raddrizzata. 

Pregi e difetti

Pro

  • Portata e tow capacity paragonabili ai truck americani - Capacità in off-road - Equipaggiamento/comfort elevato per un pick up - 3.2 diesel poderoso

Contro

  • Servoassistenza da migliorare alle velocità medio-alte - E' immatricolabile solo come autocarro (per colpa della burocrazia italiana) - Peso elevato

 

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