Formula E, ePrix di Sanya: vince Vergne

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Vittoria per Jean-Eric Vergne nell'ePrix di Sanya di Formula E: il francese della DS Techeetah ha preceduto Oliver Rowland e Antonio Felix Da Costa
23 marzo 2019

Vittoria per Jean-Eric Vergne in Cina: è stato il pilota della DS Techeetah ad imporsi nell'ePrix di Sanya di Formula E, sesta gara del mondiale 2018/2019 della categoria 100% elettrica. Dopo un inizio difficile, il campione del mondo di Formula E in carica è riuscito ad ottenere la prima vittoria dell'anno, tagliando il traguardo prima di Oliver Rowland, in forza alla Nissan e.dams, e al portoghese di BMW, Antonio Felix Da Costa. Quarta posizione per compagno di squadra di Vergne, André Lotterer, davanti al tedesco di Audi, Daniel Abt.

Rowland, scattato dalla pole position, ha avuto un buono spunto in partenza e ha preso la testa della corsa davanti a Vergne. Dopo pochissimo, la direzione di gara ha stabilito un regime di full course yellow per un problema tecnico occorso a Nasr. Una volta sventolata la bandera verde, Sam Bird, della Virgin Racing, leader del mondiale, è stato costretto al ritiro. Alle spalle di Vergne, un arrembante Da Costa si è subito portato in pressing sul francese, mentre più indietro il suo compagno di squadra, Sims, tallonava il quarto posto di Abt. 

In questa fase di gara, il gruppo dei primi cinque si è mostrato molto compatto, con distacchi irrisori. Vergne e Da Costa sono stati autori di giri piuttosto veloci, nel tentativo di sferrare l'attacco decisivo ai danni di Rowland. Ciononostante, le posizioni di testa sono rimaste invariate fino a metà corsa. Lotterer, dal canto suo, si è ben presto unito al gruppetto al comando. A 21 minuti dal termine della corsa, Vergne è finalmente riuscito a sopravanzare Rowland e a prendere la testa della gara. Vergne non ha perso tempo, e ha subito staccato la concorrenza, accumulando un piccolo vantaggio. 

Secondo posto per Oliver Rowland a Sanya
Secondo posto per Oliver Rowland a Sanya

Vergne si è preso un rischio notevole, attivando l'attack mode nonostante Rowland fosse molto vicino. L'azzardo ha pagato, e il francese della DS Techeetah ha allungato. Se Da Costa si è dovuto vedere dagli attacchi di Abt, il suo compagno di squadra in BMW, Alexander Sims, si è ritirato dopo aver impattato contro le barriere mentre era in bagarre con Lotterer. L'incidente di Sims ha indotto la direzione di gara ad un regime di Safety Car per consentire la rimozione della monoposto. Non è bastato: per togliere la vettura di Sims è stata sventolata bandiera rossa, a circa 10 minuti dal termine. 

Alla ripartenza della gara, tutti i piloti hanno attivato l'attack mode, per sferrare attacchi vincenti nell'ultima fase della corsa. Particolarmente incisivo è stato Di Grassi, in pressing aggressivo su Frijns: il brasiliano lo ha ben presto sopravanzato. Più avanti, il leader della corsa, Vergne, è finito sotto investigazione per non aver seguito la procedura corretta al restart: il francese se l'è cavata con una reprimenda. Lotterer, dal canto suo, ha superato Abt per la quarta posizione. Rowland, secondo, ha cercato di mettere pressione a Vergne negli ultimi minuti della corsa, senza riuscire nell'intento di sopravanzarlo. C'è stato tempo per un ultimo colpo di scena: Buemi ha tamponato Frijns, che a sua volta è rovinato adosso a Di Grassi: manovra disastrosa, che ha causato il ritiro del brasiliano di Audi. 

Sesta posizione per lo svizzero della Nissan e.dams, Sébastien Buemi, davanti a Jerome D'Ambrosio, della Mahindra. Ottavo è il compagno di squadra di D'Ambrosio, Pascal Wehrlein. Completano la top ten Mitch Evans, della Jaguar, e Edoardo Mortara, della Venturi. Undicesimo è Felipe Massa, della Venturi. Dodicesimo posto per Oliver Turvey, della NIO, davanti al vicino di box, Tom Dillmann, e a Robin Frijns, della Virgin Racing.

Oltre a Bird, si sono ritirati anche Felipe Nasr, della Geox Dragon, e il suo compagno di squadra, José Maria Lopez. Gara finita anzitempo anche per Stoffel Vandoorne e Gary Paffett, in forza alla HWA. Fuori anche Nelson Piquet Junior, della Jaguar, finito a muro, e Lucas Di Grassi, in forza alla Audi.

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