GM investe 500 milioni di dollari in Lyft, l'anti Uber

GM investe 500 milioni di dollari in Lyft, l'anti Uber
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Daniele Pizzo
La Casa di Detroit si allea con il colosso del ridesharing: svilupperanno insieme un servizio di trasporto privato con auto a guida autonoma
4 gennaio 2016

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Stanno pian piano vincendo tutte le resistenze i nuovi servizi di ridesharing, ovvero la condivisione dell'auto da privato a privato. Lo conferma il sostanzioso investimento che General Motors ha destinato in Lyft, ovvero l'"anti Uber" per eccellenza, segno che la sharing economy interessa e molto anche i costruttori tradizionali. 

Lyft, azienda nata a San Francisco come Uber e ad oggi operante unicamente negli Stati Uniti (ma il piano di espansione al di fuori degli States è già in atto), accoglie nel suo capitale GM con un investimento di 500 milioni di dollari USA. Il costruttore di Detroit da parte sua ottiene un posto nel board della compagnia che è valutata 5,5 miliardi di dollari e vanta tra gli azionisti “big” del web come Facebook e la cinese Alibaba. 

L'alleanza tra General Motors e Lyft prevede tra gli obiettivi annunciati lo sviluppo di un network di vetture a guida autonoma in grado di raggiungere on demand i passeggeri attraverso la condivisione delle rispettive tecnologie. Le vetture dei marchi di GM, inoltre, diventeranno più accessibili ai driver di Lyft attraverso delle proposte di acquisto o noleggio a lungo termine più vantaggiose per gli autisti.

La mossa sembra ricalcare quella di Uber, che è di recente finita sotto l'ombrello di Google, la quale a sua volta sta lavorando al proprio progetto di auto a guida autonoma. Secondo alcuni rumors recenti, pare che sarà Ford il partner del colosso di Mountain View per lo sviluppo delle automobili “driverless”. 

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