Guida autonoma: un italiano su due è scettico

Guida autonoma: un italiano su due è scettico
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Oltre il 50% degli italiani si mostra scettico all'idea di salire a bordo di una vettura autonoma. Sticchi Damiani: «è una sfida da vincere»
14 giugno 2017

Gli italiani mostrano un certo scetticismo nei confronti della guida autonoma: solo il 48% è disposto a provare una vettura senza conducente. Il 25%, poi, afferma che non ci salirebbe mai. Sono questi i risultati dello studio "Auto-Matica", realizzato dalla Fondazione ACI Filippo Caracciolo e presentato in apertura della 71a Conferenza del Traffico e della Circolazione, organizzata a Roma dall'Automobile Club d'Italia per tracciare lo scenario di riferimento dell'auto a guida autonoma e dei veicoli connessi.

Oltre a sottolineare lo scetticismo in materia dei nostri connazionali, lo studio ha evidenziato anche i potenziali benefici derivanti dall'introduzione di vetture di questo genere. Se tutte le auto circolanti fossero connesse ed autonome, nel mondo si risparmierebbero 200 miliardi di euro in spesa sociale per incidenti stradali e 50 miliardi in minori consumi di carburante. Anche ACI si schiera a favore del futuro, invocando la costituzione di Osservatorio sulle trasformazioni della mobilità e due piattaforme nazionali.

«L'auto a guida autonoma è una sfida che dobbiamo vincere - ha dichiarato Angelo Sticchi Damiani, presidente dell'ACI - senza farci trovare impreparati: il mondo già si muove, ma in Italia manca ancora un quadro preciso di regole per orientare e stimolare investimenti e progetti, tenendo conto anche della delicata fase di transizione con veicoli "umani" e "robot" a condividere le strade. Vanno poi sciolti i nodi su sicurezza stradale, adeguamento infrastrutturale, responsabilità civile e penale in caso di infrazioni ed incidenti, questioni assicurative, rischi di hackeraggio e privacy».

 

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