Hills Race. La patria del quarto di miglio

Pubblicità
Maurizio Vettor
  • di Maurizio Vettor
A settembre le colline pavesi vengono avvolte dal fumo dei burn-out delle vetture della Hills Race e l’odore inebriante della gomma bruciata punge le narici degli appassionati. Hot Rod, dragster, maggiolini e muscle car. Una gara, una festa che cresce anno per anno… Ecco come è andata la 13° edizione
  • Maurizio Vettor
  • di Maurizio Vettor
9 settembre 2016

Pavia, 5 settembre 2016. I numeri che la Hills Race (info www.hillsrace.it), ritrovo di appassionati di auto americane e maggiolini, ma soprattutto gara di accelerazione sul quarto di miglio, genera anno per anno sono sempre più sconvolgenti. 87 piloti schierati al via, 9 nazioni coinvolte, 5.700 spettatori di ogni età, più di 550 vetture americane e Maggiolini rigorosamente air cooled parcheggiati ed esposti all’interno dell’area evento, 1.400 moto Harley-Davidson. Un marchio rodato, forte di 13 anni di esperienza, che sta portando l’Oltrepò Pavese tra le destinazioni top per gli appassionati della disciplina automobilistica del drag racing e tra un pubblico generalista sempre più ampio. Non solo gara ma grande show per tutti.

Anche quest’anno, come da tradizione, il cuore di Hills Race è stata la gara d’accelerazione svoltasi sul rettilineo dell’aeroporto trasformato in pista. Un quarto di miglio di lunghezza ovvero 402,33 metri di pura adrenalina. A colorare i 35.000 metri quadri dell’aeroporto anche tanta oggettistica a tema come l’abbigliamento in tema USA, vintage e motori, street food per ogni gusto e paddock aperti a tutti, per vivere l’evento dall’interno. Insomma, tutto a portata di mano, senza filtro.

La gara by AMP American Motors Pavia e MSTO

Torniamo alla vera protagonista di Hills Race, la gara diretta dagli organizzatori dell’evento AMP - American Motors Pavia - e dallo staff tecnico tedesco di MSTO, novità dell’edizione 2016. A rappresentare le più grandi patrie del drag racing europeo e oltre c’erano piloti provenienti da Francia, Germania, Svizzera Germania, Belgio, America, Olanda, Austria e naturalmente Italia. 6 donne in pista, Romina Brignoni e Nicole Rechsteiner dalla Svizzera, Petra Langenberger dalla Germania, Laura Omaggio e Gabriella Pedrinazzi dall’Italia, Marine Leveque dalla Francia. 3 i Junior Dragster guidati da Manuel Cassinelli, Samantha Fermont e Quentin Steinegger. Il livello tecnico della competizione quest’anno ha alzato l’asticella rispetto alle passate edizioni con ben 20 vetture nella categoria massima possibile in questa pista ovvero la Super Pro ET da 7 secondi (riservata a vetture in grado di percorrere la lunghezza del 1/4 di miglio in 7,00 secondi come tempo minimo consentito). Da qui si scendeva poi alla categoria PRO ET, A0, A1, A2.

Ma Hills Race non è solo tutto questo. Ed ecco allora lo spettacolo di stuntman che ha visto protagonista il motociclista Aras Gibieza, pilota ufficiale Red Bull, la macchina a reazione MACH II da 6.000 cavalli di Sebastien Lajoux e i Junior dragster guidati da giovani piloti esordienti.

Come se non bastasse, Harley-Davidson, presente in veste ufficiale, ha regalato per tutto il week- end prove moto gratuite in sella all’attuale gamma moto tra cui i leggendari modelli Sportster e Dyna grazie alla presenza di H-D Lodi. E poi cucina tex mex, musica, bike show e molto altro. Non ci rimane che scrivere la classifica finale della gara e dei contest e iniziare a strappare le pagine del calendario aspettando la 14° edizione.

Car Show:

Stefano con il suo Ford pickup 1930 - puro stile hot rod

Stefano con Chevi 1950 - vettura dal tocco custom

Lorenzo con Ford Model A del 1931 - hot rod

Bike Show:

Christian con la sua Harley-Davidson Cross Bones 2009 - stile chopper

Vittorio con BMW R80RT del 1989 - cafe racer

Christopher con Harley-Davidson Road King 2003 - bagger in chicano style

CATEGORIA A2

1. Marine Leveque su Maggiolino Volkswagen Cox dalla Francia

2. Matteo Bailo su Pontiac Firebird Trans Am dall’Italia

3. Roberto Voltolini su Chevrolet Camaro RS dall’Italia

CATEGORIA A1

1. Alessandro Favetti su Satellite 440 dall’Italia

2. Roberto Bailo su Pontiac Trans Am dall’Italia

3. Davide Pasotti su Chevrolet Camaro dall’Italia

CATEGORIA A0

1. Fabrizio Richiardi su Dodge Ram Cummins dall’Italia

2. Marco Furiani su Plymouth Barracuda 1967 dall’Italia

3. Laurent Arnould su Chevrolet Chevelle 1967 dalla Francia

CATEGORIA PRO ET

1. Olivier Coulon su Chevrolet Camat dalla Francia

2. Frank Besset su Chevrolet Nova 1975 dalla Francia

3. Luca Govoni su Slingshot Rail dall’Italia

CATEGORIA SUPER PRO ET

1. Florian Uebel su Ford Mustang 1998 dalla Germania

2. Chicco Bailo su Chevrolet Nova 1969 dall’Italia

3. Christian Zulauf su Ford 1931 dalla Svizzera

Pubblicità
Caricamento commenti...