I vigili di Segrate contestano il nostro articolo sui T-Red

I vigili di Segrate contestano il nostro articolo sui T-Red
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Enrico De Vita
  • di Enrico De Vita
Dopo la pubblicazione del nostro articolo sui tanto discussi T-Red di Segrate, abbiamo ricevuto una lettera di contestazione da parte del responsabile dell’Ufficio verbali del Comune lombardo. La pubblichiamo integralmente qui sotto, aggiungendo il nostro commento
  • Enrico De Vita
  • di Enrico De Vita
16 luglio 2013

Il sottoscritto Dante Caroppo in merito all’articolo pubblicato sul vostro sito in data odierna a firma di Enrico de Vita, chiede alla redazione ed all’autore dell’articolo, una smentita ed una rettifica in quanto sono state riportate affermazioni, dati e fatti non veri o quanto meno inesatti.

 

Tutto l’articolo contiene informazioni errate, imprecise e distorte su quanto è successo, sulla vicenda T-Red e del relativo processo. Non si capisce il perché visto che il sig. De Vita è consulente “tecnico” dell’Avv. Fuso per la parte civile e i dati reali li dovrebbe conoscere. Le mie dichiarazioni in aula del 19/06/2013, effettuate in quanto Commissario aggiunto di Polizia locale e responsabile dell’Ufficio verbali e contenzioso del Comune di Segrate, sono verbalizzate e quindi facilmente controllabili.

 

Io non ho mai detto che si compilavano mediamente 400 verbali al giorno per ogni T-Red,  ma che si compilavano mediamente 400 verbali al giorno su tutti gli apparecchi installati. Da questo dato inesatto il sig. De Vita costruisce un articolo con dati, cifre e statistiche del tutto errate. Si parte con frasi del tipo “colpo di scena”, “gigantesca cifra” ecc., da scoop giornalistico, quando in realtà i dati ufficiali (in mano anche alla Procura della Repubblica a seguito delle indagini della Guardia di finanza) sono altri: si parte da circa 326 verbali al giorno nel mese di novembre 2006 (cioè 2,7 verbali all’ora per ogni semaforo su un transito di 2.500 veicoli all’ora), ai 206 verbali di gennaio 2007 (1,7/h), ai 88 di marzo (0,7/h), per finire coi 38 di agosto 2007m (0,3/h) ultimo mese di utilizzo. Il totale dei verbali emessi in 9 mesi di attività è di 34.500 circa ed il relativo incasso è sicuramente di molto inferiore ai 50,7 milioni di euro indicati dal “tecnico” De Vita.

Io non ho mai detto che si compilavano mediamente 400 verbali al giorno per ogni T-Red,  ma che si compilavano mediamente 400 verbali al giorno su tutti gli apparecchi installati

 

Tutti questi dati vanno parametrati con il traffico veicolare della Cassanese che è di circa 60.000 veicoli al giorno e quindi le percentuale dei veicoli multati scende dal “fantomatico” 4% del sig. De Vita, allo 0,5% iniziale per finire allo 0,12% questo significa che più del 99% dei veicoli rispettava il semaforo. Altro dato importante è quello sugli incidenti stradali che sono diminuiti durante il funzionamento dei T-Red. Gli incidenti rilevati sulla Cassanese sono passati da 36 nel periodo 16/11/05 - 30/04/06 a 29 nel periodo 16/11/06 - 30/04/07, di cui: 3 scontri laterali/frontali, 15 scontri laterali, 11 tamponamenti e 2 investimenti di pedone nel primo periodo (2005/2006) e 0 scontri laterali/frontali, 11 scontri laterali, 14 tamponamenti e 0 investimenti di pedone nel secondo periodo (2006/2007). La velocità media era calata. Il T-Red ci ha permesso in un paio d’occasioni di scoprire le responsabilità di incidenti avvenuti agli incroci.

seconda foto verbale Cassan
I T-Red di Segrate al centro dell'inchiesta producevano 400 verbali al giorno, che corrispondono a circa 2 milioni di euro in un mese


Questi sono i dati reali ed inconfutabili in quanto supportati da prove e non da chiacchiere. Mi sembra comunque strano che il “consulente tecnico” sig. De Vita non sappia di questi dati; infatti si è sempre parlato, anche su altri giornali, di circa 34.500 verbali in 9 mesi di attività e mai di 2.000 al giorno (se così fosse già dopo il primo mese avremmo elevato più di 60.000 verbali!) e tutti i dati, ribadisco, sono in mano agli avvocati e sono stati confermati dalle indagini della Procura.

 

Sull’affermazione del “trucco c’è… e si vede” (altro scoop…) bisognerebbe essere più esatti nel descrivere l’incrocio; non c’è nessuna linea “abusiva” (…) a guardia di strisce pedonali (e non ci sarebbe nulla di male considerato che i pedoni sono gli utenti deboli della strada) ma, essendo l’incrocio in questione un incrocio doppio, c’è una seconda linea d’arresto perché c’è una seconda strada che si interseca con la Cassanese: il primo incrocio è con la via Monzese che, per chi viene da Milano, interseca da sinistra, il secondo incrocio, più avanti di circa 30 metri, è con la via Roma/Cassanese bassa che interseca da destra. Si vede benissimo anche dalla foto da voi pubblicata nell’articolo. Quindi due incroci, due semafori distinti e due linee d’arresto.

Il nostro commento

Prendiamo atto che i verbali compilati ogni giorno sulla Cassanese, dopo l’installazione dei T-Red erano “solo” 400 al giorno. Il problema cambia soltanto dal punto di vista numerico, ma rimane gigantesco da quello economico (significherebbe che nel primo mese sono stati “fatturati” 165 euro x 30 giorni x 400 verbali/giorno = 2 milioni di euro. Tuttavia l’aspetto più grave è che in pochi mesi – come voi stessi ammettete nella lettera – avete elevato oltre 35.000 contravvenzioni, che corrispondono a più di un verbale per ogni pendolare.

cartina 1280
Questa cartina, appesa nell'ufficio dell'imprenditore Raoul Cairoli, mostra la quantità impressionate di autovelox installati nella sola Lombardia nel 2009. Qualcosa come 14.000 telecamere pattugliano la regione

 

Infatti, al di là del vostro modo di conteggiare l’incidenza delle infrazioni, su quella strada transitavano in totale – nei due sensi –  60.000 veicoli al giorno. Ovviamente, trattandosi al 95% di pendolari, erano 30.000 in un senso e altri 30.000 nell’altro. Come dire che li avete multati tutti. E qualcuno di più.

 

Quanto alla maggior sicurezza che ritenete di aver raggiunto, vale una sola considerazione: dopo l’installazione dei T-Red sono aumentati i tamponamenti, lo indicate voi stessi fra i numeri. L’aumento dei tamponamenti, segnalato da più parti, era il naturale risultato di un giallo troppo corto, variabile a seconda dei casi (a volte 3 secondi, a volte 6): insomma, una perfetta trappola per pendolari abituati a conoscere e a fidarsi anche delle virgole di quella strada.


Infine, notiamo che non smentite il dato più allarmante, ovvero che una telecamera, da sola, ha fatturato il 66% del totale (cioè delle altre 4 telecamere assieme). Tuttavia, insistete nel dichiarare normale la sua posizione. Quell’incrocio non è altro che l’intersezione di due strade, entrambe a doppia carreggiata. E non si è mai visto un incrocio di questo tipo servito da due semafori autonomi, e che per attraversarlo si debba compiere una operazione in due tempi, rispettando due semafori e facendo uno stop intermedio. D’altro canto, se il 66% degli automobilisti sono stati traditi da quella telecamera, qualche ragione ci sarà. Ma al Comune di Segrate non interessava scoprirlo.

L’aspetto più grave è che in pochi mesi – come voi stessi ammettete nella lettera – avete elevato oltre 35.000 contravvenzioni, che corrispondono a più di un verbale per ogni pendolare


Per completare il discorso sulla redditività di certe apparecchiature elettroniche pubblichiamo qui sotto l’intervista rilasciata alla Rai nel mese di luglio da Raoul Cairoli, l’imprenditore che vi ha fornito i T-Red. Senza esitazione o incertezza, ammette che le sue apparecchiature “rendevano” 400 verbali al giorno. Ciascuna.

Enrico De Vita parla dei T-Red di Segrate ad Uno Mattina su Rai Uno

Enrico De Vita, ospite di una recente puntata di Uno Mattina intitolata "Salassovelox", andata in onda su Rai Uno, è tornato a parlare di multe ed autovelox in Italia, ma anche del processo che mette al centro i T-Red di Segrate.

 

Per guardare il video in streaming, che contiene tra l'altro scottanti dichiarazioni dell'imprenditore Raoul Cairoli, che ha fornito autovelox e T-Red a diversi comuni italiani (tra cui quello di Segrate), è sufficiente cliccare qui, o sull'immagine sottostante, premere il tasto play e portare il cursore al minuto 0:54.

 

enrico de vita video

 

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