Il futuro dell’auto tra tecnologia ed ecologia secondo Bosch

Il futuro dell’auto tra tecnologia ed ecologia secondo Bosch
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Matteo Ulrico Hoepli
In occasione del Salone di Parigi abbiamo parlato con Gabriele Allievi, Presidente di Bosch Italia, che ci ha parlato dell'azienda e delle tecnologie da essa sviluppate
7 ottobre 2014

Parigi – In occasione del Salone Internazionale dell’Auto di Parigi, abbiamo incontrato l’Ing. Gabriele Allievi, Presidente di Bosch Italia, e fargli alcune domande su cosa è Bosch per il mondo dell’auto e con quali tecnologie affrontano il futuro dei motori endotermici, benzina e diesel, in vista delle sempre più stringenti norme anti-inquinamento.

Bosch nel mondo è conosciuta per diversi business, componenti e tecnologia per auto, elettrodomestici, trapani e utensili per giardinaggio. Qual’è  la parte piu importante per fatturato a livello globale?
«L’attività di Bosch è, come dice lei, basato su queste quattro linee, ma l’Automotive fa circa il 60-65% del business, e nonostante la diversificazione che viene sempre perseguita, proprio in questi ultimi anni è quella che cresce maggiormente».


Quindi possiamo dire che Bosch “de facto” è parte integrante del mercato del auto?
«Bosch è nata con l’auto e l’auto e’ nata con Bosch».


Ma con quanti costruttori e brand collaborate?
«Praticamente con tutti, non credo ci siano costruttori con cui non collaboriamo. Poi ovviamente a dipendenza della tecnologia abbiamo collaborazioni piu o meno “strette”. Abbiamo ovviamente dei concorrenti, in certe tecnologie siamo leader in altre ce la giochiamo alla pari. Anche a livello geografico siamo molto diversificati, circa il 20-25% del fatturato è fatto in Asia e ovviamente in Europa, che è il mercato piu importante, abbiamo diversi stabilimenti e centri di ricerca, come ad esempio quelli in Italia e quelli invernali in Svezia».

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Le Maserati che ci hanno accompagnato a Parigi insieme a Bosch

 

In Italia che attività ha Bosch, oltre alla funziona di vendita e distribuzione?
«Bosch in Italia ha circa 6.000 dipendenti. Abbiamo 2 fabbriche una Bari ed una a Offanengo (Crema). Nella prima abbiamo collocato produzione e ricerca di alcuni componenti come le pompe per piccoli motori diesel, per il common rail, ed invece per le pompe per i motori V8 abbiamo la ricerca e la produzione a livello mondiale ad Offanengo. Sono per noi centri “unici”, e quindi la produzione viene esportata poi  dall’Italia verso altri paesi».


Siamo arrivati a Parigi con il motore V6 diesel Fiat, montato sulle belle e comode Maserati Ghibli e Quattroporte. Ovviamente i motori sono ottimizzati per potenza coppia e consumi grazie anche alla tecnologia Bosch. Come vedete il futuro dei motori endotermici, con le regole sempre piu stringenti, ovvero il “dopo Euro 6 “. Con che motore si può affrontare il futuro?
«Allora noi vediamo un futuro con ancora i motori endotermici, sia benzina che diesel. Il benzina lo vediamo sulle cilindrate piu basse con downsizing, con iniezioni dirette e turbocompressore. Invece sui diesel le potenzialità le vediamo dai 1600cc in su fino ai 3.000 V6, di cui parlavamo. C’è ancora potenziale di riduzione sia dei consumi che della CO2, agendo su tecnologia, materiali e sugli algoritmi di funzionamento. Importanti anche i sistemi di post-trattamento (marmitte catalitiche ndr) che anche grazie a sistemi elettrici più evoluti potranno aiutare la riduzione dei consumi».

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Il motore Maserati sfrutta la tecnologia Bosch common rail da 2.000 bar

 

A proposito di queste tecnologie per la riduzione dei consumi, avete annunciato che avrete disponibili gli iniettori diesel che lavoreranno a 2.500bar, dai 2.000 attuali. Quali tecnologie avete usato e quali sono gli effetti di miglioramento?
«Noi di Bosch abbiamo due tipi di iniettori, Solenoide e Piezo. I 2.500 bar sono già disponibilii per i Piezo e li abbiamo in produzione. Per quelli a Solenoide ci stiamo arrivando ed è possibile grazie al nuovo design di alcuni componenti e alle tolleranze quasi “perfette” nell’accoppiamento. Grazie a queste tecnologie riusciamo ad avere il comando totale delle iniezioni di carburante per avere più combustibile nei cilindri. Altri vantaggi si ottengono controllando meglio le iniezioni multiple, introducendo anche lo Shaping delle iniezioni di carburante, con cui si sfrutta al meglio la fluidodinamica per bruciare meglio il carburante ed abbassando la rumorosità del common-rail».


Con Maserati quando è iniziata la collaborazione e cosa avete fatto in particolare per loro?
«Il motore Maserati è un motore giovane che ha tutte le migliori tecnologie, e sfrutta una tecnologia Bosch common rail da 2.000 bar, e abbiamo subito ottenuto ottime prestazioni. Un motore allo stato dell’arte. Ma vediamo ancora potenzialità per il futuro».


Siamo arrivati qui con 2 Maserati molto simili, con lo stesso motore, ma rivolte a 2 clienti diversi, la Quattroporte e la Ghibli. Lei quali preferisce?
«E’ una questione di gusti… La prima è piu orientata al confort e al passeggero posteriore, magari con l’auto guidata dall’autista, un'auto che unisce confort ed eleganza alle prestazioni. L’altra è’ più “nervosa”, più leggera, prestazionale e orientata verso una guida più dinamica o sportiva. Quindi dipende da cosa uno cerca…».

Bene ma abbiamo qui le due chiavi in mano, lei quale prende?
«Prendo la Ghibli».

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